Come nasce un giro d accordi? (semi provocatorio)

  • steve
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04-02-24 10.17

Insegnanti e tutorial si affannano a spiegare i giri d accordi piu usati (giro di Do giro di blues ecc...) insomma schemi gia sperimentati ma difficilmente spiegano qual è la logica che crea questi giri...
Faccio un esempio terra terra... solo l intro (per semplicità riduco tutto in Do)

Lella

Do ----------------- Re
Te la ricordi Lella quella ricca
Do ---------------------- Mi
La moje de Proietti er cravattaro
Sol ---------------- Fa ----------------- Do
Quello che cia' er negozio su ar Tritone

dubito che l autore aveva conoscenze teorico musicali... probabilmente gli venne tutto molto spontaneo... non stiamo nella scala di Do eppure funziona (pur nella sua - quasi - banalità) ma allora ste scale a che servono?
  • paolo_b3
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04-02-24 10.42

@ steve
Insegnanti e tutorial si affannano a spiegare i giri d accordi piu usati (giro di Do giro di blues ecc...) insomma schemi gia sperimentati ma difficilmente spiegano qual è la logica che crea questi giri...
Faccio un esempio terra terra... solo l intro (per semplicità riduco tutto in Do)

Lella

Do ----------------- Re
Te la ricordi Lella quella ricca
Do ---------------------- Mi
La moje de Proietti er cravattaro
Sol ---------------- Fa ----------------- Do
Quello che cia' er negozio su ar Tritone

dubito che l autore aveva conoscenze teorico musicali... probabilmente gli venne tutto molto spontaneo... non stiamo nella scala di Do eppure funziona (pur nella sua - quasi - banalità) ma allora ste scale a che servono?
Vado a prendere i pop corn... emoemoemo
  • steve
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04-02-24 10.47

@ paolo_b3
Vado a prendere i pop corn... emoemoemo
Lasciane un po pure per me ;-)
  • maxpiano69
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04-02-24 10.49

Gli accordi non esistono... (come il cucchiaio di Matrix) emo

Prova a leggere questo (uno dei tanti, di sicuro ci sono trattati ben più completi ma almeno ti fai un'idea)
Cos'è una cadenza (Leo Ravera)
  • jacus78
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04-02-24 11.10

@ steve
Insegnanti e tutorial si affannano a spiegare i giri d accordi piu usati (giro di Do giro di blues ecc...) insomma schemi gia sperimentati ma difficilmente spiegano qual è la logica che crea questi giri...
Faccio un esempio terra terra... solo l intro (per semplicità riduco tutto in Do)

Lella

Do ----------------- Re
Te la ricordi Lella quella ricca
Do ---------------------- Mi
La moje de Proietti er cravattaro
Sol ---------------- Fa ----------------- Do
Quello che cia' er negozio su ar Tritone

dubito che l autore aveva conoscenze teorico musicali... probabilmente gli venne tutto molto spontaneo... non stiamo nella scala di Do eppure funziona (pur nella sua - quasi - banalità) ma allora ste scale a che servono?
la butto lì semplice semplice:
hai presente la carbonara? bah l'ultima volta c'ho messo la pancetta invece del guanciale. Non c'azzeccava nulla eppure mi è piaciuta assai. Se conosci più o meno quanto sale ci va nell'acqua, e ti piace la pasta, comporre una ricetta non ci vuole la laurea in ingegneria nucleare emo

per le scale invece.... hai presente i calciatori? prima di toccare il pallone corrono, si riscaldano e si sgranchiscono i muscoli...
ecco le scale hanno lo stesso fine con le dita.

perdona gli esempi ma tra un po' è ora di pranzo e stasera c'è inter-uve emo
  • paolo_b3
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04-02-24 11.17

jacus78 ha scritto:
hai presente la carbonara? bah l'ultima volta c'ho messo la pancetta invece del guanciale.

Compagnia sbagliata

emoemoemo
  • giosanta
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04-02-24 11.43

@ paolo_b3
Vado a prendere i pop corn... emoemoemo
Posso avere le patatine fritte?
  • vin_roma
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04-02-24 11.43

Interessante post.
C'è molto da dire.

La "canzone" è in realtà una ballata e l'esigenza del testo condiziona la classica struttura basata sugli equilibri melodico/armonici, in più ha questa coloritura popolaresca dove a volte si presentano elementi modali che ci riportano ai suoni dei mercati, agli arrotini, ai pesciaioli che annunciano il loro servizio...

...ho cercato di cominciare un'analisi formale ma già con le prime tre righe che hai menzionato stavo andando lungo lungo ...ed ora devo cucinare emo

Chissà, dopo...

Ascolta le musiche di Trovajoli nei film di Gigi Magni e di inserti nel modo lidio ne trovi a valanghe, reminescenze di colori antichi e popolareschi.
  • paolo_b3
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04-02-24 12.05

@ giosanta
Posso avere le patatine fritte?
No fanno male...
  • jacus78
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04-02-24 12.21

@ paolo_b3
jacus78 ha scritto:
hai presente la carbonara? bah l'ultima volta c'ho messo la pancetta invece del guanciale.

Compagnia sbagliata

emoemoemo
emoemoemo il segugio ne sa qualcosa di carbonare emo
  • Ilaria_Villa
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04-02-24 16.43

@ steve
Insegnanti e tutorial si affannano a spiegare i giri d accordi piu usati (giro di Do giro di blues ecc...) insomma schemi gia sperimentati ma difficilmente spiegano qual è la logica che crea questi giri...
Faccio un esempio terra terra... solo l intro (per semplicità riduco tutto in Do)

Lella

Do ----------------- Re
Te la ricordi Lella quella ricca
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La moje de Proietti er cravattaro
Sol ---------------- Fa ----------------- Do
Quello che cia' er negozio su ar Tritone

dubito che l autore aveva conoscenze teorico musicali... probabilmente gli venne tutto molto spontaneo... non stiamo nella scala di Do eppure funziona (pur nella sua - quasi - banalità) ma allora ste scale a che servono?
Ho trovato questo link, spero ti sia utile.
  • Roberto_Forest
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04-02-24 17.08

Non è una canzone con un giro banalissimo per essere una canzone immagino popolare. Però secondo me ha preso accordi che gravitano nella tonalità di Do e li ha messi in ordine un po’ ad orecchio. Il Re maggiore in genere si usa spesso in Do, ma si usa per passare al Sol come dominante secondaria. L’autore non lo sa o non gli interessa, lui ha visto altre volte un Re maggiore in tonalità di Do e ha deciso di utilizzarlo a caso. Infatti a primo ascolto suona un po’ campato in aria. Stessa cosa il Mi maggiore, ma qui è ancora più vicino al Do maggiore, essendo la dominante della relativa minore La minore.

Comunque è anche giusto così, sennò le canzoni sarebbero tutte uguali.
Certo che questo brano se lo ascolto non mi stimola chissà quale interesse per la struttura armonica, c’è poca finezza, quindi si può passare oltre senza troppe remore. Al massimo ci si gode il testo.
  • MarcoC
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04-02-24 17.14

@ steve
Insegnanti e tutorial si affannano a spiegare i giri d accordi piu usati (giro di Do giro di blues ecc...) insomma schemi gia sperimentati ma difficilmente spiegano qual è la logica che crea questi giri...
Faccio un esempio terra terra... solo l intro (per semplicità riduco tutto in Do)

Lella

Do ----------------- Re
Te la ricordi Lella quella ricca
Do ---------------------- Mi
La moje de Proietti er cravattaro
Sol ---------------- Fa ----------------- Do
Quello che cia' er negozio su ar Tritone

dubito che l autore aveva conoscenze teorico musicali... probabilmente gli venne tutto molto spontaneo... non stiamo nella scala di Do eppure funziona (pur nella sua - quasi - banalità) ma allora ste scale a che servono?
La risoluzione della dominante (V o chi per esso) su una tonica (I o chi per esso) (cadenza perfetta) preceduta da qualche altro accordo (magari di sottodominante) altrimenti tutte le canzoni del mondo farebbero semplicemente G7 - C emo.
Nella progressione che hai scritto D e E puoi considerarli come "sostituzioni" di Dm e Em, accordi che "appartengono" a C maggiore.
Poi puoi complicare il discorso a piacere a seconda dello stile in cui ti stai muovendo.
Prendo anche io le patatine grazie emo
  • steve
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04-02-24 17.15

pop corn carbonara e patatine fritte a parte chiedevo se esisteva un modo piu pratico per tirare fuori sul momento accordi appropriati...
  • MarcoC
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04-02-24 17.34

@ steve
pop corn carbonara e patatine fritte a parte chiedevo se esisteva un modo piu pratico per tirare fuori sul momento accordi appropriati...
Per "accordi appropriati" cosa intendi? Dipende sempre dal genere che stai suonando.
Se suoni pop magari le #11 non sono molto coerenti mentre se suoni Jazz limitarti alle triadi potrebbe portarti fuori linguaggio.
La nota della melodia sarà comunque o una nota cordale (1 - 3 5 o 7) oppure una tensione (9 11 o 13) quindi sarà sempre in un certo qual modo una nota che andrà a completare l'armonia sottostante.
Note fuori scala possono starci ma sicuramente sono da considerare note di passaggio che sicuramente non sono il massimo piazzate sui tempi forti (e con durate lunghe), diversamente se attingi ad una diversa scala dovrai considerare anche armonie diverse e sostanzialmente stai modulando (anche se solo temporaneamente).
Il mio metodo (da compositore/arrangiatore della domenica) è mettere dei punti fermi (determinando una tonalità ed una relativa scala di riferimento) e poi a secondo del caso "riempire" e/o sostituire in base a cosa sto andando a suonare, non necessariamente con accordi appartenenti alla tonalità di impianto.
A volte comunque quelli che funzionano meglio sono i famosi accordi ad cazzum che escono buttando le mani emo
  • maxpiano69
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04-02-24 17.58

@ steve
pop corn carbonara e patatine fritte a parte chiedevo se esisteva un modo piu pratico per tirare fuori sul momento accordi appropriati...
“Appropriato” dipende da un sacco di fattori, non ultimo il genere (citando il post di MarcoC sopra il mio) ma prima di tutto dall’emozione/sensazione che si vuole trasmettere momento per momento (perché in fondo la musica é questo), quindi si possono fare cose come la “Canzone mononota” degli Elio e Le Storie Tese (se vuoi avere un esempio quasi omni comprensivo di quanti “accordi appropriati” possono insistere su una singola nota) o la musica dodecafonica.

Tuttavia ci sono dei passaggi di accordi (“cadenze”, da cui il link che ho messo prima) che per consenso generale si associano a determinate emozioni, per cui possono costituire dei riferimenti da aver presente. Poi ascolti cose come ad esempio Black Hole Sun dei Soundgarden e capisci come si possono usare per creare vari “momenti” nella stessa canzone (disagio, ritorno in zona confort, disperazione, risoluzione…) anche e soprattutto usandoli in maniera ‘non ortodossa” (per il genere).
  • vin_roma
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04-02-24 18.17

E ovvio che nella melodia è già insita l'armonia ma questa armonia di base può essere arricchita, sostituita.

Il giro armonico "a priori" può esistere, in fondo è un piccolo discorso fatto di equilibri nel tempo di proposte, tensioni, riposte e riposi ma più concretamente l'edificio armonico esiste in conseguenza di una melodia e se la melodia è bella, equilibrata, anche l'armonia risulterà tale.
Poi ci sono le eccezioni come quella che hai postato: è irregolare, fa il verso ad accordi che fanno parte di un'altra tradizione culturale ...ma "cammina", va liscia perché la stesura logica del pezzo, anche se non convenzionale, propone, stimola e risolve nei momenti che ci si aspetta che questi eventi accadano. Come in una frase parlata dove tutte le parole in fila creano un pensiero chiaro ed equilibrato.

L'unica sarebbe stare insieme, davanti ad un pianoforte e cominciare ad eseguire cadenze articolate eseguendo solo sui gradi (così da suonarle in tutte le tonalità), poi fare analisi armonica di brani semplici capendone i punti di tensione e riposo all'interno di un discorso ritmico, provare, provare ...e alla fine si diventa padroni della cosa e se si ha un'istinto musicale innato ...si parte col turbo a palla.
  • Ilaria_Villa
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04-02-24 22.25

@ vin_roma
E ovvio che nella melodia è già insita l'armonia ma questa armonia di base può essere arricchita, sostituita.

Il giro armonico "a priori" può esistere, in fondo è un piccolo discorso fatto di equilibri nel tempo di proposte, tensioni, riposte e riposi ma più concretamente l'edificio armonico esiste in conseguenza di una melodia e se la melodia è bella, equilibrata, anche l'armonia risulterà tale.
Poi ci sono le eccezioni come quella che hai postato: è irregolare, fa il verso ad accordi che fanno parte di un'altra tradizione culturale ...ma "cammina", va liscia perché la stesura logica del pezzo, anche se non convenzionale, propone, stimola e risolve nei momenti che ci si aspetta che questi eventi accadano. Come in una frase parlata dove tutte le parole in fila creano un pensiero chiaro ed equilibrato.

L'unica sarebbe stare insieme, davanti ad un pianoforte e cominciare ad eseguire cadenze articolate eseguendo solo sui gradi (così da suonarle in tutte le tonalità), poi fare analisi armonica di brani semplici capendone i punti di tensione e riposo all'interno di un discorso ritmico, provare, provare ...e alla fine si diventa padroni della cosa e se si ha un'istinto musicale innato ...si parte col turbo a palla.
emo
  • paolo_b3
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04-02-24 22.36

vin_roma ha scritto:
poi fare analisi armonica di brani semplici capendone i punti di tensione e riposo all'interno di un discorso ritmico, provare, provare ...

Tipo "Non ci resta che piangere"?

Scusa Vin!!!