Riflessione sulle potenzialità delle workstation

  • maxtub
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29-05-11 14.01

Ieri ho assistito ad una bellissima dimostrazione del sempre grande e bravissimo Manuele Montessanti , che presentava alcuni prodotti Yamaha tra cui ovviamente il motif XF. Devo dire che dopo aver ascoltato quello che riesce a far uscire da quella macchina ed aver scambiato un po’ di opinioni con lui, ho capito che la mia convinzione di sfruttare a fondo le mie pianole, è miseramente decaduta.
Faccio subito un esempio ma potrei farne molti altri; ha importato dei loop di ottimi batteristi, con tanto di fill, intro, ending ecc…, e ha dimostrato come la macchina riesca a variarne il tempo senza compromettere la qualità audio; ha poi associato un arpeggio di basso per suonare su tale base con dei pianoforti elettromeccanici di ottima qualità, ottenendo un risultato direi SROPRENDENTE! Ma quante pare ci si è fatti su questo forum sul fatto che l’audia sia l’unica ad avere dei loop audio di batteria? Basterebbe darsi un po’ da fare, trovarsi dei loop fatti come si deve ed ottenere il medesimo risultato anche con altre macchine. Ora non so ancora se su tastiere tipo Kronos, Fantom o su arranger tipo Pa2-3xpro si possano importare i loop audio per poi variarne il tempo, ma penso proprio di si (qualcuno lo sa?).
Poi sul fatto che continuiamo a denigrare questa o quell’altra tastiera perché su certe categorie di suoni è carente …. Ok che molti continuano a dire che basta smanettare sui preset, ma se ciò non bastasse Manuele mi ha fatto presente che il futuro è quello di poter importare sulle macchine più recenti, suoni direttamente dai VST che più ci aggradano (riducendoli a pochi Mbyte). Mi ha mostrato 2 programmini che utilizza (AUTOSAMPLER della REDMATICA per Mac e SAMPLE ROBOT per Windows) con i quali prende un qualunque preset di un VST, imposta quanti layer ha a disposizione la tastiera (il motif ne ha ben 8) e lui in automatico esporta i file Wav da importare per creare un suono pressoché identico (forse non uguale uguale, ma vi assicuro che in live e in un mix, la differenza non si coglierà mai!). Montessanti mi ha detto che in America questa pratica è ormai uno standard mentre da noi non vedo nessuno (o quasi) sfruttare il campionatore interno delle workstation in modo così proficuo.
Piccolo OT: A tal proposito, secondo me la workstation vincente è quella con più layer a disposizione, siete d’accordo? Il motif ha 8 layer; il kronos sapete com’è messo?
Insomma, e so che molti di voi continuano a predicarlo, sono convintissimo del fatto che quasi tutto quello che si può realizzare con una workstation tipo la tanto decantata Kronos, per non dire Oasys, si possa tranquillamente ottenere anche con una semplice motif XS-XF o Fantom G.
  • Wurly
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29-05-11 14.33

maxtub ha scritto:
Ora non so ancora se su tastiere tipo Kronos, Fantom o su arranger tipo Pa2-3xpro si possano importare i loop audio per poi variarne il tempo, ma penso proprio di si (qualcuno lo sa?).

time streetching.. si può fare pure nel fantom x quindi penso proprio di sì.
ultimamente ho riscoperto l'utilizzo di questa funzione quando devo ricavarmi l'esatto fraseggio di un assolo veloce. importo il pezzo originale nel sequencer e lo rallento fino ad ascoltare nota per nota, non si scappaemo
maxtub ha scritto:
mi ha fatto presente che il futuro è quello di poter importare sulle macchine più recenti, suoni direttamente dai VST che più ci aggradano (riducendoli a pochi Mbyte). Mi ha mostrato 2 programmini che utilizza (AUTOSAMPLER della REDMATICA per Mac e SAMPLE ROBOT per Windows) con i quali prende un qualunque preset di un VST, imposta quanti layer ha a disposizione la tastiera (il motif ne ha ben 8) e lui in automatico esporta i file Wav da importare per creare un suono pressoché identico (forse non uguale uguale, ma vi assicuro che in live e in un mix, la differenza non si coglierà mai!).

questa è una conferma che cercavo.. interessante! emo
  • maury3000
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29-05-11 15.15

maxtub ha scritto:
Faccio subito un esempio ma potrei farne molti altri; ha importato dei loop di ottimi batteristi, con tanto di fill, intro, ending ecc…, e ha dimostrato come la macchina riesca a variarne il tempo senza compromettere la qualità audio; ha poi associato un arpeggio di basso per suonare su tale base con dei pianoforti elettromeccanici di ottima qualità, ottenendo un risultato direi SROPRENDENTE! Ma quante pare ci si è fatti su questo forum sul fatto che l’audia sia l’unica ad avere dei loop audio di batteria? Basterebbe darsi un po’ da fare, trovarsi dei loop fatti come si deve ed ottenere il medesimo risultato anche con altre macchine.

Beh, se per questo ci si potrebbe programmare i loop (esattamente come le sequenze) registrandoli sul sequencer con AddictiveDrums (idem per bassi e chitarre) per poi usarli direttamente dalla Workstation. Il risultato finale è di gran lunga superiore alla qualità di qualsiasi arranger sul mercato, ovvio... bisogna lavorare un po' di più.

maxtub ha scritto:
Mi ha mostrato 2 programmini che utilizza (AUTOSAMPLER della REDMATICA per Mac e SAMPLE ROBOT per Windows) con i quali prende un qualunque preset di un VST, imposta quanti layer ha a disposizione la tastiera (il motif ne ha ben 8) e lui in automatico esporta i file Wav da importare per creare un suono pressoché identico (forse non uguale uguale, ma vi assicuro che in live e in un mix, la differenza non si coglierà mai!). Montessanti mi ha detto che in America questa pratica è ormai uno standard mentre da noi non vedo nessuno (o quasi) sfruttare il campionatore interno delle workstation in modo così proficuo.

Interessante, non conoscevo i programmi questione e sicuramente approfondirò. Questo rivaluta tantissimo l'utilità del sampler sulle workstation e diventa anche interessante la quantità di memoria disponibile per gestire i campioni aggiuntivi (e su questo credo che al momento la XF sia in vantaggio, non considerando il Kronos).

maxtub ha scritto:
Piccolo OT: A tal proposito, secondo me la workstation vincente è quella con più layer a disposizione, siete d’accordo? Il motif ha 8 layer; il kronos sapete com’è messo?


Non so il Kronos, ma la PC3k (anche la PC3, ma non ha il campionatore) ha 32 layer a disposizione... certo usarli tutti su un singolo suono mi sembra eccessivo, però la possibilità c'è.

Saluti,

Maurizio
  • Ema996
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29-05-11 15.41

Faccio una piccola precisazione, ovvero: Manuele è a dir poco superlativo, è un pianista bravissimo ed un profondo conoscitore delle macchine che dimostra, questo solo per dire che quello che per lui è semplice spesso non lo è per tutti. A tal proposito espongo una mia considerazione, se si sceglie una WS per fare "tante cose" bisogna orientarsi su quel tipo di macchina che renda possibile tale realizzazione, ovviamente questo varia da persona a persona, perchè ci sarà chi si trova meglio con una architettura (Marca) rispetto magari ad un'altra.emo
  • luky67
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29-05-11 15.58

un piccolo OT io e sicuramente un altro forumers (non ricordo il nik m abasta cercare in 3d passati) abbiamo acquistato autosampler per mac, posso solo parlarne bene facile automatico comodo ed intuitivo.
Lo usavo per campioni da caricare su NW che ora carico anche su NS2.

  • Q4bert
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29-05-11 20.59

Mah... quando si parla di loop divento sempre un po' scettico. Vanno bene in studio, ma in live non si invade un po' il confine? Tanto vale far partire tutta la base!
  • michelet
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29-05-11 21.09

Senza alcuna intenzione di innescare polemiche, faccio solo una doverosa precisazione: l'unica costante (in senso matematico) che abbiamo tutti noi in comune con Montesanti è la passione.... Ma la variabile, purtroppo, è il tempo.
In altre parole, molti di noi fanno tutt'altro e spesso ci si ritrova alla sera, dopo una giornata di lavoro devastante, stanchi morti e distrutti, con il desiderio di suonare ma con l'energia di un moribondo.
Molti di noi considerano la musica come un hobby alla quale dedicare "ritagli" di tempo, visto che è un'attività dalla quale non guadagnamo alcun quattrino.
Allora, voglio dire, ci mancherebbe anche altro se un professionista come Manuele che sta 24/7 sulle tastiere, sintetizzatori e tecnologia musicale non fosse capace di fare quello che dimostra emo
Non voglio peccare di modestia, ma penso che tanti qui nel forum se avessero giornate intere a disposizione per stare a provare tutte le possibili applicazioni di una workstation riuscirebbero ad ottenere eccellenti risultati.
Personalmente mi sento fiero dei risultati conseguiti nella programmazione di timbri, sequenze, arrangiamenti in qualità di "musicista a tempo perso".
Certo, se questo fosse un lavoro, credo che i risultati sarebbero più lusinghieri.
  • maxtub
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29-05-11 21.14

@ Q4bert
Mah... quando si parla di loop divento sempre un po' scettico. Vanno bene in studio, ma in live non si invade un po' il confine? Tanto vale far partire tutta la base!
Se decidi di fare qualche pezzo inserendo una base di batteria e basso dove suonarci sopra, ti assicuro che il sistema mostrato da Montessanti ha una resa fantastica... molto superiore a qualunque arranger
  • maxtub
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29-05-11 21.15

maury3000 ha scritto:
Interessante, non conoscevo i programmi questione e sicuramente approfondirò. Questo rivaluta tantissimo l'utilità del sampler sulle workstation e diventa anche interessante la quantità di memoria disponibile per gestire i campioni aggiuntivi (e su questo credo che al momento la XF sia in vantaggio, non considerando il Kronos).

Anch'io penso che approfondirò parecchio l'argomento emo
  • maxtub
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29-05-11 21.16

@ michelet
Senza alcuna intenzione di innescare polemiche, faccio solo una doverosa precisazione: l'unica costante (in senso matematico) che abbiamo tutti noi in comune con Montesanti è la passione.... Ma la variabile, purtroppo, è il tempo.
In altre parole, molti di noi fanno tutt'altro e spesso ci si ritrova alla sera, dopo una giornata di lavoro devastante, stanchi morti e distrutti, con il desiderio di suonare ma con l'energia di un moribondo.
Molti di noi considerano la musica come un hobby alla quale dedicare "ritagli" di tempo, visto che è un'attività dalla quale non guadagnamo alcun quattrino.
Allora, voglio dire, ci mancherebbe anche altro se un professionista come Manuele che sta 24/7 sulle tastiere, sintetizzatori e tecnologia musicale non fosse capace di fare quello che dimostra emo
Non voglio peccare di modestia, ma penso che tanti qui nel forum se avessero giornate intere a disposizione per stare a provare tutte le possibili applicazioni di una workstation riuscirebbero ad ottenere eccellenti risultati.
Personalmente mi sento fiero dei risultati conseguiti nella programmazione di timbri, sequenze, arrangiamenti in qualità di "musicista a tempo perso".
Certo, se questo fosse un lavoro, credo che i risultati sarebbero più lusinghieri.
Quoto ogni signola lettera di quello che hai scrittoemo

Azz se è dura la sera dopo 9-10 ore di lavoro mettersi alle tastiere.... e con il bambino che giustamente reclama perchè vuole stare un pò con il suo papà....
  • miglio77
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29-05-11 22.18

E' vero che i tempi di caricamento di Motif ES erano veramente atroci, ma è anche vero che già nel 2003 offriva 512mb di memoria per il sampler interno.

Quindi io penso che se ottimizzata bene la RAM, già in un ES si possa far stare tanti tanti bei suoni, in più con le schede PLG dedicate per esempio ai suoni DX e AL, c'è da dire che ancora oggi, uno strumento di quasi 10 anni fa, può dare molto lavoro ad un musicista emo ad un prezzo sull'usato veramente ottimo, anche compreso di schede.

Non è necessaria una Oasys, certamente. Il plus di Oasys rimane sempre la pulizia del suono, che assicuro non svanisce in situazioni acustiche sfavorevoli tipo pub, birrerie, locali con impianti non al top, anzi, la sua superiorità consente di rimanere sempre con un suono "vivo", mentre con strumenti non proprio bensuonanti (di loro) si rischia veramente l'affogamento...

Detto questo, ricordo con piacere quando sul Motif ES caricavo quella simpatica libreria di suoni di pianoforte, rendeva il doppio rispetto ai suoni interni, anche se sfruttava "solo" due layer. Se ben fatti rendono.
E visto che in LIVE i suoni necessari sono sempre gli stessi, penso che appunto un ES7 a 1000-1200 euro, possa veramente dare tanto ad un musicista: i pianoforti, possono essere sostituiti con quelli di una libreria migliore, idem gli strings, i brass e gli hammond. Per i DX ci si può affidare alla PLG dedicata e anche per i suoni Analog c'è la PLG apposita.

Il tutto "ben-suonabile" su una tastiera yamaha classicissima, non perfetta, ma che a me in live non ha mai dato problemi, ne su SY85-SY99-01w-Trinity-Oasys76.... etc...

Poi naturalmente, spostando il discorso su strumenti più recenti come appunto XF, Kronos, Oasys, il potenziale aumenta in quanto abbiamo più MB a disposizione, abbiamo strumenti con convertitori e pre d'uscita migliori, con effetti soprattutto migliori: in XF i nuovi effetti si sentono bene. In Oasys la qualità effetti non è indifferente rispetto ad M3, e quindi penso che anche in Kronos la qualità sarà, se non magari identica ad Oasys, ma comunque alta.
  • robykeys82
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29-05-11 22.50

@ michelet
Senza alcuna intenzione di innescare polemiche, faccio solo una doverosa precisazione: l'unica costante (in senso matematico) che abbiamo tutti noi in comune con Montesanti è la passione.... Ma la variabile, purtroppo, è il tempo.
In altre parole, molti di noi fanno tutt'altro e spesso ci si ritrova alla sera, dopo una giornata di lavoro devastante, stanchi morti e distrutti, con il desiderio di suonare ma con l'energia di un moribondo.
Molti di noi considerano la musica come un hobby alla quale dedicare "ritagli" di tempo, visto che è un'attività dalla quale non guadagnamo alcun quattrino.
Allora, voglio dire, ci mancherebbe anche altro se un professionista come Manuele che sta 24/7 sulle tastiere, sintetizzatori e tecnologia musicale non fosse capace di fare quello che dimostra emo
Non voglio peccare di modestia, ma penso che tanti qui nel forum se avessero giornate intere a disposizione per stare a provare tutte le possibili applicazioni di una workstation riuscirebbero ad ottenere eccellenti risultati.
Personalmente mi sento fiero dei risultati conseguiti nella programmazione di timbri, sequenze, arrangiamenti in qualità di "musicista a tempo perso".
Certo, se questo fosse un lavoro, credo che i risultati sarebbero più lusinghieri.
Quoto parola per parola! emo
  • Ema996
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29-05-11 22.50

@ michelet
Senza alcuna intenzione di innescare polemiche, faccio solo una doverosa precisazione: l'unica costante (in senso matematico) che abbiamo tutti noi in comune con Montesanti è la passione.... Ma la variabile, purtroppo, è il tempo.
In altre parole, molti di noi fanno tutt'altro e spesso ci si ritrova alla sera, dopo una giornata di lavoro devastante, stanchi morti e distrutti, con il desiderio di suonare ma con l'energia di un moribondo.
Molti di noi considerano la musica come un hobby alla quale dedicare "ritagli" di tempo, visto che è un'attività dalla quale non guadagnamo alcun quattrino.
Allora, voglio dire, ci mancherebbe anche altro se un professionista come Manuele che sta 24/7 sulle tastiere, sintetizzatori e tecnologia musicale non fosse capace di fare quello che dimostra emo
Non voglio peccare di modestia, ma penso che tanti qui nel forum se avessero giornate intere a disposizione per stare a provare tutte le possibili applicazioni di una workstation riuscirebbero ad ottenere eccellenti risultati.
Personalmente mi sento fiero dei risultati conseguiti nella programmazione di timbri, sequenze, arrangiamenti in qualità di "musicista a tempo perso".
Certo, se questo fosse un lavoro, credo che i risultati sarebbero più lusinghieri.
Non vedo nessuna polemica in quello che tu dici ma anzi, confermo e sottoscrivo proprio tutto.emoemo
Infatti la mia "precisazione" era intesa proprio in questo senso.
Spesso ci affascinano macchine che ben dimostrate appaiono così interattive, ma poi molti per mancanza di tempo più che di competenza, non riescono a sfruttarle a pieno e magari ci si limita a prendere dei suoni già fatti e modificarli quanto basta per poter sopperire alle proprie necessità.
Dico questo perchè quando dimostro i miei strumenti spesso poi mi capita di essere contattato da persone che avendo in seguito acquistato tale strumento si trovano in difficoltà nell'utilizzarlo; ovvio questo vale per poche persone e non per tutti, ma mi sembrava giusto fare quella precisazione.emo
  • efis007
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30-05-11 01.56

Non per spegnere i vostri entusiasmi, ma attenzione a non farvi troppo influenzare da ciò che viene mostrato da un bravo dimostratore.
Il dimostratore per sua natura ha un compito da svolgere, che sostanzialmente è quello di stupire, e per ottemperare a questo compito utilizza dei "trucchi" al fine di farvi sbaragliare occhi e orecchie.
Esempio rapido.
Si è parlato di groove di batteria e basso.
Naturalmente tale groove era tosto, non era certo un valzerello romagnolo.
E questo è già il primo trucco: usare qualcosa di estremamente tosto per stupire l'ascoltatore.
Dopodichè ci si condisce sopra un brano improvvisato (costruito ad hoc per la dimostrazione) per terminare l'opera.
Risultato?
"Mamma mia, dovevate sentire che roba!" emo
Il problema non è tanto quello del "mamma mia".
Il problema è che poi nella vita reale non si suonerà quasi mai quel "brano dimostrativo".
Si suonerà tutt'altro.
E quando si suona tutt'altro si scopre poi (e succede sempre) come la tanto formidabile workstation dimostrata alla "mamma mia" è tutt'altro che "mamma mia".
E gli esempi si sprecano.
Ci sono dimostrazione chessò... della Korg M3... che fanno paura.
Poi uno compra l'M3 e si rende ben presto conto che il 90% di tutta quella roba non sa a che pro sfruttarla nel suo repertorio, ossia la macchina è sì potente e permette cose alla "mamma mia", ma poi sul lato puro e pratico della vita di tutti i giorni e con i brani tradizionali che si è soliti suonare, quel popò di roba non si riesce a sfruttarlo affatto (a meno che di riarrangiare tutto quanto e/o scriversi dei brani propri che fanno massiccio uso del "mamma mia").
Per cui state attenti.
Non tutto l'oro è quello che luccica.
Alle volte è immensamente meglio sentire una dimostrazione pulita solo dei suoni, e di come si possono ben usare con brani noti e famosi, che non sentire dimostrazioni con brani inesistenti, inventati a proposito, e costruiti a tavolino per dare sfogo alle funzioni della macchina.
Funzioni che non sempre servono.
Anzi alle volte non servono proprio e non le si usa mai.

Se ho spento i vostri entusiasmi vi chiedo scusa.
Ma c'era un buon motivo per dirvi queste cose: 25 anni fa io ero un dimostratore (non vi dico per quale azienda, vi dico solo che era giapponese).
Conosco bene quindi i trucchi di un dimostratore, fidatevi.
Che non sono trucchi per fregare la gente eh, precisiamo.
Sono trucchi aziendali, fatti per esaltare le potenzialità della macchina sfruttando la bravura del musicista e le funzioni/suoni più tosti che ha la macchina.
Il tutto costruito ad hoc per stupire!
Ma che poi sul lato pratico li si usa meno di quanto si pensa per tutta una serie di motivi (mal adattamento al repertorio, difficoltà di programmazione, perdita di tempo inutile, etc etc,).
Se usate una workstation per scrivervi dei vostri pezzi originali, o riarrangiarli sfruttandone suoni e funzioni, allora la workstation va bene (è fatta per quello).
Se invece volete una tastiera "suono tutto e subito, del mio repertorio, qualunque pezzo sia" lasciate perdere le workstation e prendetevi un signor arranger.
E con quello fate davvero tutto e subito, senza diventar matti a programmare karma e balenghi vari solo allo scopo di... imitare un arranger...ossia ad avere "l'autoband" che vi viene dietro mentre suonate.
Questo è il mio umile consiglio, poi la scelta naturalmente spetta a voi.
emo
Edited 29 Mag. 2011 23:58
  • bkbk
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30-05-11 02.20

Scusate la mia irruenza, ma bisogna essere mezze pippe se si compra una macchina di un certo livello senza conoscerne le potenzialità (funzioni) in quanto oggi oltre che è possibile scaricarsi da internet i manuali per intero basta sbirciare tra le caratteristiche generali per capirne i limiti.....tra l'altro quando si spendono così tanti soldi è meglio avere un quadro completo su cosa si sta comprando a meno che non si è della schiera " ho visto il setup di tizio, mi sà che me la compro anch'io".....questa gente solitamente la cambia appena ne esce un modello nuovo
Io personalmente quando acquistai xs mi soffermai parecchio su questa funzione abbinata alla modalità pattern, molto utile in fase di creazione nonchè fonte di ispirazione, ma già da Ketron X1 (anno 1998) facevo largo uso di loop importati da recycle....purtroppo bisogna conoscere per metterle in pratica certe funzioni
  • miglio77
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30-05-11 02.25

efis007 ha scritto:
Ci sono dimostrazione chessò... della Korg M3... che fanno paura.
Poi uno compra l'M3 e si rende ben presto conto che il 90% di tutta quella roba non sa a che pro sfruttarla nel suo repertorio, ossia la macchina è sì potente e permette cose alla "mamma mia", ma poi sul lato puro e pratico della vita di tutti i giorni e con i brani tradizionali che si è soliti suonare, quel popò di roba non si riesce a sfruttarlo affatto



E' difficile riuscire a porsi in maniera professionale di fronte a sragionamenti di questo genere.

Korg M3 è uno strumento ottimo che in live rende bene, è facile da programmare, espanso con la ram ha un quantitativo sufficiente di memoria (anche se poca) sufficiente per programmare i suoni che servono per una normalissima scaletta.

Secondo me se non conosci a fondo uno strumento e non ci hai fatto diverse date live (quello che tu chiami il "lato puro e pratico della vita di tutti i giorni", che per me è il live e gli arrangiamenti a casa di una scaletta pop commerciale), dovresti evitare di fare certe affermazioni. Non te lo dico come consiglio, ma dovrebbe proprio essere nella tua coscienza l'evitare frasi così campate in aria, sono pericolose.

Io con la M3 affronto un repertorio POP commerciale e non sento grandi carenze in nessuna categoria di suoni.
Con M3 ho fatto circa 500 serate, forse di più non le ricordo tutte e mi son sempre servite certe categorie di suoni "da tutti i giorni" emo

Io penso che se un dimostratore sappia tirar fuori "cose" mirabolanti da uno strumento, significa che comunque, a esserne capaci, ci si può arrivare no? altrimenti neanche lui avrebbe potuto farle.

Allora se c'è qualcosa a cui stare attenti è la propria preparazione musicale, la propria tecnica, il proprio gusto, le proprie capacità.

Ti sei mai chiesto PERCHE' i dimostratori riescano a sfruttare così bene gli strumenti che usano?
Certo che ti stupiscono, ma perchè riescono a stupirti, te lo sei mai chiesto forse?

Forse perchè hanno le idee chiare? forse perchè sanno suonare? perchè sanno arrangiare? perchè sanno quello che vogliono e a quel punto utilizzano la WS come STRUMENTO?

Quello di cui parli tu accade perchè lo strumento è il fine di certi acquirenti.

Invece per il MUSICISTA, la WS è uno STRUMENTO necessario per sviluppare quello che ha già in testa.

Il MUSICISTA acquista uno strumento perchè deve offrire il compromesso utile per svolgere il proprio lavoro.

Il non musicista invece acquista uno strumento perchè il "mamma mia" di cui parli, non diventa stupore per aver trovato lo strumento utile, ma rimane uno stupore vuoto e senza fine. E il fine rimane lo strumento e il possesso dello strumento.

C'è questa sottile (mica tanto...) differenza.
  • miglio77
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30-05-11 02.34

efis007 ha scritto:
25 anni fa io ero un dimostratore



eh, ok, 25 anni fa io giocavo a calcetto all'oratorio, spernacchiavo dentro il flicorno contralto e scorrazzavo nel giardino di casa....

E gli strumenti 25 anni fa erano un'altra cosa, lo sai benissimo.
Le workstation tra l'altro non erano manco nate... la M1 arriva nell'88.

Che una ditta cerchi di farti sentire il meglio... beh, è scontato che sia anche giusto sotto un certo punto di vista.

E' come se vedi una in foto e ti pare 'na bella gnocca, la contatti su facebook:

"eh, belle le tue foto"
"si, però mi puzzano l'alito e la paxxta, ho un mignolo di un piede lungo 13 centimetri, scorreggio da mattina a sera e la mattina quando mi sveglio cxxo nel letto..." emoemoemo

Cioè... ma ti pare???


efis007 ha scritto:
lasciate perdere le workstation e prendetevi un signor arranger


già, sui palchi da me, i colleghi tastieristi usano solo arranger, è pieno così!
emo

30-05-11 03.54

Propongo di fermarsi un attimo sgombrando il campo dai pregiudizi, e analizzare per bene quanto proposto dall’amico Maxtub, perché è piuttosto importante ragionando in tema di “crescita personale”.

maxtub ha scritto:
Manuele mi ha fatto presente che il futuro è quello di poter importare sulle macchine più recenti, suoni direttamente dai VST che più ci aggradano


(In risposta a Efis007)
Si tratta di un caso in cui il dimostratore all'apparenza "spinge" su un determinato prodotto, in realtà fornisce preziose indicazioni generalizzabili.

(per tutti)
Tra i possessori di uno strumento Nord, quanti sanno di avere a disposizione un Editor Software in bundle capace di garantire un Autoloop praticamente impercettibile, oltre all'ottimizzazione dei sample importati?
Quanti sanno che Motif XF, seguendo le indicazioni di Manuele fornite all'amico Maxtub, possono combinare i multisample importati (e opportunatamente compressi) con le Voice in Rom negli otto Elementi disponibili, creando Voice assolutamente originali (e richiamabili all'istante, mediante l'adozione della memoria Flash opzionale).
Qualcuno ha un arranger Korg o Yamaha?
Magari determinate possiblità sono anche a sua disposizione...Chi lo sa???!!!

Manuele ha indicato a Maxtub la possibilità di gestire dei multisample negli otto Element di una Voice di Motif XF, catturati da VST o convertiti da librerie esterne: tutto ciò corrisponde al vero, ma questo non spinge ad approfondire su potenzialità analoghe fornite da altre workstation?
E chi possiede Fantom G (o il Motif XS), per esempio, pur dispondendo di un banco RAM, non è incuriosito da quanto espone Manuele?

Maxtub termina con una frase che ritengo emblematica...

maxtub ha scritto:
Insomma, e so che molti di voi continuano a predicarlo, sono convintissimo del fatto che quasi tutto quello che si può realizzare con una workstation tipo la tanto decantata Kronos, per non dire Oasys, si possa tranquillamente ottenere anche con una semplice motif XS-XF o Fantom G.


La mia risposta è si: basta approfondire...
(pigliate questa frase come uno stimolo, non per una provocazione!)

Conoscere il passato, consente di investire sul futuro con maggiore oculatezza!

Meditiamo Gente.. per portarci al "passo" degli Americani...

Un saluto a tutti.
R.Gerbi


  • maxtub
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30-05-11 12.49

Riccardo_Gerbi ha scritto:
Si tratta di un caso in cui il dimostratore all'apparenza "spinge" su un determinato prodotto, in realtà fornisce preziose indicazioni generalizzabili.

Riccardo_Gerbi ha scritto:
Quanti sanno che Motif XF, seguendo le indicazioni di Manuele fornite all'amico Maxtub, possono combinare i multisample importati (e opportunatamente compressi) con le Voice in Rom negli otto Elementi disponibili, creando Voice assolutamente originali (e richiamabili all'istante, mediante l'adozione della memoria Flash opzionale).
Qualcuno ha un arranger Korg o Yamaha?
Magari determinate possiblità sono anche a sua disposizione...Chi lo sa???!!!

Riccardo_Gerbi ha scritto:
La mia risposta è si: basta approfondire...
(pigliate questa frase come uno stimolo, non per una provocazione!)


Era esattamente questo che volevo far passare con l'apertura di questa discussione e non certo il confronto tra le varie workstationemo
Sono infatti convintissimo che sfruttando le potenzialità di una tastiera, studiando e soprattutto sperimentando, si possono ottenere risultati impensabili! Il mio voleva essere solo uno stimolo, come detto dal buon Riccardo.
  • anonimo

30-05-11 14.06

@ Riccardo_Gerbi
Propongo di fermarsi un attimo sgombrando il campo dai pregiudizi, e analizzare per bene quanto proposto dall’amico Maxtub, perché è piuttosto importante ragionando in tema di “crescita personale”.

maxtub ha scritto:
Manuele mi ha fatto presente che il futuro è quello di poter importare sulle macchine più recenti, suoni direttamente dai VST che più ci aggradano


(In risposta a Efis007)
Si tratta di un caso in cui il dimostratore all'apparenza "spinge" su un determinato prodotto, in realtà fornisce preziose indicazioni generalizzabili.

(per tutti)
Tra i possessori di uno strumento Nord, quanti sanno di avere a disposizione un Editor Software in bundle capace di garantire un Autoloop praticamente impercettibile, oltre all'ottimizzazione dei sample importati?
Quanti sanno che Motif XF, seguendo le indicazioni di Manuele fornite all'amico Maxtub, possono combinare i multisample importati (e opportunatamente compressi) con le Voice in Rom negli otto Elementi disponibili, creando Voice assolutamente originali (e richiamabili all'istante, mediante l'adozione della memoria Flash opzionale).
Qualcuno ha un arranger Korg o Yamaha?
Magari determinate possiblità sono anche a sua disposizione...Chi lo sa???!!!

Manuele ha indicato a Maxtub la possibilità di gestire dei multisample negli otto Element di una Voice di Motif XF, catturati da VST o convertiti da librerie esterne: tutto ciò corrisponde al vero, ma questo non spinge ad approfondire su potenzialità analoghe fornite da altre workstation?
E chi possiede Fantom G (o il Motif XS), per esempio, pur dispondendo di un banco RAM, non è incuriosito da quanto espone Manuele?

Maxtub termina con una frase che ritengo emblematica...

maxtub ha scritto:
Insomma, e so che molti di voi continuano a predicarlo, sono convintissimo del fatto che quasi tutto quello che si può realizzare con una workstation tipo la tanto decantata Kronos, per non dire Oasys, si possa tranquillamente ottenere anche con una semplice motif XS-XF o Fantom G.


La mia risposta è si: basta approfondire...
(pigliate questa frase come uno stimolo, non per una provocazione!)

Conoscere il passato, consente di investire sul futuro con maggiore oculatezza!

Meditiamo Gente.. per portarci al "passo" degli Americani...

Un saluto a tutti.
R.Gerbi


Ma le domande che mi pongo io in primis sono :

ma quante seghe mentali ci si fà sù questi prodotti ?

Quanti di voi usano in realtà loop, riff , autoloops, campioni propietari dentro una tastiera digitale che ti dà la pappa già pronta senza tante menate varie ?

Ma quanto sfruttate in realtà queste benedette workstation ?

Vale la pena starsi a fare autonomamente delle cose che la casa madre già vi da belle confezionate e fatte pure bene ?

io penso che prima bisognerebbe ragionare su questi punti.
Edited 30 Mag. 2011 12:07