05-10-18 01.25
Si, titolo provocatorio, fatto un po' perché sento che i "tastieristi" moderni, tra computer e solite minestre ri-riscaldate, stanno un po' perdendo il senso della musica, perlomeno per il discernimento tra quello che dovrebbe essere la musica e i mezzi per esprimerla.05-10-18 01.38
Questo è vero: non solo lo strumento o l'acustica ma l'intenzione, la scoperta, la frontiera, la mente... che questa, come altre menti in altri campi, fanno crescere, aprono orizzonti (o che li hanno aperti allora...) ...insomma ...VITA! non sciacallaggio comodo.05-10-18 01.54
05-10-18 07.32
Tu però Vin stai mischiando due cose, se mi permetti:05-10-18 08.13
l'acustico bisogna meritarselo, è un punto di arrivo quando chi ti chiama per un concerto ti fa trovare minimo un mezza coda accordato, per tutti gli altri (me compreso) ci sono gli stage piano...05-10-18 09.00
È più o meno quello che ha detto paolo nella seconda parte.05-10-18 09.19
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Cerchiamo di essere ottimisti: l'automobile.05-10-18 09.53
05-10-18 11.09
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Una cosa è certa: chiunque abbia messo le mani su un gran coda per un certo tempo,riesce a capire perfettamente quando,parlando del digitale,si dice " l'acustico è una cosa diversa"...Cosi' come per mè che ho la fortuna di avere in casa un buon A.100 del 59 con un 145,il paragone con qualsiasi clone porta a dire "va' bhè...bellino...ma è un'altra cosa". Ma c'è da dire che questi cloni digitali consentono per peso,ingombri e prestazioni dignitose,di portare live dei suoni che se no' sarebbero confinati alle grandi sale da concerto,ai dischi,alle grandi produzioni e basta,per cui darei a questi strumenti il merito di popolarizzare della musica che altrimenti resterebbe-in un certo qual modo-di nicchia.Naturalmente ritengo anche io che l'approccio allo studio della musica deve essere ortodosso e rigoroso,sia per quanto attiene gli strumenti classici che per quanto riguarda l'approccio mentale;ritengo che si possa passare a qualcosa di meno rigoroso sia in un senso che nell'altro solo quando ci si è fatta una solida formazione tecnica;poi va bhè,tutta la faccenda del talento individuale,della predisposizione etc va bene,sarebbe la variabile.Che poi oggi il tecnicismo dell'elettronica applicata allo strumento musicale in senso lato sia esagerato,ed anche a mio avviso sta' facendo perdere il senso di una certa espressivita' naturale ottenibile su uno strumento adatto senza troppe alchimie elettroniche,mi sembra un fatto sotto gli occhi di tutti....Ed è un vero peccato...Pero' il mondo sta' andando in questa direzione,fino a che,come sempre succede,tutti o quasi si accorgeranno che era meglio prima,e si tornera' a cercare lanostalgia di momenti che hanno solcato le epoche....05-10-18 12.17
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come diceva paolo duie sono gli aspetti.05-10-18 13.18
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Tutti i digitali si ispirano,copiano, per parlarti in senso astronomico sono lune che brillano di luce riflessa,neanche pianeti come magari potrebbe essere un B3... il grancoda steinway é una stella. Punto.05-10-18 14.35
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Senza entrare troppo nel merito dell'ottima e ricca discussione, e prendendo spunto da qualche intervento, ritengo che il pianoforte (e l'Hammond, come citato qua e là) sia un punto di partenza, e non di arrivo: