Sintetizzatori

  • arcobaleno
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19-04-18 23.19

Cari amici del forum... Volevo un consiglio sull'acquisto di un sintetizzatore, per fare musica jazz...funky jazz...acido jazz. Budget massimo 300 euro, anche usato... grazie
  • michelet
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19-04-18 23.32

Direi solo usato, altrimenti con quella cifra trovi Yamaha Reface, Novation Mininova, Korg microKORG e similari che hanno tastiere mini, facilmente usati anche quelli.

Su mercatino musicale ho fatto una ricerca per tutta Italia dando come intervallo dai 300 ai 350€ QUI buona lettura...
  • OperatorOne
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19-04-18 23.51

@ michelet
Direi solo usato, altrimenti con quella cifra trovi Yamaha Reface, Novation Mininova, Korg microKORG e similari che hanno tastiere mini, facilmente usati anche quelli.

Su mercatino musicale ho fatto una ricerca per tutta Italia dando come intervallo dai 300 ai 350€ QUI buona lettura...
Se hai bisogno di una sola voce io andrei su una Bass Station 2 usata. Con i filtri che ha la trovo interessantissima per acid jazz & Co.
  • piattica
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20-04-18 01.09

@ OperatorOne
Se hai bisogno di una sola voce io andrei su una Bass Station 2 usata. Con i filtri che ha la trovo interessantissima per acid jazz & Co.
suggerisco anche MAUDIO VENOM, macchina trascurata ma interessante
  • clouseau57
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20-04-18 03.14

Con un budget cosi’ riesci a comprare a malapena un’ ottima custodia. Non avere fretta, aspetta un altro poco ed inizia a risparmiare emo
  • paolo_b3
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20-04-18 07.44

@ arcobaleno
Cari amici del forum... Volevo un consiglio sull'acquisto di un sintetizzatore, per fare musica jazz...funky jazz...acido jazz. Budget massimo 300 euro, anche usato... grazie
Io credo che per quel prezzo una KORG PS 60 potrebbe fare al tuo caso. Io mi trovo bene, anche se so che non tutti la pensano come me.
  • ruggero
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20-04-18 09.41

@ arcobaleno
Cari amici del forum... Volevo un consiglio sull'acquisto di un sintetizzatore, per fare musica jazz...funky jazz...acido jazz. Budget massimo 300 euro, anche usato... grazie
tu intendi un synth con manopole? tipo VA? Con 300 euro puoi aspirare ad un Ultranova, oppure un Sh201 per avere i tasti normali e un synth polifonico.
  • maxpiano69
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20-04-18 09.49

@ paolo_b3
Io credo che per quel prezzo una KORG PS 60 potrebbe fare al tuo caso. Io mi trovo bene, anche se so che non tutti la pensano come me.
Sono d'accordo oppure la sorella X50
  • paolo_b3
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20-04-18 09.52

Certamente presumendo ti interessino suoni "generalisti".
  • maxpiano69
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20-04-18 09.58

@ paolo_b3
Certamente presumendo ti interessino suoni "generalisti".
La domanda é talmente generica... jazz e acid jazz non sono affatto la stessa cosa... ma se il focus é sul secondo e quindi si cercando suoni prevalentemente elettrici/elettronici (e non serve il tasto pesato) direi che PS60/X50 soddisfano le esigenze
  • SimonKeyb
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20-04-18 10.19

bada che il synth "acid jazz" per sonorità alla Hancock o alla Jamiroquai non esiste. ti devi pigliare un buon synth e crearti a manina i suoni che cerchi, altrimenti sarai sempre insoddisfatto.

Risparmia un pò e accattati un Nord Lead usato (uno a caso) altrimenti con quella cifra puoi al max trovare synth con tastiera ridotta (microkorg) o entry level (Roland SH201) se proprio vuoi comprare qualcosa ti consiglio l'SH201: il meno peggio tra i synth di fascia bassa.

paolo_b3 ha scritto:
Io credo che per quel prezzo una KORG PS 60 potrebbe fare al tuo caso. Io mi trovo bene, anche se so che non tutti la pensano come me.

Non suona male, ma è sovrapprezzata rispetto a quello che offre, una performance keyboard con suoni generalisti e un editing che mi sembra abbastanza sacrificato da quello che ho capito, non certo il primo pensiero per uno che chiede un sintetizzatore.
piattica ha scritto:
suggerisco anche MAUDIO VENOM, macchina trascurata ma interessante

Ecco questa suona come un VST spompato... senza carattere nè botta. Terribile.
  • paolo_b3
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20-04-18 10.51

SimonKeyb ha scritto:

Non suona male, ma è sovrapprezzata rispetto a quello che offre, una performance keyboard con suoni generalisti e un editing che mi sembra abbastanza sacrificato da quello che ho capito, non certo il primo pensiero per uno che chiede un sintetizzatore.


Sovrapprezzata... la porti a casa con 300 € usata, poi che con poco tu abbia poco sono d'accordo, ma è leggera, piccola e ha discreti suoni.
  • maxpiano69
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20-04-18 11.09

SimonKeyb ha scritto:
bada che il synth "acid jazz" per sonorità alla Hancock o alla Jamiroquai non esiste. ti devi pigliare un buon synth e crearti a manina i suoni che cerchi, altrimenti sarai sempre insoddisfatto.


Vero in parte ma bisogna anche vedere a che livello di conoscenza é il nostro amico (che se chiede consigli cosí generici mi sa che non ha le idee molto chiare...) e se quando parla di sintetizzatore intenda proprio un synth e non magari una workstation o altro... magari qualche "dettaglio" in piú da parte sua aiuterebbe a consigliarlo meglio.

Detto questo, su X50/PS60 trovi e puoi farti dei discreti suoni synth, non da VA magari ma neanche disprezzabili (dipende sempre dal livello delle aspettative)


Comunque io sulla mia Xstation (che starebbe anche nel budget) ho caricato il banco suoni dei Jamiroquai emo
  • giacomo_torino
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21-04-18 16.21

se il tasto mini non è un problema, a quel prezzo usato si trova anche il Mininova ... ma dubito che faccia al caso tuo un giocattolino piccolo
  • zerinovic
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21-04-18 17.22

Sui 300€ potresti trovare anche un Casio xw-p1 anche un xw-g1..
  • anonimo
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30-03-21 18.00

mi chiedevo la limitazione della polifonia su un sintetizzatore a cosa si deve
  • mima85
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30-03-21 18.10

@ anonimo
mi chiedevo la limitazione della polifonia su un sintetizzatore a cosa si deve
Se si tratta di un sintetizzatore analogico, devi pensare che per ogni nota di polifonia esiste un circuito per produrre il suono. Quindi se un synth ha 8 note di polifonia, sulle sue schede ci saranno 8 circuiti identici, che verranno attivati ciclicamente uno dopo l'altro ad ogni pressione dei tasti. Alla prima nota che viene suonata viene attivato il primo circuito, alla seconda il secondo circuito e così via. Alla nona nota verrà riassegnato il primo circuito (appunto per via della circolarità dell'assegnazione) e se quel circuito stava ancora suonando la prima nota che è stata premuta sulla tastiera, questa verrà zittita e verrà suonata quella nuova. In gergo tecnico questa cosa si chiama "note/voice stealing", cioè "furto di note/voci", perché appunto la voce viene "rubata" alla nota che stava suonando precedentemente per suonare quella nuova.

Così per esempio è come appare una delle due schede voci dell'Oberheim OB-8, che è un synth analogico. Sono ben evidenti le quattro sezioni di componenti tutti uguali, marcate come VOICE 1, VOICE 2, eccetera. Quelle sono le voci, dove nasce il suono dello strumento. Nell'OB-8 ci sono due di quelle schede, montate una sopra l'altra, per un totale appunto di 8 voci. Questi circuiti occupano spazio, consumano corrente e producono calore, per questo i synth analogici hanno polifonie ridotte, credo non si sia mai andati oltre le 16 o 24 note di polifonia.

Se il synth è digitale invece, la polifonia è dettata dalla potenza del processore adibito ad eseguire i calcoli che generano il suono e dal tipo di sintesi usata. A parità di potenza di processore, un sintetizzatore basato su suoni campionati avrà polifonie molto più alte (128, 256, 512 note) rispetto ad un sintetizzatore che genera il suono solo tramite algoritmi matematici, perché la complessità elaborativa del primo tipo di generazione è molto minore rispetto alla seconda.
  • anonimo
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30-03-21 18.21

@ mima85
Se si tratta di un sintetizzatore analogico, devi pensare che per ogni nota di polifonia esiste un circuito per produrre il suono. Quindi se un synth ha 8 note di polifonia, sulle sue schede ci saranno 8 circuiti identici, che verranno attivati ciclicamente uno dopo l'altro ad ogni pressione dei tasti. Alla prima nota che viene suonata viene attivato il primo circuito, alla seconda il secondo circuito e così via. Alla nona nota verrà riassegnato il primo circuito (appunto per via della circolarità dell'assegnazione) e se quel circuito stava ancora suonando la prima nota che è stata premuta sulla tastiera, questa verrà zittita e verrà suonata quella nuova. In gergo tecnico questa cosa si chiama "note/voice stealing", cioè "furto di note/voci", perché appunto la voce viene "rubata" alla nota che stava suonando precedentemente per suonare quella nuova.

Così per esempio è come appare una delle due schede voci dell'Oberheim OB-8, che è un synth analogico. Sono ben evidenti le quattro sezioni di componenti tutti uguali, marcate come VOICE 1, VOICE 2, eccetera. Quelle sono le voci, dove nasce il suono dello strumento. Nell'OB-8 ci sono due di quelle schede, montate una sopra l'altra, per un totale appunto di 8 voci. Questi circuiti occupano spazio, consumano corrente e producono calore, per questo i synth analogici hanno polifonie ridotte, credo non si sia mai andati oltre le 16 o 24 note di polifonia.

Se il synth è digitale invece, la polifonia è dettata dalla potenza del processore adibito ad eseguire i calcoli che generano il suono e dal tipo di sintesi usata. A parità di potenza di processore, un sintetizzatore basato su suoni campionati avrà polifonie molto più alte (128, 256, 512 note) rispetto ad un sintetizzatore che genera il suono solo tramite algoritmi matematici, perché la complessità elaborativa del primo tipo di generazione è molto minore rispetto alla seconda.
ti ringrazio, risposta molto completa.
  • giosanta
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30-03-21 20.07

Se Mima non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Grazie anche da parte mia.
  • paolo_b3
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30-03-21 20.59

@ mima85
Se si tratta di un sintetizzatore analogico, devi pensare che per ogni nota di polifonia esiste un circuito per produrre il suono. Quindi se un synth ha 8 note di polifonia, sulle sue schede ci saranno 8 circuiti identici, che verranno attivati ciclicamente uno dopo l'altro ad ogni pressione dei tasti. Alla prima nota che viene suonata viene attivato il primo circuito, alla seconda il secondo circuito e così via. Alla nona nota verrà riassegnato il primo circuito (appunto per via della circolarità dell'assegnazione) e se quel circuito stava ancora suonando la prima nota che è stata premuta sulla tastiera, questa verrà zittita e verrà suonata quella nuova. In gergo tecnico questa cosa si chiama "note/voice stealing", cioè "furto di note/voci", perché appunto la voce viene "rubata" alla nota che stava suonando precedentemente per suonare quella nuova.

Così per esempio è come appare una delle due schede voci dell'Oberheim OB-8, che è un synth analogico. Sono ben evidenti le quattro sezioni di componenti tutti uguali, marcate come VOICE 1, VOICE 2, eccetera. Quelle sono le voci, dove nasce il suono dello strumento. Nell'OB-8 ci sono due di quelle schede, montate una sopra l'altra, per un totale appunto di 8 voci. Questi circuiti occupano spazio, consumano corrente e producono calore, per questo i synth analogici hanno polifonie ridotte, credo non si sia mai andati oltre le 16 o 24 note di polifonia.

Se il synth è digitale invece, la polifonia è dettata dalla potenza del processore adibito ad eseguire i calcoli che generano il suono e dal tipo di sintesi usata. A parità di potenza di processore, un sintetizzatore basato su suoni campionati avrà polifonie molto più alte (128, 256, 512 note) rispetto ad un sintetizzatore che genera il suono solo tramite algoritmi matematici, perché la complessità elaborativa del primo tipo di generazione è molto minore rispetto alla seconda.
emo

Edit: OB8 è nato con l'interfaccia MIDI?