Tonalità di un brano

  • anonimo

12-01-18 09.42

Come determinate la tonalità di un brano in base ad una sola griglia di accordi?
  • anonimo

12-01-18 09.43

Meglio che sto zitto emo
  • anonimo

12-01-18 09.43

dai che sono curioso di sapere i vostri metodi
  • Pianolaio
  • Membro: Expert
  • Risp: 1539
  • Loc: Milano
  • Thanks: 365  

12-01-18 09.45

Ma senza nessuna alterazione in chiave dici? Immagino di sì...
  • anonimo

12-01-18 09.46

Analizzo i movimenti cadenzali, ne ricavo le regioni tonali e, se esiste, la tonalità-origine
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24496
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3333  

12-01-18 09.47

Bella domanda, non ci ho mai riflettuto in maniera analitica ma diciamo che di solito io mi regolo in base alla melodia (anche se non scritta) ovvero cerco di capire tramite essa la scala e di conseguenza la tonalitá del brano (in quel punto ovvero in un certo range iniziale di battute, che costituiscano una frase melodicamente "compiuta", sia esso un verse o un chorus o un intro; ovviamente a meno di modulazioni successive)

In pratica cerco di capire la posizione del primo accordo relativamente alla tonalitá, ad esempio un brano che inizia in Dm potrebbe essere in tonalitá di Dm, ma anche di C (in quel caso Dm é la IIm) o di F (VIm) etc... é la melodia che mi dirá "dove" sono.
  • anonimo

12-01-18 09.49

@ Pianolaio
Ma senza nessuna alterazione in chiave dici? Immagino di sì...
certo altrimenti è troppo facile
  • anonimo

12-01-18 09.49

@ maxpiano69
Bella domanda, non ci ho mai riflettuto in maniera analitica ma diciamo che di solito io mi regolo in base alla melodia (anche se non scritta) ovvero cerco di capire tramite essa la scala e di conseguenza la tonalitá del brano (in quel punto ovvero in un certo range iniziale di battute, che costituiscano una frase melodicamente "compiuta", sia esso un verse o un chorus o un intro; ovviamente a meno di modulazioni successive)

In pratica cerco di capire la posizione del primo accordo relativamente alla tonalitá, ad esempio un brano che inizia in Dm potrebbe essere in tonalitá di Dm, ma anche di C (in quel caso Dm é la IIm) o di F (VIm) etc... é la melodia che mi dirá "dove" sono.
Quasi giusto ma...si parlava di sola griglia di accordi emo emo
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24496
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3333  

12-01-18 09.52

@ anonimo
Quasi giusto ma...si parlava di sola griglia di accordi emo emo
Lo so, ma una sequenza di accordi senza melodia nè ritmo é forse "musica"?

Per me no (almeno in senso stretto/classico ovvero musica = melodia+ritmo+armonia) e quindi non ha senso parlare di "tonalitá" (infatti esiste anche la musica dodecafonica e/o atonale)

Per quel motivo io ho esplicitamente indicato il riferimento ad una melodia anche solo sottintesa, non scritta. emo
  • michelet
  • Membro: Staff
  • Risp: 16739
  • Loc: Venezia
  • Thanks: 2375  

12-01-18 10.09

Evito di farmi domande. Se non è impossibile da suonare per le mie modestissime capacità armonico ritmiche, cerco di trascriverlo riascoltando ripetutamete per piccole sezioni.

12-01-18 10.29

@ michelet
Evito di farmi domande. Se non è impossibile da suonare per le mie modestissime capacità armonico ritmiche, cerco di trascriverlo riascoltando ripetutamete per piccole sezioni.
Analizzo le progressioni degli accordi e determinandone la "posizione" (prima, quarta, quinta...) in base a come "risolve" o come si "evolve"... capisco in che tonalità siamo.
A questo proposito mi fanno morire dal ridere quelli che identificano la Tonalità col PRIMO ACCORDO. Spesso (soprattutto i chitarristi) mi dicono "siamo in DO" (e poi siamo in Sol!) ... e io "Ma siamo in Sol!) e lui "Eh ma io inizio col DO".
emoemoemoemoemoemoemoemoemoemo
  • paolovaleri
  • Membro: Senior
  • Risp: 138
  • Loc: Cosenza
  • Thanks: 19  

12-01-18 10.34

In genere l'ultimo accordo è quello che, con qualche notissima eccezione (Unforgettable di Nat King Cole su tutte) indica la tonalità del brano. Per i ragazzi della mia età - sono del 1947 - la tonalità era quella tipica del brano, oppure quella dello spartito scritto a penna - noi li chiamavamo cacatine di mosca, perché erano difficili da leggere - che il cantante ti metteva sul leggio: tanti anni fa ho accompagnato un grande trombettista, uno che suonava davvero, mi ha allungato lo spartito di "Le tue mani" di Pino Spotti, e poi un incredibile, bellissimo arrangiamento di "Non arrossire" di Gaber, che girava su accordi di settima aumentata, di minore settima e di settima nona minore. Ricordo che la gente che stava ballando si fermò per ascoltare: altro pubblico, altra educazione, altra musica.
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13407
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2036  

12-01-18 10.35

Dagli accordi stessi e dalla loro successione. La domanda posta in termini generali secondo me è ambigua, facci un esempio e poi vediamo.
  • nebbia
  • Membro: Senior
  • Risp: 212
  • Loc: Cuneo
  • Thanks: 13  

12-01-18 10.37

la maggior parte delle volte è l'ultimo accordo
  • clouseau57
  • Membro: Supporter
  • Risp: 10793
  • Loc: Napoli
  • Thanks: 590  

12-01-18 10.39

Interessante
Nonostante le mie ( poche ) cognizioni tecniche lo faccio automaticamente conoscendo la struttura del pezzo ma esiste sicuramente il sistema teorico applicabile.
emo
  • michelet
  • Membro: Staff
  • Risp: 16739
  • Loc: Venezia
  • Thanks: 2375  

12-01-18 11.22

So che esistono i centri di attrazione tonale, tali per cui alcuni accordi "risolvono" necessariamente su altri. Molto spesso questo fa parte della nostra sensibilità innata di musicisti, anche se spazio per affinarla ce n'è a volontà. Magari su questo argomento il buon Cyrano potrebbe erudirci maggiormente.
  • clouseau57
  • Membro: Supporter
  • Risp: 10793
  • Loc: Napoli
  • Thanks: 590  

12-01-18 11.26

michelet ha scritto:
Magari su questo argomento il buon Cyrano potrebbe erudirci maggiormente.

emo
  • anonimo

12-01-18 11.33

@ michelet
So che esistono i centri di attrazione tonale, tali per cui alcuni accordi "risolvono" necessariamente su altri. Molto spesso questo fa parte della nostra sensibilità innata di musicisti, anche se spazio per affinarla ce n'è a volontà. Magari su questo argomento il buon Cyrano potrebbe erudirci maggiormente.
Il discorso è abbastanza semplice:

1) La sensibile sale volentieri di un semitono sulla fondamentale

2) la settima scende volentieri di un semitono sulla terza

Il tutto sostanzialmente causato dal fatto che nella scala maggiore gli intervalli di semitono sono solo quelli, e percorrere un semitono è "più breve" che percorrere un tono

Adesso, se B va su C e F va su E, è facile dedurne che B ed F sono terza e settima di G che risolvono su fondamentale e terza di C

Quindi in buona sostanza il movimento che sta alla base del senso tonale è quello dal quinto grado della scala al primo grado, ovvero generalizzando un movimento di quarta ascendente: il movimento cadenzante

[SEGUE]
  • anonimo

12-01-18 11.38

@ anonimo
Il discorso è abbastanza semplice:

1) La sensibile sale volentieri di un semitono sulla fondamentale

2) la settima scende volentieri di un semitono sulla terza

Il tutto sostanzialmente causato dal fatto che nella scala maggiore gli intervalli di semitono sono solo quelli, e percorrere un semitono è "più breve" che percorrere un tono

Adesso, se B va su C e F va su E, è facile dedurne che B ed F sono terza e settima di G che risolvono su fondamentale e terza di C

Quindi in buona sostanza il movimento che sta alla base del senso tonale è quello dal quinto grado della scala al primo grado, ovvero generalizzando un movimento di quarta ascendente: il movimento cadenzante

[SEGUE]
bravo come sempre
  • zerinovic
  • Membro: Supporter
  • Risp: 12346
  • Loc: Grosseto
  • Thanks: 1340  

12-01-18 11.40

In base a tutte le note singole che tocco, se stanno bene con tutti gli accordi determino la tonalità...
Prova a fare qualcosa di tuo,un assolo, improvvisato su un brano che non conosci...la prima cosa che salta fuori non é propio la tonalità del brano??