28-05-18 18.37
Cronologicamente Tyros 3 è stata immessa in commercio nel 2008, mentre Motif XS un anno prima.
Ma il punto è che sono due strumenti dall'impostazione concettualmente diversa. E, in tutta onestà, non saprei come metterli a confronto perché è come parlare di mandarini e nespole.
Un arranger è pensato per suonare da soli e/o accompagnare qualcuno che canta. Una workstation come Motif XS è pensata per ruoli diversi: dal suonare in gruppo alla costruzione di arrangiamenti complessi tramite un registratore multitraccia o DAW.
Sarà che a me gli arranger non sono mai piaciuti, però ho l'impressione che a livello di suoni siano qualitativamente inferiori ad una workstation. O meglio, quando li ascolti con i loro arrangiamenti zeppi di particolari, sembra suonino magnificamente. Poi, a parte quattro o cinque timbri classici come pianoforte, archi, qualche brass e timbro sintetico, tutto il resto è mediocre. Probabilmente sarò prevenuto, ma anche la Tyros 5 non è che mi abbia fatto tutta questa grande impressione, anzi. Pur avendo trascorso non meno di un paio d'ore sullo strumento, ho percepito l'idea che sia un macchinone sofisticato e prepotente. Non sarei rimasto di più a provarla, perché il senso di frustrazione per uno strumento che vuol fare tutto lui è proprio fastidioso.
La workstation è diversa. Più faticosa, perché l'arrangiamento va costruito pezzo per pezzo, con tanta pazienza, però almeno si esercita il controllo totale sul processo produttivo.