Interessante video comparativo vst piano

  • anonimo

11-04-11 22.04

  • pentatonic
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11-04-11 23.06

molto interessante!
Peccato non ci sia Ivory II nell'elenco, avrei sentito volentieri un confronto con Galaxy, di cui qualcuno del Forum ha scritto note entisiastiche
  • anonimo

11-04-11 23.18

io uso il galaxy vintage d, se dovessi descrivere la differenza con l'ivory è la stessa che passa tra un vinile e un CD.
  • Jackmau
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12-04-11 01.01

superbaffone ha scritto:
io uso il galaxy vintage d, se dovessi descrivere la differenza con l'ivory è la stessa che passa tra un vinile e un CD.

fammi capire un attimo:
galaxy = vinile
ivory = CD (giusto?)

Strano dalle demo che ho sentito mi aveva sempre colpito di più ivory...
Edited 11 Apr. 2011 23:01
  • anonimo

12-04-11 01.15

@ Jackmau
superbaffone ha scritto:
io uso il galaxy vintage d, se dovessi descrivere la differenza con l'ivory è la stessa che passa tra un vinile e un CD.

fammi capire un attimo:
galaxy = vinile
ivory = CD (giusto?)

Strano dalle demo che ho sentito mi aveva sempre colpito di più ivory...
Edited 11 Apr. 2011 23:01
se ti piace un suono perfetto di pianoforte prendi ivory, se preferisci una sonorità + calda vai di vintage d.
  • Supermario_jazz

12-04-11 01.29

Qui una mia demo dell'Ivory Italian Grand II, così potete confrontare i suoni
As times goes bye
  • losfogos
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12-04-11 02.03

Non amo le demo comparative che hanno come sorgente il solito midifile fatto suonare da tante sorgenti. Perchè se lo stesso pezzo lo suoni davvero con ogni vst, adatti il tocco ogni volta alla risposta che offre il vst. Ascoltati così mi sembrano tutti finti e troppo esasperati.

Poi 'sto pezzo troppo articolato...mah, secondo me questi vst ancora non vanno bene per le esecuzioni classiche o di tipo classico come questa, ma forse per parti di pianoforte meno pretenziose, più arpeggiate, ambient, intime, perchè finche suoni con dinamiche moderate o soft il risultato è molto suggestivo, se invece fai la Polacca di Chopin (esempio) il fintume esce fuori.....
Edited 12 Apr. 2011 0:03
  • vin_roma
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12-04-11 02.17

Supermario_jazz ha scritto:
ui una mia demo dell'Ivory Italian Grand II, così potete confrontare i suoni
As times goes bye



Tanto di cappello per il suonato, ma in quanto a simulazione percepisco troppa uniformità, suono sempre "spinto", poco elasticità nei colori, mancanza di risonanze etc...Un buon pianoforte Pop sicuramente inseribile in un mix, meno reale su "piano solo", ma questo è un mio modesto giudizio.

comunque complimenti!
  • vin_roma
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12-04-11 02.22

losfogos ha scritto:
finche suoni con dinamiche moderate o soft il risultato è molto suggestivo, se invece fai la Polacca di Chopin (esempio) il fintume esce fuori...


Condivido, in fondo è sempre sui FFF che sento il piattume, rispetto ai p, mf, f e il Fortissimo si dovrebbe avere il doppio se non il triplo di dinamica.
  • anonimo

12-04-11 10.12

@ losfogos
Non amo le demo comparative che hanno come sorgente il solito midifile fatto suonare da tante sorgenti. Perchè se lo stesso pezzo lo suoni davvero con ogni vst, adatti il tocco ogni volta alla risposta che offre il vst. Ascoltati così mi sembrano tutti finti e troppo esasperati.

Poi 'sto pezzo troppo articolato...mah, secondo me questi vst ancora non vanno bene per le esecuzioni classiche o di tipo classico come questa, ma forse per parti di pianoforte meno pretenziose, più arpeggiate, ambient, intime, perchè finche suoni con dinamiche moderate o soft il risultato è molto suggestivo, se invece fai la Polacca di Chopin (esempio) il fintume esce fuori.....
Edited 12 Apr. 2011 0:03
si il pezzo non aiuta però con questa demo ho scoperto vst che non conoscevo.
  • maury3000
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13-04-11 12.38

Interessante, mi accodo alle demo comparative: Petrof vs Pianoteq, un vst contro un acustico. Dal mio punto di vista, nel range dinamico tra il p e il mf Pianoteq è buono, un suono ben bilanciato chiaro, con anche ottime sfumature di dinamica.
Dal f in poi, non c'è storia: il Petrof lo affonda senza neanche troppa fatica (risonanza, colore... tutto).

Secondo me, i vst di piano sono utili per studiare quando non si può usare un acustico o in contesti pop/rock o in generale non di piano solo con grande range dinamico.

Saluti,

Maurizio
  • efis007
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13-04-11 21.13

losfogos ha scritto:
Non amo le demo comparative che hanno come sorgente il solito midifile fatto suonare da tante sorgenti. Perchè se lo stesso pezzo lo suoni davvero con ogni vst, adatti il tocco ogni volta alla risposta che offre il vst. Ascoltati così mi sembrano tutti finti e troppo esasperati.

Secondo me invece è questo il bello delle demo comparative.
C'è un'esecuzione unica, suonata a mano, dotata di vari livelli di dinamica, di accordi, pedali, risonanze (teoriche), e note su quasi tutta l'estensione dello strumento.
E grazie a ques'unico elemento si sente chiaramente come ogni pacchetto suona rispetto all'altro, senza trucchi o "personalizzazioni esecutive" che permettono di mascherare eventuali magagne.
La cosa più interessante di questa demo comparativa è notare come la parola "gigabyte" non significhi niente dal punto di vista sonoro (come più spesso ho affermato e continuo fermamente a sostenere).
La cosa primaria è alla fonte: è la campionatura, ossia il microfonamento, e il successivo processing per mettere insieme tutte le campionature.
Si possono avere tutti i gigabyte che si vogliono, ma se la fonte è cannata in partenza (o non ben ottimizzata a regola d'arte) si otterrà un piano dal suono schifoso sempre e comunque.
Nelle demo che ho sentito ci sono dei pacchetti che nonostante siano caratterizzati da meno "gigabyte" di altri pacchetti suonano molto meglio, sono più ricchi di sfumature e dettagli, meno impastati, meno ambientati, meno "finti".
E tutto questo lo si deve ad un accurato modo di microfonare e campionare lo strumento, non certo ai "gigabyte".
E' sufficiente infatti avere un microfono spostato appena di 1 cm rispetto ad un altro per alterare notevolmente tutta la qualità globale della campionatura, col risultato che sentiamo: pianoforti che suonano tutti diversi tra loro, anche se campionati sullo stesso modello di pianoforte e/o nello stesso studio.
La scusante del brano dunque ha poco senso.
Qualunque pianoforte (vero) acustico non farebbe alcuna piega a suonare un brano, qualunque esso sia, e restituirebbe un suono sempre perfetto, naturale, vero.
Qual'ora un piano VST dovesse invece risentire del "brano X" ma non del "brano Y" significa che ha già un problema alla fonte, è cannato lui in partenza, in quanto non esiste proprio che un pianoforte non suoni bene con qualunque brano.
Certo, ci sono pianoforti (veri) che sono più indicati per la musica classica anzichè quella pop.
Altri che sono più indicati per il jazz, o per il pop, etc etc.
Ma è indiscusso che qualunque dei questi pianoforti non avrebbe "magagne" nel suonare qualunque cosa.
Il suo suono sarebbe quello, sempre perfetto, naturale, armonico, come è tipico aspettarsi da un vero pianoforte.
I VST invece non rispondono a questo criterio.
Alcuni generi musicali li restituiscono bene.
Altri generi li restituiscono male, sono "finti", freddi, inusuali.
E' quindi un loro difetto alla fonte.
Un vero piano acustico non conosce queste cose, non conosce la parola "finto" o "freddo".
Suonerà vivo, perfetto, naturale.
Insomma i VST sono una gran bella cosa.
Ma siamo ancora tanto lontani dal suonare un pianoforte vero.
E si sente!
emo