Meglio Adam a8x o Dynaudio lyd8 per modern metal?

  • Sarasvati
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21-11-18 00.18

Buongiorno a tutti!
Avrei bisogno di un consiglio per un paio di monitor da studio dal prezzo non superiore ai 1500 euro che siano “flat” e abbiano un buon range di bassi perché non posso integrare l’impianto con un sub. Mi servono per mixare modern metal/industrial e nessun altro genre.
Ho sentito da un amico le Dynaudio lyd48 e le ho trovate ottime (ma troppo costose) seppur abbia percepito delle “mancanze” rispetto all’ascolto in cuffia (focal pro/ultrasone 900pro) ma molto più prestanti, per quel che riguarda il metal, delle rinomate Yamaha ns10 o delle mie vecchie Mackie hr824.
Le Adam non le ho mai sentite e non ho modo di provarle perché nessun negoziante nel raggio di centinaia di chilometri le ha in prova.
Sono indeciso tra questi due modelli dopo aver letto diverse recensioni sul web ma potete consigliarmene altri se specificate le motivazioni.
Sicuramente sarà un difetto mio, ma in linea di massima, ascoltando dai monitor, anche in studio, mi perdo alcuni dettagli e ho l’impressione che certe frequenze vengano sopraffatte da altre (cosa che in cuffia non mi succede) e vorrei dunque trovare un modello in cui riesca a sentire tutto in maniera equilibrata.
Grazie a tutti in anticipo
  • clouseau57
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21-11-18 00.41

Tranne difetti dei miei padiglioni auricolari ho avuto modo di ascoltare queste e onestamente se il fine giustifica i mezzi le avrei gia' acquistate , ma per me sarebbero sprecate in tutta' onesta'...!
emo
  • orange1978
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21-11-18 01.16

non sono i monitor che devono essere flat (...secondo te un azienda che fa monitor pro potrebbe mai progettare un monitor che non sia lineare entro certi limiti?), ma la tua stanza che deve esserlo, che a occhio e croce non sará trattata acusticamente né per il controllo delle basse nè per le riflessioni.

ergo appena comprerai la tua bella coppia di monitor sboroni con cono da otto ti ritroverai a non sentire le basse se gli stai attaccato al cono (come probabilmente dovrai lavorare) oppure avrai nel resto della stanza talmente tante basse rimbombanti che i tuoi mix saranno fatti completamente alla cieca.

.....se la tua stanza é piccola e nemmeno trattata, il consiglio migliore é lavorare piu vicino che puoi entro certi limiti alle casse per evitare l'effetto sbilanciato della stanza e quindi prediligere monitor con coni che non superino i 4/5 pollici.

....se la tua stanza é invece un vero studio trattato (non incollando il piramidale alle pareti, intendo corretta con un progetto acustico serio) allora il discorso puo cambiare tenendo pero sempre presente la regola che le casse si prendono in base alla distanza di ascolto, é chiaro che se vuoi uno spot ampio e grande servono monitor da 8/10 pollici, che gia siamo nel midfield considerando che sono bass reflex....quindi anche li magari un sistema con cono da 5/6 e sub potrebbe funzionare meglio se le dimensioni della regia non sono grandi.

.....sulla marca é relativo....dynaudio é piu nitida e a fuoco, adam serie a assomiglia piu a un ascolto colorato da impianto domestico non high end,ha un top end piu scuro per via del tweeter a nastro che gli conferisce anche una maggiore direzionalitá, quindi spot piu ridotto.

a me non piacciono entrambe, preferisco di gran lunga le care vecchie ns10m ma per caprile e apprezzarle occorre essere molto intelligenti.
  • Sarasvati
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21-11-18 01.45

@ orange1978
non sono i monitor che devono essere flat (...secondo te un azienda che fa monitor pro potrebbe mai progettare un monitor che non sia lineare entro certi limiti?), ma la tua stanza che deve esserlo, che a occhio e croce non sará trattata acusticamente né per il controllo delle basse nè per le riflessioni.

ergo appena comprerai la tua bella coppia di monitor sboroni con cono da otto ti ritroverai a non sentire le basse se gli stai attaccato al cono (come probabilmente dovrai lavorare) oppure avrai nel resto della stanza talmente tante basse rimbombanti che i tuoi mix saranno fatti completamente alla cieca.

.....se la tua stanza é piccola e nemmeno trattata, il consiglio migliore é lavorare piu vicino che puoi entro certi limiti alle casse per evitare l'effetto sbilanciato della stanza e quindi prediligere monitor con coni che non superino i 4/5 pollici.

....se la tua stanza é invece un vero studio trattato (non incollando il piramidale alle pareti, intendo corretta con un progetto acustico serio) allora il discorso puo cambiare tenendo pero sempre presente la regola che le casse si prendono in base alla distanza di ascolto, é chiaro che se vuoi uno spot ampio e grande servono monitor da 8/10 pollici, che gia siamo nel midfield considerando che sono bass reflex....quindi anche li magari un sistema con cono da 5/6 e sub potrebbe funzionare meglio se le dimensioni della regia non sono grandi.

.....sulla marca é relativo....dynaudio é piu nitida e a fuoco, adam serie a assomiglia piu a un ascolto colorato da impianto domestico non high end,ha un top end piu scuro per via del tweeter a nastro che gli conferisce anche una maggiore direzionalitá, quindi spot piu ridotto.

a me non piacciono entrambe, preferisco di gran lunga le care vecchie ns10m ma per caprile e apprezzarle occorre essere molto intelligenti.
Grazie per la celere risposta.
Le vecchie Yamaha non le trovo adatte per il tipo di genere musicale al quale sto lavorando attualmente, a prescindere da questo non metto in dubbio la loro prestanza!
Il discorso sulla stanza è particolare e potrei perdermi nelle descrizioni, ma semplificando molto diciamo che è trattata decentemente, ho visto “studi” decisamente peggiori..
Purtroppo non posso integrare il mio impianto con un sub, per questo sono costretto a puntare su monitor con coni grossi, poi ho sicuramente usato il termine “flat” in maniera impropria ma mi è capitato di sentire monitor, in studi, molto cristallini, come monitor molto cupi mentre ne sto cercando un paio “neutrali”.
Così su due piedi direi che dalle informazioni che mi hai dato sarei più propenso verso le dynaudio.
Vediamo se arrivano altri consigli..
  • orange1978
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21-11-18 02.35

@ Sarasvati
Grazie per la celere risposta.
Le vecchie Yamaha non le trovo adatte per il tipo di genere musicale al quale sto lavorando attualmente, a prescindere da questo non metto in dubbio la loro prestanza!
Il discorso sulla stanza è particolare e potrei perdermi nelle descrizioni, ma semplificando molto diciamo che è trattata decentemente, ho visto “studi” decisamente peggiori..
Purtroppo non posso integrare il mio impianto con un sub, per questo sono costretto a puntare su monitor con coni grossi, poi ho sicuramente usato il termine “flat” in maniera impropria ma mi è capitato di sentire monitor, in studi, molto cristallini, come monitor molto cupi mentre ne sto cercando un paio “neutrali”.
Così su due piedi direi che dalle informazioni che mi hai dato sarei più propenso verso le dynaudio.
Vediamo se arrivano altri consigli..
anche io sceglierei dynaudio, sono superiori come costo e prestazioni alle adam serie A....siamo sulla stessa via di genelec, unity (le migliori), neumann, amphion...

perche dici che le ns10m non vanno bene per il genere che fai? ahahahaha tutte le produzioni discografiche mondiali siano new metal o country passano monitorate almeno gran parte del mix proprio nelle ns10, che hanno una risposta ai transienti cosi rapida e naturale da renderle perfette sopratutto nei generi in cui ci sono parti ritmiche notevoli, quindi anche il metal.

credimi non esiste una cassa adatta ad alcun genere, esistono altoparlanti eccellenti ed altoparlanti meno eccellenti, ma la regola che vale per tutti é la seguente:

due casse economiche dentro una regia supertrattata surclasserebbero qualsiasi cassa costosa dentro una qualsiasi stanza acusticamente povera e con problemi.

carissimo, pensa una cosa....immagina due casse behringer dentro una regia professionale....poi immagina due genelec coassiali da 5000 euro la coppia, dentro una chiesa.....secondo te se quale delle due vince per linearitá?
ok é un esempio un pochino estremo ma rende l'idea per capire come la stanza purtroppo sia di importanza vitale, se la tua stanza non é professionalmente trattata non ha senso spendere cifre enormi x delle casse.
  • zerinovic
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21-11-18 07.04

@ orange1978
anche io sceglierei dynaudio, sono superiori come costo e prestazioni alle adam serie A....siamo sulla stessa via di genelec, unity (le migliori), neumann, amphion...

perche dici che le ns10m non vanno bene per il genere che fai? ahahahaha tutte le produzioni discografiche mondiali siano new metal o country passano monitorate almeno gran parte del mix proprio nelle ns10, che hanno una risposta ai transienti cosi rapida e naturale da renderle perfette sopratutto nei generi in cui ci sono parti ritmiche notevoli, quindi anche il metal.

credimi non esiste una cassa adatta ad alcun genere, esistono altoparlanti eccellenti ed altoparlanti meno eccellenti, ma la regola che vale per tutti é la seguente:

due casse economiche dentro una regia supertrattata surclasserebbero qualsiasi cassa costosa dentro una qualsiasi stanza acusticamente povera e con problemi.

carissimo, pensa una cosa....immagina due casse behringer dentro una regia professionale....poi immagina due genelec coassiali da 5000 euro la coppia, dentro una chiesa.....secondo te se quale delle due vince per linearitá?
ok é un esempio un pochino estremo ma rende l'idea per capire come la stanza purtroppo sia di importanza vitale, se la tua stanza non é professionalmente trattata non ha senso spendere cifre enormi x delle casse.
Quoto, ho ascoltato le behringer 50 studio usb, (due casse da 150€ (la coppia) da 5" dentro una sala trattata di un negozio. E cavolo.. veramente niente male. Poi mi ha fatto sentire una genelec che costava 10 volte e qualcosa di più.. Belle.. suono liquido e dettagliato, precise. Una favola. Ma ecco...si parla di dettagli, non di presenza o no di bassi o di alti che c'erano in tutti e due.
Ho sentito un pezzo House mi sembravano uguali,
Poi classica e gia li il violino sembrava di toccarlo...cosa che diventava neutra con la behringer.
Ma la vera differenza l'ho sentita con i suoni naturali, corso d'acqua,temporale,pioggia, rumori notturni,
Sembrava di essere li con la genelec, piu distante la behringer.

Vs
  • sterky
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21-11-18 07.31

Consiglio focal shape 65, mooolto belle!!


Comunque concordo coi colleghi, non esistono casse più o meno adatte, come (su fascia medio alta) non esistono grosse differenze di linearità tra una cassa e l’altra.
Il vero segreto sta nel conoscere la propria cassa!!
  • vin_roma
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21-11-18 08.41

Ma poi fai il confronto con le cuffie?

Le cuffie sono due mono con un effetto prossimità assoluto, nessuna interferenza.
Con le casse in una stanza senti con l'orecchio sinistro anche la cassa di destra e tutte le sue riflessioni.
È un'ingenuità dire che con le casse non senti tutti i dettagli che percepisci con le cuffie.
  • maverplatz
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21-11-18 09.03

Visto che non sono ancora stati menzionati, aggiungo (con un po' di campanilismo) tra le opzioni anche questi (anche se, sul nuovo, siamo al limite dei 1500 euro a coppia per i 6 pollici, oltre per gli 8 pollici):
Mytho 6
Mytho 8 .
  • Sarasvati
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21-11-18 12.31

Cercherò di rispondere a tutti!
Prima la cosa più facile.
Si, ascolto sempre in cuffia, anzi, il mix lo faccio quasi totalmente in cuffia e alla fine faccio una controprova dai monitor.
So che esistono diverbi sul fatto che sia la procedura corretta o meno ma non mi pare il luogo adatto per discuterne.
Qualcuno di voi mi ha consigliato le Focal ma non ha dato le motivazioni, di per se adoro (quasi) tutte le loro cuffie, ma poco il resto.
Anche per le Mytho non avete dato spiegazioni così come le Unity (che tra prentesi qualcuno ha scritto essere le migliori)
Se dovessi scegliere in base a quanto posso trovare scritto dai produttori sembra che un monitor valga l’altro, sono tutti perfetti, ma vi racconto una cosa..
Molti hanni fa usavo nel mio “studietto” un paio di Genelec in prestito da mio padre ma dopo un po gliele dovetti restituire e decisi dunque di acquistare, sotto indicazione di un venditore, delle Mackie che, una volta inserite nel mio “studietto”, suonarono molto peggio delle Genelec (poi con il tempo mi ci abituai e mi “affezionai” a quel tipo di suono) dunque le differenze tra un monitor e l’altro le sento eccome e non posso dire che suonano tutti uguali, neppure in certi limiti.
Poi non mi è facile far capire agli altri che tipo di differenze ci senta perché, a quanto pare, non sono in grado di trovare i termini più appropriati.
Ho studiato come tecnico del suono 17 anni fa e ho dovuto abbandonare il settore per anni e oggi, al di la di cose pratiche, non ricordo nulla, tantomeno il glossario tecnico per esprimermi correttamente.
Sapendo questo cercherò di essere il più chiaro possibile sui monitor Yamaha ns10 ma di sicuro non voglio criticarli, anzi.. innanzitutto preciso che li ho sentiti in opera (solo) 5 volte in studi proffessionali di cui uno molto, molto rinomato e un altro specializzato nella registrazione/mixaggio delle percussioni, mentre in studi più piccoli li ho sentiti milioni di volte e ogni volta riproducevano pop e metal (poche volte edm).
In linea di massima li chiamo “bisturi” proprio per la loro precisione, li trovo adattissimi per il pop o per generi poco “stratificati” in cui ci sono pochi elementi o ci deve essere un prevalenza di uno strumento su un altro, ma l’appellativo bisturi lo uso anche perché alcune volte li ho trovati troppo “taglienti” tanto da “infastidirmi”, cosa che ho provato maggiormente nello studio dedicato alle percussioni.
Parlando invece del genere che tratto il termine “bisturi” lo uso si per l’aspetto tagliente, ma non per la precisione perché mi è capitato spesso di sentire i brani poco “spinti”, anche quando riproduco un disco finito (dunque gia passato al mastering) e a volte non riesco a cogliere certe sfumature che in cuffia sento distintamente, cosa che ho fatto notare anche ad altri proffessionisti del mestiere.
Ricordo ancora adesso quando, un paio d’anno fa, un synth di sottofondo veniva totalmente tagliato via dalla riproduzione delle ns10 mentre in cuffia si sentiva. Me ne sono accorto io, se ne accorto il chitarrista con cui ero così come il tecnico del suono (proffessionista) che stava lavorando al brano.
Metto le mani avanti dicendo che non è l’esempio più calzante e funzionale che possa fare così da evitare di prendermi degli insulti gratuiti, ma è giusto per farvi capire con qualcosa di pratico, seppur non sia stato il caso più “ecclatante”, anzi, tutt’altro visto che si parla di pop travestito da metal.. Mi è capitato di sentire il brano “Throne” dei “Bring Me The Horizon” e in alcuni punti della strofa l’arpa si perdeva “la dietro” in modo da non capire neanche le note che venivano suonate. Non so dire se fosse colpa dello studio, dell’ambiente, dei monitor che magari erano frusti, ceramente non lo so, ma con le Yamaha, cose analoghe, mi sono capitate spesso.
Al di la di questo, non volevo stare qua a perdermi sul perché non ho preso in considerazione le Yamaha ns10 o sul perché non le riesca ad “apprezzare” fino in fondo.
  • Sarasvati
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21-11-18 13.59

@ vin_roma
Ma poi fai il confronto con le cuffie?

Le cuffie sono due mono con un effetto prossimità assoluto, nessuna interferenza.
Con le casse in una stanza senti con l'orecchio sinistro anche la cassa di destra e tutte le sue riflessioni.
È un'ingenuità dire che con le casse non senti tutti i dettagli che percepisci con le cuffie.
Scusa, voglio soffermarmi un attimo sul tuo commento. Diciamo che ho sempre avuto (a volte di più, a volte di meno) questo difetto d’ascolto, di percepire meno da un paio di monitor che non da un paio di cuffie, cosa che mi è capitato anche in stanze perfettamente trattate ma il dubbio, a questo punto, mi viene proprio sulle stanze “perfettamente trattate”, anche di studi proffessionali.. So che in una stanza (se non in casi più unici che rari) un minimo di riflesso dei suoni c’è sempre e probabilmente sono “infastidito” da queste frequenze che rimbalzano coprendone altre, come probabilmente sarò infastidito dalla “contaminazione” del monitor di destra su quello di sinistra e viceversa.
Però a volte mi è capitato di sentire suonare un certo modello di monitor in maniera pazzesca in una stanze senza (troppi) trattamenti e sentirne altri, nella medesima stanza stanza, in maniera molto meno prestante.
Così come è capitato nel mio studio tra le Genelec e le Mackie.
  • zerinovic
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21-11-18 14.47

@ Sarasvati
Scusa, voglio soffermarmi un attimo sul tuo commento. Diciamo che ho sempre avuto (a volte di più, a volte di meno) questo difetto d’ascolto, di percepire meno da un paio di monitor che non da un paio di cuffie, cosa che mi è capitato anche in stanze perfettamente trattate ma il dubbio, a questo punto, mi viene proprio sulle stanze “perfettamente trattate”, anche di studi proffessionali.. So che in una stanza (se non in casi più unici che rari) un minimo di riflesso dei suoni c’è sempre e probabilmente sono “infastidito” da queste frequenze che rimbalzano coprendone altre, come probabilmente sarò infastidito dalla “contaminazione” del monitor di destra su quello di sinistra e viceversa.
Però a volte mi è capitato di sentire suonare un certo modello di monitor in maniera pazzesca in una stanze senza (troppi) trattamenti e sentirne altri, nella medesima stanza stanza, in maniera molto meno prestante.
Così come è capitato nel mio studio tra le Genelec e le Mackie.
Siccome ho suonato in una band simile, Lorocredo di sapere cosa cerchi, e secondo me ci vuole un 2.1 (con sub) é proprio il tipo di risposta sulle basse che cerchi.
L'unico impianto che mi da un riscontro simile alle beyer dynamics dt 770 pro. (cuffie)
Leggi questa recensione di questo piccolo 2.1 per darti un idea...
  • gobert4
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21-11-18 17.42

Se vuoi sentire le basse frequenze, bisogna intervenire con trappole in grado di controllare le modali, eliminare le SBIR e le interferenze monitor/parete e ridurre al massimo le EER.

Lascia perdere gli studietti pieni di piramidale e qualche trappolina broadband nei soliti angoli, ma prendi spunto da studi seri.

Per i monitor io non faccio testo...mi piace il suono Adam (meno le A8X che vedo come modello troppo commerciale).
Io ti consiglio la vecchia serie S
  • sterky
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23-11-18 07.34

@ Sarasvati
Cercherò di rispondere a tutti!
Prima la cosa più facile.
Si, ascolto sempre in cuffia, anzi, il mix lo faccio quasi totalmente in cuffia e alla fine faccio una controprova dai monitor.
So che esistono diverbi sul fatto che sia la procedura corretta o meno ma non mi pare il luogo adatto per discuterne.
Qualcuno di voi mi ha consigliato le Focal ma non ha dato le motivazioni, di per se adoro (quasi) tutte le loro cuffie, ma poco il resto.
Anche per le Mytho non avete dato spiegazioni così come le Unity (che tra prentesi qualcuno ha scritto essere le migliori)
Se dovessi scegliere in base a quanto posso trovare scritto dai produttori sembra che un monitor valga l’altro, sono tutti perfetti, ma vi racconto una cosa..
Molti hanni fa usavo nel mio “studietto” un paio di Genelec in prestito da mio padre ma dopo un po gliele dovetti restituire e decisi dunque di acquistare, sotto indicazione di un venditore, delle Mackie che, una volta inserite nel mio “studietto”, suonarono molto peggio delle Genelec (poi con il tempo mi ci abituai e mi “affezionai” a quel tipo di suono) dunque le differenze tra un monitor e l’altro le sento eccome e non posso dire che suonano tutti uguali, neppure in certi limiti.
Poi non mi è facile far capire agli altri che tipo di differenze ci senta perché, a quanto pare, non sono in grado di trovare i termini più appropriati.
Ho studiato come tecnico del suono 17 anni fa e ho dovuto abbandonare il settore per anni e oggi, al di la di cose pratiche, non ricordo nulla, tantomeno il glossario tecnico per esprimermi correttamente.
Sapendo questo cercherò di essere il più chiaro possibile sui monitor Yamaha ns10 ma di sicuro non voglio criticarli, anzi.. innanzitutto preciso che li ho sentiti in opera (solo) 5 volte in studi proffessionali di cui uno molto, molto rinomato e un altro specializzato nella registrazione/mixaggio delle percussioni, mentre in studi più piccoli li ho sentiti milioni di volte e ogni volta riproducevano pop e metal (poche volte edm).
In linea di massima li chiamo “bisturi” proprio per la loro precisione, li trovo adattissimi per il pop o per generi poco “stratificati” in cui ci sono pochi elementi o ci deve essere un prevalenza di uno strumento su un altro, ma l’appellativo bisturi lo uso anche perché alcune volte li ho trovati troppo “taglienti” tanto da “infastidirmi”, cosa che ho provato maggiormente nello studio dedicato alle percussioni.
Parlando invece del genere che tratto il termine “bisturi” lo uso si per l’aspetto tagliente, ma non per la precisione perché mi è capitato spesso di sentire i brani poco “spinti”, anche quando riproduco un disco finito (dunque gia passato al mastering) e a volte non riesco a cogliere certe sfumature che in cuffia sento distintamente, cosa che ho fatto notare anche ad altri proffessionisti del mestiere.
Ricordo ancora adesso quando, un paio d’anno fa, un synth di sottofondo veniva totalmente tagliato via dalla riproduzione delle ns10 mentre in cuffia si sentiva. Me ne sono accorto io, se ne accorto il chitarrista con cui ero così come il tecnico del suono (proffessionista) che stava lavorando al brano.
Metto le mani avanti dicendo che non è l’esempio più calzante e funzionale che possa fare così da evitare di prendermi degli insulti gratuiti, ma è giusto per farvi capire con qualcosa di pratico, seppur non sia stato il caso più “ecclatante”, anzi, tutt’altro visto che si parla di pop travestito da metal.. Mi è capitato di sentire il brano “Throne” dei “Bring Me The Horizon” e in alcuni punti della strofa l’arpa si perdeva “la dietro” in modo da non capire neanche le note che venivano suonate. Non so dire se fosse colpa dello studio, dell’ambiente, dei monitor che magari erano frusti, ceramente non lo so, ma con le Yamaha, cose analoghe, mi sono capitate spesso.
Al di la di questo, non volevo stare qua a perdermi sul perché non ho preso in considerazione le Yamaha ns10 o sul perché non le riesca ad “apprezzare” fino in fondo.
Allora, ai tempi provai più casse a donfronto. Adam, dynaudio, focal, genelec e altre casse di fascia inferiore. Io volevo spendere sui 1000-1200 euro.
Genelec m040:
Lasciamo perdere, hanno voluto fare delle casse piccole con tanti bassi, andando a perdere definizione sulle alte frequenze
Adam a7x:
Non male, ma non perfette su tutte le frequenze
Dynaudio bk5
Stupende ma forse un po’ troppo brillanti
Focal cms50
Quelle che ho trovato migliori e che ho preso. A mio parere le più fedeli.
Ora io ho fatto questa scelta perché comunque ho anche un sib. Avendo poi provo messo a confronto le focal Cms con le nuove shape, devo dire che questa nuova serie è molto più equilibrata e con più presenze sulle basse. Quindi secondo me le Shape 65 sono un ottimo compromesso .
  • Sarasvati
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09-01-19 23.15

Buongiorno a tutti,
Dal mio ultimo intervento è passato un po di tempo perché ho dovuto valutare molte cose, tra cui tutti i consigli ricevuti qui come altrove e alla fine ho optato per delle Dynaudio lyd 7.

Premetto che non voglio perdermi in tecnicismi e di seguito riporterò solo le mie sensazioni in confronto con quanto ho letto sul web.

Mi trovo d’accordo con la maggior parte delle persone che lodano l’estrema precisione, tanto che mi sono accorto di piccoli dettagli sonori che fino ad ora mi ero perso, anche con l’ascolto in cuffia.

Mi trovo in disaccordo invece con chi sostiene che il suono sia ben amalgamato perché sembra che tutto passi attraverso un riduttore di rumore che abbatte eccessivamente le armoniche che fanno da legante tra i vari strumenti e questa “caratteristica” probabilmente è la diretta conseguenza dell’estrema precisione a cui hanno puntato.
Questo accade ascoltando ogni genere musicale e ogni tipo di produzione, anche grossa.

Il bilanciamento tra le frequenze non è del tutto equilibrato, tendenzialmente sono monitor “mediosi” e nonostante i bassi siano definiti e presenti, non diventano mai predominanti e corposi.
Ascoltando brani dance come “hey boy, hey girl” dei Chemical Brothers, il “kick drum” non suona come ci si aspetterebbe e facendo un test le frequenze basse si sentono (a pari db delle altre) solo dai 60hz in su, mentre sotto i 45hz il monitor è praticamente spento.
Sicuramente sono da abbinare a un subwoofer.

Il vero “difetto” di questi monitor, a confronto con altri di pari valore, sta nell’eccessivo ronzio che viene riprodotto dagli speaker quando non vi passa alcun segnale audio (vi prego di evitare saggi su come isolare/trattare la linea elettrica) e che si sente in maniera eccessiva una volta seduti alla distanza indicato da Dynaudio. Purtroppo sul pannello posteriore del monitor non c’è nessun regolatore che possa servire ad attenuare questo problema.

Premetto che le indicazioni del sito sono differenti da quelle del supporto tecnico e sono le seguenti:

Le due linee oblique che vanno dal centro del nostro punto d’ascolto ai due monitor devono essere lunghe tra 1 e 2 metri (almeno 3 metri secondo il supporto tecnico ma ciò è errato per dei monitor nearfield) e alle nostre orecchie devono arrivare 85db.

L’ ascolto l’ho fatto nella stanza in cui lavoro che è totalmente silenziosa (non ci sono neanche le ventole del computer) a una distanza di 1.8 metri e il ronzio è decisamente pronunciato.

Fino ad ora sembra che ho elencato solo difetti, ma mi sono soffermato volutamente sugli aspetti “peggiori” perché difficilmente ne sentirete parlare sul web.
D’altra parte è innegabile e sorprendente la loro precisione che sembra essere assoluta, tanto che me li fa preferire ad ogni altro monitor che mi è capitato di sentire.