13-04-11 21.13
losfogos ha scritto:
Non amo le demo comparative che hanno come sorgente il solito midifile fatto suonare da tante sorgenti. Perchè se lo stesso pezzo lo suoni davvero con ogni vst, adatti il tocco ogni volta alla risposta che offre il vst. Ascoltati così mi sembrano tutti finti e troppo esasperati.
Secondo me invece è questo il bello delle demo comparative.
C'è un'esecuzione unica, suonata a mano, dotata di vari livelli di dinamica, di accordi, pedali, risonanze (teoriche), e note su quasi tutta l'estensione dello strumento.
E grazie a ques'unico elemento si sente chiaramente come ogni pacchetto suona rispetto all'altro, senza trucchi o "personalizzazioni esecutive" che permettono di mascherare eventuali magagne.
La cosa più interessante di questa demo comparativa è notare come la parola "gigabyte" non significhi niente dal punto di vista sonoro (come più spesso ho affermato e continuo fermamente a sostenere).
La cosa primaria è alla fonte: è la campionatura, ossia il microfonamento, e il successivo processing per mettere insieme tutte le campionature.
Si possono avere tutti i gigabyte che si vogliono, ma se la fonte è cannata in partenza (o non ben ottimizzata a regola d'arte) si otterrà un piano dal suono schifoso sempre e comunque.
Nelle demo che ho sentito ci sono dei pacchetti che nonostante siano caratterizzati da meno "gigabyte" di altri pacchetti suonano molto meglio, sono più ricchi di sfumature e dettagli, meno impastati, meno ambientati, meno "finti".
E tutto questo lo si deve ad un accurato modo di microfonare e campionare lo strumento, non certo ai "gigabyte".
E' sufficiente infatti avere un microfono spostato appena di 1 cm rispetto ad un altro per alterare notevolmente tutta la qualità globale della campionatura, col risultato che sentiamo: pianoforti che suonano tutti diversi tra loro, anche se campionati sullo stesso modello di pianoforte e/o nello stesso studio.
La scusante del brano dunque ha poco senso.
Qualunque pianoforte (vero) acustico non farebbe alcuna piega a suonare un brano, qualunque esso sia, e restituirebbe un suono sempre perfetto, naturale, vero.
Qual'ora un piano VST dovesse invece risentire del "
brano X" ma non del "
brano Y" significa che ha già un problema alla fonte, è cannato lui in partenza, in quanto non esiste proprio che un pianoforte non suoni bene con qualunque brano.
Certo, ci sono pianoforti (veri) che sono più indicati per la musica classica anzichè quella pop.
Altri che sono più indicati per il jazz, o per il pop, etc etc.
Ma è indiscusso che qualunque dei questi pianoforti non avrebbe "magagne" nel suonare qualunque cosa.
Il suo suono sarebbe quello, sempre perfetto, naturale, armonico, come è tipico aspettarsi da un vero pianoforte.
I VST invece non rispondono a questo criterio.
Alcuni generi musicali li restituiscono bene.
Altri generi li restituiscono male, sono "finti", freddi, inusuali.
E' quindi un loro difetto alla fonte.
Un vero piano acustico non conosce queste cose, non conosce la parola "finto" o "freddo".
Suonerà vivo, perfetto, naturale.
Insomma i VST sono una gran bella cosa.
Ma siamo ancora tanto lontani dal suonare un pianoforte vero.
E si sente!