[POLIS] I farmaci generici

  • anonimo

15-12-17 12.39

I farmaci generici!!! Che bello!!! Costano meno della metà degli originali!!!!

Peccato che:

1) Una patente farmaceutica protegge l'esclusività dell'originator per circa 20 anni (fatte salve esigue estensioni specifiche)

2) per portare un farmaco sul mercato se ne devono studiare centinaia se non migliaia, con tassi di fallimento elevatissimi ed investimenti di centinaia di milioni di Euro

3) al giorno d'oggi, con le nuove norme regolatorie vigenti, per portare un nuovo farmaco sul mercato ci vogliono almeno 15 anni, ma spesso più di 20

Se ne deduce che chi investe nella ricerca rischia di trovarsi con un farmaco sfruttabile per due-tre anni, o talvolta addirittura già fuori copertura brevettuale al momento dell'approvazione

Questo spiega perchè da diversi anni le aziende farmaceutiche hanno drasticamente ridotto gli investimenti in sviluppo e ricerca, e si vedono sempre meno farmaci realmente innovativi

Conseguenze per il pubblico: meno salute, meno speranza, più malattia e più morte

Diciamo un grosso grazie ai produttori di farmaci generici!!!!!
  • Tama72
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15-12-17 12.49

@ anonimo
I farmaci generici!!! Che bello!!! Costano meno della metà degli originali!!!!

Peccato che:

1) Una patente farmaceutica protegge l'esclusività dell'originator per circa 20 anni (fatte salve esigue estensioni specifiche)

2) per portare un farmaco sul mercato se ne devono studiare centinaia se non migliaia, con tassi di fallimento elevatissimi ed investimenti di centinaia di milioni di Euro

3) al giorno d'oggi, con le nuove norme regolatorie vigenti, per portare un nuovo farmaco sul mercato ci vogliono almeno 15 anni, ma spesso più di 20

Se ne deduce che chi investe nella ricerca rischia di trovarsi con un farmaco sfruttabile per due-tre anni, o talvolta addirittura già fuori copertura brevettuale al momento dell'approvazione

Questo spiega perchè da diversi anni le aziende farmaceutiche hanno drasticamente ridotto gli investimenti in sviluppo e ricerca, e si vedono sempre meno farmaci realmente innovativi

Conseguenze per il pubblico: meno salute, meno speranza, più malattia e più morte

Diciamo un grosso grazie ai produttori di farmaci generici!!!!!
Il discorso non fa una piega, ma il mio intervento è per un'altro motivo, sotto la scritta Supporti musicali c'è la possibilità di aprire le varie categorie (tecnica, didattica,ecc.) ho visto che è tornato anche la Polis, non si riesce ad aprire una discussione in quell'area ?
  • anonimo

15-12-17 12.59

@ Tama72
Il discorso non fa una piega, ma il mio intervento è per un'altro motivo, sotto la scritta Supporti musicali c'è la possibilità di aprire le varie categorie (tecnica, didattica,ecc.) ho visto che è tornato anche la Polis, non si riesce ad aprire una discussione in quell'area ?
Ah se è tornata Polis mi adeguo subito

Sorry emo

EDIT: mi pare che su Polis non si riesca a pubblicare
  • tsuki
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15-12-17 13.02

Cyrano,tu hai ragione,ma visto che il mondo di oggi,purtroppo ed a quanto pare,è ispirato soprattutto dalla logica del profitto,e visto che le masse oggi sono ammaestrate a considerare come veramente importante solo appunto la logica del profitto,che fa giustizia sommaria di ogni scrupolo e remora morale,tu ti aspettavi forse qualcosa di diverso?Tu vedi capi-popolo Illuminati e guidati da ideali Giusti quanto Nobili? Io-purtroppo- no...emo
  • clouseau57
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15-12-17 13.25

Poggiolini docet...emo
  • anonimo

15-12-17 16.56

Forse la mia maldiretta ironia vi ha depistato...intendevo davvero che i farmaci generici sono un danno incalcolabile per la società e che i genericisti andrebbero sbattuti in galera, perchè per colpa loro si è praticamente interrotta la ricerca scientifica
  • maxpiano69
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15-12-17 17.32

@ anonimo
Forse la mia maldiretta ironia vi ha depistato...intendevo davvero che i farmaci generici sono un danno incalcolabile per la società e che i genericisti andrebbero sbattuti in galera, perchè per colpa loro si è praticamente interrotta la ricerca scientifica
Forse, ma d'altro canto dovremmo considerare che forse i generici hanno reso certi farmaci piú accessibili anche ai meno abbienti e/o ridotto il carico sulla sanitá pubblica per il loro acquisto?

O la ricerca farmaceutica la si fa solo se puó garantire guadagni (profitti) alti a piacere ed a totale discrezione di chi la fa? Forse quello che serve é un "giusto mezzo"?

(Come vedi ho messo tanti "forse" nelle mie frasi e non per caso, non ho le idee chiarissime sul tema ma, in un campo come quello della salute e dei farmaci, credo ci sia la necessitá di una regolamentazione che garantisca tutti, chi investe ma anche chi dei farmaci poi ha bisogno, vista la tendenza del "mercato" a concentrare il potere nelle mani di poche multinazionali)
  • paolo_b3
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15-12-17 18.59

@ anonimo
Forse la mia maldiretta ironia vi ha depistato...intendevo davvero che i farmaci generici sono un danno incalcolabile per la società e che i genericisti andrebbero sbattuti in galera, perchè per colpa loro si è praticamente interrotta la ricerca scientifica
Certo che le case farmaceutiche negli anni hanno fatto consistenti guadagni. tra l'altro anche grazie ad una condotta abbastanza reprensibile, pensare che le "major" farmaceutiche abbiano dovuto interrompere la ricerca per mancanza di fondi personalmente mi lascia alquanto perplesso. emo
  • anonimo

15-12-17 19.32

@ maxpiano69
Forse, ma d'altro canto dovremmo considerare che forse i generici hanno reso certi farmaci piú accessibili anche ai meno abbienti e/o ridotto il carico sulla sanitá pubblica per il loro acquisto?

O la ricerca farmaceutica la si fa solo se puó garantire guadagni (profitti) alti a piacere ed a totale discrezione di chi la fa? Forse quello che serve é un "giusto mezzo"?

(Come vedi ho messo tanti "forse" nelle mie frasi e non per caso, non ho le idee chiarissime sul tema ma, in un campo come quello della salute e dei farmaci, credo ci sia la necessitá di una regolamentazione che garantisca tutti, chi investe ma anche chi dei farmaci poi ha bisogno, vista la tendenza del "mercato" a concentrare il potere nelle mani di poche multinazionali)
1) in realtà i farmaci non sono più accessibili, sono solo meno cari per lo stato...e non dimentichiamoci che la spesa farmaceutica è un misero 17% della spesa sanitaria, ovvero una briciola del bilancio dello stato.

2) potremmo anzi dire che i generici hanno reso meno accessibile la salute al cittadino, riducendo anzi quasi bloccando la ricerca di farmaci innovativi

3) la ricerca farmaceutica, come ogni attività imprenditoriale, la si fa solo se produce un profitto interessante...se no, l'imprenditore investe altrove...ed il cittadino "malato" lo prende sotto la coda

4) quello che servirebbe è una politica dei prezzi che invogli ad investire nella ricerca e sviluppo, e rendere la finestra di esclusività inferiore ai due-tre anni (quando non inesistente) non invoglia a investire centinaia di milioni per scoprire un prodotto che ti sarà immediatamente copiato
  • anonimo

15-12-17 19.35

@ paolo_b3
Certo che le case farmaceutiche negli anni hanno fatto consistenti guadagni. tra l'altro anche grazie ad una condotta abbastanza reprensibile, pensare che le "major" farmaceutiche abbiano dovuto interrompere la ricerca per mancanza di fondi personalmente mi lascia alquanto perplesso. emo
Hai usato il tempo verbale giusto: "hanno fatto"

Oggi solo tre o quattro multinazionali (a parte le start up) investono ancora in ricerca, ed investono un decimo o meno di quello che investivano 20 anni fa

Ed infatti, se guardiamo bene, l'ultimo farmaco veramente innovativo che è stato scoperto è Humira....parliamo appunto di un sacco di anni fa
  • paolo_b3
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15-12-17 20.35

@ anonimo
Hai usato il tempo verbale giusto: "hanno fatto"

Oggi solo tre o quattro multinazionali (a parte le start up) investono ancora in ricerca, ed investono un decimo o meno di quello che investivano 20 anni fa

Ed infatti, se guardiamo bene, l'ultimo farmaco veramente innovativo che è stato scoperto è Humira....parliamo appunto di un sacco di anni fa
E allora, nasuto amico, direi che la soluzione della tua equazione è statalizzare le industrie farmaceutiche. Dato che a quanto dici il modello "privato" fa acqua.
Se non esiste spazio all'interno della logica del profitto per la ricerca e si rischia di danneggiare il consumatore, allora che si faccia carico la comunità di tali costi.
Mica vorrai impedire alle aziende del settore "farmaco generico" di perseguire il proprio interesse emo
  • anonimo

15-12-17 20.39

@ paolo_b3
E allora, nasuto amico, direi che la soluzione della tua equazione è statalizzare le industrie farmaceutiche. Dato che a quanto dici il modello "privato" fa acqua.
Se non esiste spazio all'interno della logica del profitto per la ricerca e si rischia di danneggiare il consumatore, allora che si faccia carico la comunità di tali costi.
Mica vorrai impedire alle aziende del settore "farmaco generico" di perseguire il proprio interesse emo
Se l'interesse dei genericisti provoca danno pubblico..

Io suggerirei:

1) l'esclusiva parte non dal momento del deposito della patente, ma da quando si ottiene l'autorizzazione all'immissione in commercio

2) allo scadere dell'esclusiva, l'originator può concordare una riduzione progressiva dei prezzi (tipo -5% all anno per 5-10 anni) che gli consenta di mantenere l'esclusiva per altri 20 anni

Ma in verità la soluzione sta nel manico: prezzare un farmaco ad un prezzo equo fin dall'inizio
  • paolo_b3
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15-12-17 20.57

Cyrano ha scritto:
Ma in verità la soluzione sta nel manico: prezzare un farmaco ad un prezzo equo fin dall'inizio


Si direi che questa tua ultima potrebbe essere una buona idea.
  • toniz1
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15-12-17 22.20

non me ne intendo, non e' il mio campo... ma sono un utilizzatore finale.

Onestamente tutto questo vantaggio con i generici non l'ho trovato.
Ascoltai qualche anno fa in radio un programma dove una signora (una chimica) parlava che i generici hanno si lo stesso principio attivo ma non lo stesso metodo di "preparazione" e questo conta molto. A seconda del processo per ricavare la "medicina" poi la reale efficacia cambia.

Io di par mio, provai (prima di sentire il programma) un paio di generici... (la Sanipirina... e un altro)... e onestamente non mi parve fecero effetto... opinione ovviamente non misurabile... solo un'impressione.

certo da un punto di vista economico, se uno puo' permettersi solo quelli, meglio quelli di niente, a volte funzionano a volte no (a sentire anche altri) ma personalmente i generici non li ho piu' presi.
  • Petra
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16-12-17 08.15

Mi intrufolo per evidenziare questo particolare: le doppie scorte. Queste doppie giacenze offrono un globale costo inferiore ad averne solo una? Avere i due tipi di farmaci è comunque un costo inferiore rispetto ad avere la sola di fascia A ?
  • maxpiano69
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16-12-17 08.58

@ anonimo
1) in realtà i farmaci non sono più accessibili, sono solo meno cari per lo stato...e non dimentichiamoci che la spesa farmaceutica è un misero 17% della spesa sanitaria, ovvero una briciola del bilancio dello stato.

2) potremmo anzi dire che i generici hanno reso meno accessibile la salute al cittadino, riducendo anzi quasi bloccando la ricerca di farmaci innovativi

3) la ricerca farmaceutica, come ogni attività imprenditoriale, la si fa solo se produce un profitto interessante...se no, l'imprenditore investe altrove...ed il cittadino "malato" lo prende sotto la coda

4) quello che servirebbe è una politica dei prezzi che invogli ad investire nella ricerca e sviluppo, e rendere la finestra di esclusività inferiore ai due-tre anni (quando non inesistente) non invoglia a investire centinaia di milioni per scoprire un prodotto che ti sarà immediatamente copiato
Sul (2) e (3): quindi la ricerca farmaceutica é o deve essere soltanto appannaggio dei privati? Niente ricerca pubblica/accademica, non dico a livello nazionale ma ad esempio supportata dalla OMS?

A me quello dei farmaci pare un campo troppo "vitale" per lasciarlo totalmente nelle mani della libera impresa.
  • fulezone
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16-12-17 12.52

@ maxpiano69
Sul (2) e (3): quindi la ricerca farmaceutica é o deve essere soltanto appannaggio dei privati? Niente ricerca pubblica/accademica, non dico a livello nazionale ma ad esempio supportata dalla OMS?

A me quello dei farmaci pare un campo troppo "vitale" per lasciarlo totalmente nelle mani della libera impresa.
ho sentito il commento di un direttore di una grande casa farmaceutica che diceva
che hanno farmaci all'avanguardia da anni ma che siccome
l'Acido acetilsalicilico rende benissimo costa pochissimo perchè uscire il successore
e spendere soldi?
Ci sono studi, detto da un ricercatore che ha una clinica, curerebbero il diabete...
ma vendere glucofage, insulina e tutto il resto è molto più comodo che curare il diabetico
  • anonimo

16-12-17 12.59

@ fulezone
ho sentito il commento di un direttore di una grande casa farmaceutica che diceva
che hanno farmaci all'avanguardia da anni ma che siccome
l'Acido acetilsalicilico rende benissimo costa pochissimo perchè uscire il successore
e spendere soldi?
Ci sono studi, detto da un ricercatore che ha una clinica, curerebbero il diabete...
ma vendere glucofage, insulina e tutto il resto è molto più comodo che curare il diabetico
Non siamo distanti dalla verità: il concetto è "perchè investire soldi in ricerca per sfornare farmaci innovativi che migliorerebbero assai la qualita di vita dei pazienti quando, dopo un paio di anni, un genericista indiano col laboratorio nel sottoscala di una stamberga di Benares può legalmente copiarmeli e venderli ad un decimo del prezzo, in quanto non ha sostenuto le costosissime spese di ricerca e sviluppo?"
  • toniz1
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18-12-17 09.10

non mi piace molto fare il dietrologo ma non credo che siamo molto distanti dalla verità...

il momento in cui un governo capirà che e' meglio fare stare bene i cittadini per farli lavorare di piu' e pagare le tasse, invece di tenerli a casa, pagare fior di dindini per delle medicine che non curano ma tengono in vita e basta sarà sempre troppo tardi.

E' una questione di "equilibrio e soldi"... lo stato tassa le sigarette, ma non lo vieta (ci tira tanti soldi ma ne spende anche molti per curare i malati di fumo), idem per alcool e simili, quando costerà troppo trattare chi si ammala con qualcosa che lo stato "vende" allora lo vieteranno.

Per ora le medicine bene o male fanno il loro lavoro, ma ci vorebbe qualche "evoluzione" per malattie che mi sembra strano non siano ancora state curate e che portano tanti soldi (tipo diabete o roba cronica simile...) se curi un malato, questo poi non ti genera piu' entrate, invece se siamo "tutti malati" ma possiamo lavorare allora loro hanno introiti sicuri per anni...

Guardate quelle medicine, ogni tanto salta fuori, che non vengono prodotte perche' ci sono troppo pochi malati al mondo, o costa troppo produrre per i malati che ci sono...
ma dai....
  • losfogos
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18-12-17 16.24

L'Aulin (quello vero), assunto schiettamente sotto la lingua, e' un'altra cosa emo