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  • kissjesus
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05-05-11 02.25

Ciao a tutti,
vorrei dei consigli su una questione che non saprei come valutare.
Dunque per fare pezzi uso principalmente monomachine e octatrack, come sequencer midi, per scrivere un pò di tutto.. drum basso synth e via dicendo.. di seguito registro le parti e lavoro in pro tools in pre-produzione, il tutto con la prospettiva, a disco finito, di approdare a studio per avere un prodotto finale.
In questo contesto le domande che chiedo sono queste :

1) Passando in uno studio serio la qualità complessiva sonora migliora molto?
(non mi riferisco a rumori di fondo ma alla qualità e alla definizione del suono in se)

2) Passando dalla pre-produzione a studio è bene registrare di nuovo tutto?
(il che significa semplicemente rifar suonare le parti alle macchine e acquisirle a studio)
oppure posso utilizzare le registrazioni fatte in casa?
(considerate che non ci sono microfoni di mezzo, si tratta di parti suonate tramite absynth/omnisphere/trilian/massive ect quindi acquisite internamente o al massimo parti di synth analogici tipo moog korg... che acquisisco con una digidesign mbox 2 in diretta (quindi comunque puliti).
Grazie!
  • JPJ
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05-05-11 03.19

Ciao.
prima di tutto i complimenti sia per il tuo nick e avatar (emo) sia per i gran pezzi di machinery che hai! emo

Poi, secondo la mia modesta opinione (sono uno che si diverte molto con l'elettronica, anche se non ho mezzi eccelsi...), le tracce le puoi registrare anche da te, stando attento ad ogni singolo particolare... intendo controllando traccia per traccia che non ci siano distorsioni o picchi di volume esagerati, mantenere gli 0db insomma....
Poi in studio fai il mix e il mastering... e allora lì si che si sente la differenza. Trovati uno studio che abbia macchine come i Neve o magari un bel distorsore stereofonico a valvole come il Thermionic Culture Vulture... e sentirai come viene energizzato il suono!
  • michelet
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05-05-11 10.54

A mio avviso potresti sfruttare al massimo il sequencer midi, programmandoti con calma tutte le parti da registrare e creare un "rough mix" delle tue composizioni. Già a questo stadio di preproduzione hai abbastanza definita la direzione che potrà prendere il mix e la sonorità globale del pezzo.
Fondamentalmente il mio suggerimento è quello di lavorare in ProTools domestico per sovraincisioni successive fino a raggiungere il risultato desiderato - sempre a livello di rough mix, s'intende emo

Se decidi di andare in uno studio di registrazione, basterà fare esattamente come hai fatto a casa, sincronizzando le tue apparecchiature al sequencer (immagino un ProTools HD) e sfruttando lo stesso file di lavoro.
Probabilmente dovrai creare un nuovo settaggio midi nel computer dello studio, ma una volta ricostruiti i collegamenti, non dovresti avere più problemi di sorta... Anzi, potresti per fino portarti la tua interfaccia midi ed il documento di configurazione midi che si trova nella cartella
Nome Hard Disk/Utenti/kissjesus/Libreria/Audio/Midi Configurations/nomeconfigurazionemidi.mcfg

Per le parti registrate direttamente in digitale potresti tenere quelle fatte a casa, per le altre credo che lo studio ti permetta una qualità finale superiore.
  • kissjesus
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05-05-11 11.37

Be per l'avatar ricambio i complimenti! emo

Ringrazio entrambi per gli ottimi consigli, effettivamente sto cercando di fare mix molto orientativi e senza abusare dei plug in.. ovviamente considerando i prezzi degli studi.. arrivare con un progetto già impostato non è affatto male..
Purtroppo quello che mi fa incazzare e che nonostante abbia messo su uno studio decente non sono mai soddisfatto dei suoni, soprattutto delle drum, mentre il resto complessivamente mi convince.
Lavoro troppo sui suoni (anche perchè spesso qualsiasi sample si ha per le mani va lavorato, ad esempio il kick da loopmaster a stylus non so perchè ma è sempre una martellata!) e mi sono creato un sistema di ascolto direi molto buono ovvero mixer Allen&Heath wz3, monitor Genelec 8040 e per simulare un ascolto live ho 2 Eon 315 e un sub yamaha.. quindi diciamo roba che non tradisce.. forse l'unica pecca è che dovrei fare le misurazioni e mettere la lana di roccia per l'acustica della stanza, quello sicuramente è un punto debole.
Il presupposto è dunque quello che ho un sistema di ascolto valido, quindi se spesso i suoni mi fanno incazzare il problema sta da un'altra parte quindi non vedo l'ora di poggiare il culo a studio e vedere quello che si può fare per migliorare.. purtroppo l'unica esperienza che ho sono 8 giorni al redhouse ma si trattava di postrock con poca elettronica.. quindi non ho troppi termini di paragone..