23-04-11 17.41
SMARTKID ha scritto:
io tutte ste menate sul campionamento dei suoni le trovo faticose, e credo non diano mai i risultati voluti.
A mio modesto parere, poteva essere una "menata" venti anni fa, quando i limiti dell'hardware ti costringevano a campionare sample da meno di un secondo e assemblarli attraverso il pannello dello strumento.
Oggi i software di cattura e i converter possono costare anche poche decine di euro, internet consente di saggiarne le capacità, grazie alle demo, in modo da capire quale software fa al caso proprio in termini di approccio, al fine di snellire il processo.
La cattura può avvenire in modo totalmente automatico, al pari della conversione, con poche e semplici operazioni svolte con il mouse (in alcuni software c'è pure il Wizard per i meno esperti): ci sono casi in cui fai un drag n' drop e via alla conversione...più semplice di così!
La durata del campione non è più un problema, grazie a memorie nelle workstation sempre più capienti, e addirittura in taluni casi permanenti (vedi le Flash), quindi azzeri pure i tempi di caricamento e hai dei timbri immediatamente disponibili.
Acquistare l'hardware?
Tralasciamo l'aspetto economico: se per ogni libreria in commercio che ti affascina c'è da puntare sull'originale, devi avere "braccia forti" e un bello spazio in casa.
Oltretutto, tu sei convinto che un Program Akai, Yamaha o un SF2 reperito gratis dalla rete, grazie al carattere di una workstation odierna, e magari combinato con la sintesi onboard e gli effetti, non disponga di un carattere originale ed efficace?
In qualsiasi caso, resta una prassi che consente, inoltre, di esplorare a fondo le caratteristiche dello strumento posseduto.
Un saluto a tutti.
R.Gerbi