workstation vs master keyboard

  • allplan2009
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20-04-18 08.44

Ciao a tutti.
Ho intenzione di comprare una roland juno ds 88 completa di monitor attivi e quant'altro. Un mio amico ingegnere elettronico ma che non fa il musicista dice che la soluzione master keyboard è la soluzione migliore. Mi sono documentato (arturia) ed ho visto che sicuramente la soluzione master keyboard è flessibile e comunque notevole ma ho dedotto anche che queste configurazioni sono più adatte a musicisti navigati che sanno come gestire questi software abbastanza complessi e poco si prestano a chi vuole un prodotto immediatamente funzionante e che non ha mai usato ne un sint ne tantomeno una workstation. Ritengo la soluzione ancor meno funzionale se , l'utente finale, sarà una ragazzina di 13 anni che ha visto solo un pianoforte digitale e non. Cosa ne pensate? grazie. saluti a tutti
  • zerinovic
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20-04-18 09.02

Secondo me hai più ragioni tu.
Calcola poi che la scelta del juno non preclude il non utilizzo di un computer.lo puoi sempre utilizzare...
  • allplan2009
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20-04-18 09.06

@ zerinovic
Secondo me hai più ragioni tu.
Calcola poi che la scelta del juno non preclude il non utilizzo di un computer.lo puoi sempre utilizzare...
certamente , in seguito conto di collegarlo al pc, ma partire con un pc , studiarsi il software, configurare.............non ne usciamo!! grazie Zerinovic
  • Tama72
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20-04-18 09.35

@ allplan2009
certamente , in seguito conto di collegarlo al pc, ma partire con un pc , studiarsi il software, configurare.............non ne usciamo!! grazie Zerinovic
In generale è giusto ma nel caso Arturia se dovessi comprare un keylab 88, per esempio, è già preconfigurato.
Diciamo che è quasi un accendi e suona.
Inoltre anche la Roland qualcosa devi "studiare".
Forse dovresti cambiare il titolo menzionando Arturia o creare un nuovo post in modo da avere consigli più mirati.
Dal mio punto di vista meglio Arturia ( rispetto a Roland )
  • zerinovic
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20-04-18 10.03

@ Tama72
In generale è giusto ma nel caso Arturia se dovessi comprare un keylab 88, per esempio, è già preconfigurato.
Diciamo che è quasi un accendi e suona.
Inoltre anche la Roland qualcosa devi "studiare".
Forse dovresti cambiare il titolo menzionando Arturia o creare un nuovo post in modo da avere consigli più mirati.
Dal mio punto di vista meglio Arturia ( rispetto a Roland )
Ma guarda il juno solo avendo uno scheda audio incorporata vale l'acquisto....non é cosa da poco, basta un cavo usb.
Per avere un interfaccia completa midi e audio.
Non serve mixer schede audio cavi....
  • level42
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20-04-18 10.34

@ allplan2009
Ciao a tutti.
Ho intenzione di comprare una roland juno ds 88 completa di monitor attivi e quant'altro. Un mio amico ingegnere elettronico ma che non fa il musicista dice che la soluzione master keyboard è la soluzione migliore. Mi sono documentato (arturia) ed ho visto che sicuramente la soluzione master keyboard è flessibile e comunque notevole ma ho dedotto anche che queste configurazioni sono più adatte a musicisti navigati che sanno come gestire questi software abbastanza complessi e poco si prestano a chi vuole un prodotto immediatamente funzionante e che non ha mai usato ne un sint ne tantomeno una workstation. Ritengo la soluzione ancor meno funzionale se , l'utente finale, sarà una ragazzina di 13 anni che ha visto solo un pianoforte digitale e non. Cosa ne pensate? grazie. saluti a tutti
Ciao, per esperienza diretta (ho avuto master keyboards, piani stage, workstation e singoli synth) assolutamente d'accordo con te. Poi la scelta della roland juno ds 88 è anche azzeccata. Un ottimo feeling pianistico (non il migliore ma realmente buono) e ottimi suoni (senza collegare altro). Qualunque altra soluzione (se non strettamente necessaria) la trovo anche scomoda.
  • paolo_b3
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20-04-18 10.48

@ allplan2009
Ciao a tutti.
Ho intenzione di comprare una roland juno ds 88 completa di monitor attivi e quant'altro. Un mio amico ingegnere elettronico ma che non fa il musicista dice che la soluzione master keyboard è la soluzione migliore. Mi sono documentato (arturia) ed ho visto che sicuramente la soluzione master keyboard è flessibile e comunque notevole ma ho dedotto anche che queste configurazioni sono più adatte a musicisti navigati che sanno come gestire questi software abbastanza complessi e poco si prestano a chi vuole un prodotto immediatamente funzionante e che non ha mai usato ne un sint ne tantomeno una workstation. Ritengo la soluzione ancor meno funzionale se , l'utente finale, sarà una ragazzina di 13 anni che ha visto solo un pianoforte digitale e non. Cosa ne pensate? grazie. saluti a tutti
Concordo anche io sulla scelta di una macchina dedicata come JUNO DS88 o quello che ti piace.
Vedila così: la master keyboard da risposte a domande che l'utente non è ancora in grado di farsi. Poi come ti hanno già detto, la JUNO può fungere anche da master keyboard, per un domani...
  • maxpiano69
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20-04-18 11.10

Da ingegnere elettronico, che fa anche il musicista ed utilizza sia HW che SW, ti consiglio anche io di partire con la Juno, ad aggiungere i VST fai sempre in tempo dopo e senza doverla cambiare
  • fulezone
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20-04-18 12.04

@ paolo_b3
Concordo anche io sulla scelta di una macchina dedicata come JUNO DS88 o quello che ti piace.
Vedila così: la master keyboard da risposte a domande che l'utente non è ancora in grado di farsi. Poi come ti hanno già detto, la JUNO può fungere anche da master keyboard, per un domani...
La Juno DS88 è la versione più economica della mia FA08, ha il pregio come ti hanno detto di avere la scheda audio integrata e, per lo studio, è una cosa molto valida in quanto puoi lanciare la base nel pc, collegato alla tastiera, con un cavo midi, e sfruttare un'unica cuffia collegata alla tastiera senza la necessità di un mixer. Inoltre il master della tastiera regola sia il volume del pc che quello della tastiera, quindi una volta regolato il volulme del pc puoi suonare tranquillamente, se inoltre usi dei VST non hai bisogno di usare l'uscita audio del pc e il suono che esce dalla tastiera miscelandosi alla perfezione con i suoni interni che sembra una cosa banale ma non lo è, per cominciare non è male cmq ha bei suoni e tanta tanta roba a bordo, forse la FA08 da questo punto di vista ha tante cose superflue che poi alla fine non si usano!
  • anonimo
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20-04-18 12.15

allplan2009 ha scritto:
Ritengo la soluzione ancor meno funzionale se , l'utente finale, sarà una ragazzina di 13 anni


Piccola digressione:
Sei sicuro che la tredicenne, nativa digitale, non ne sappia di vst midi daw & Compagnia bella?
Eppure studi autorevoli dimostrano (se ce ne fosse bisogno) come la learning curve nell'ICT sia maggiore per gli "anta". emo
Fine della digressione emo
  • mike71
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20-04-18 12.39

Spectrum ha scritto:
Sei sicuro che la tredicenne, nativa digitale, non ne sappia di vst midi daw & Compagnia bella?
Eppure studi autorevoli dimostrano (se ce ne fosse bisogno) come la learning curve nell'ICT sia maggiore per gli "anta".

Dunque, andando su una DS88 va anche detto che dentro ha un sequencer e va volendo a batterie NiMH. DI fatto con un paio di cuffie può essere usata in maniera molto autonoma.
Il fatto di avere un oggetto che si accende e va, signifca che se hai un quarto d'ora di tempo, magari ti metti a fare qualche esercizio o ripassare quattro battue che ti vengono male. S eper suinare devi fare parire il tablet od il personal magari ti passa la voglia. Allo stesso modo se devi andare a fare le prove magari non ti servono tutti i suoni e ti salvi da portare dietro un computer.

Detto questo, sul discorso nativi digitali io credo che ci sia una grande truffa. Potremmo parlarne in[POLIS] ma il fatto di usare uno smartphone non implica capirci qualche cosa di informatica.
Anzi quasi quasi faccio un follow-up.!


  • anonimo
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20-04-18 12.56

mike71 ha scritto:
Potremmo parlarne in[POLIS]


Per me va bene. L'argomento lo trovo interessante. Anticipo che un amico etnologo e musicista elettronico, sta effettuando dei seminari in un liceo tecnologico, ebbene e' rimasto stupito da quanti ragazzi delle prime classi sappiano "smanettare" con i vst, alcuni di loro con produzioni anche interessanti.... Per cui non credo ci sia solo lo smartphone, anch'io la pensavo come te ma mi sono dovuto ricredere (comunque su youtube, se hai voglia di perderci tempo, trovi molti ragazzini che fanno tutorial su Reason, Ableton, etc etc).
  • orange1978
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20-04-18 13.23

io sono sempre dell idea che dato che qualsiasi synth è anche un controller midi non conviene avere strumenti muti se non per ragioni di prezzo o particolari esigenze molto avanzate.

detto questo essendo juno ds88 una perfetta master keyboard come arturia e anche una scheda audio, basterà un domani abbinargli un computer anche un mac portatile per esempio con un programma come logic o garageband, e istantaneamente si è nelle condizioni di poter lavorare.

detto questo io partirei dalla roland juno ds88 o dalla fa08, perche comunque nel caso si volesse la soluzione master e computer, non si dovrà buttare tutto o acquistare molto altro, basterà un semplice computer e un software che potrà essere anche reason o cubase o logic...ci sono tantissimi packages e a prezzi differenti per ogni esigenza.
  • allplan2009
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20-04-18 13.39

@ anonimo
allplan2009 ha scritto:
Ritengo la soluzione ancor meno funzionale se , l'utente finale, sarà una ragazzina di 13 anni


Piccola digressione:
Sei sicuro che la tredicenne, nativa digitale, non ne sappia di vst midi daw & Compagnia bella?
Eppure studi autorevoli dimostrano (se ce ne fosse bisogno) come la learning curve nell'ICT sia maggiore per gli "anta". emo
Fine della digressione emo
Che non li conosca , questa è una certezza. Che poi la mente dei ragazzi viaggi più veloce degli attempati, questo è verissimo, ma allo stato delle cose , è tutto da verificare. Grazie
  • anonimo
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20-04-18 13.57

Volevo approfittarne per chiarire un dubbio. Si parla tanto di vst, ma se l'utilizzo che ne viene fatto e' soltanto a livello di pochi preset, ne vale la pena rispetto a una workstation? Per esempio, prendiamo mainstage, chi mi garantisce che il suono che sento nelle cuffie o nei monitor sara' cosi' "presente" anche in live? Supponiamo che stia suonando un preset di organo su una base midi o audio, in cuffia tutto esce perfettamente, poi vado in live e i suoni escono completamente piatti, impersonali, un ologramma di cio' che sentivo iin studio. Ok, puo' dipendere dalla qualita' della scheda audio, ma se devo spendere 600-800 euro per una Motu o una Rme, allora faccio prima a comprare una workstation che e' gia' "tarata" per un uso live. Poi ok, il pubblico non distinguera' il suono piatto da quello "presente", ma stare dietro ai vst costa anche tempo in studio, regolazioni, insert per migliorare/equalizzare i timbri, etc. lavoro che solitamente con un synth "tuttofare" (che non posseggo, ahime', avendo riposto negli ultimi anni molte speranze sui vst) non si fa perche' il preset, i pre, i convertitori, il keybed, sono tutti li' ad aspettare che tu inizi a suonare. Forse mi sbaglio ed e' una visione parziale, forse ho riposto troppa fiducia in un setup che restituisce i migliori risultati in studio e non in live, se non a costo di ulteriore aggiunta di manodopera e strumentazione per migliorarne la presenza sul PA. Mi piacerebbe sentire vostri pareri e/o esperienze in merito.
  • zerinovic
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20-04-18 14.10

Spectrum ha scritto:
poi vado in live e i suoni escono completamente piatti,

L'impianto live non ha ne il range di frequenze ne il dettaglio per restituire al tuo orecchio quello che invece senti, con le cuffie.
Ce poi il fatto affollamento, quel suono deve fare letteralmente a botte con voce chitarra ecc...
E se non ha picchi di frequenza propio li dove l'impianto rende al meglio, il tuo suono non esce...
  • mike71
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20-04-18 16.19

zerinovic ha scritto:
L'impianto live non ha ne il range di frequenze ne il dettaglio per restituire al tuo orecchio quello che invece senti, con le cuffie.

Come tutti quelli appassionati di alta fedeltà.
L'ascolto in cuffia è differente dall'ascolto con diffusori, e la risposta dello stesso tipo di diffusori varia con il tipo di stanza, l'arredamento il numero di persone.
Cambiando diffusori ed amplificazione il suono può ancora cambiare, se poi si passa da un impianto hi-fi ad un PA il suono a parità di sorgente cambia ancora di nuovo.

  • zerinovic
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21-04-18 07.44

@ mike71
zerinovic ha scritto:
L'impianto live non ha ne il range di frequenze ne il dettaglio per restituire al tuo orecchio quello che invece senti, con le cuffie.

Come tutti quelli appassionati di alta fedeltà.
L'ascolto in cuffia è differente dall'ascolto con diffusori, e la risposta dello stesso tipo di diffusori varia con il tipo di stanza, l'arredamento il numero di persone.
Cambiando diffusori ed amplificazione il suono può ancora cambiare, se poi si passa da un impianto hi-fi ad un PA il suono a parità di sorgente cambia ancora di nuovo.

C'è poi da considerare, che spesso quello che tu senti suonando dal vivo non è quello che esce dalla PA, ma da una spia monitor del kaiser, spesso anche mono....mai capitato di sentirsi malissimo, e i tuoi amici che ti ascoltavano invece ti hanno detto che eri perfetto? Addirittura mi sentivo meglio anche dalla ripresa con il telefonino...