Se vivessimo negli anni 60 che tastiere useremmo?

  • ruggero
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05-04-11 16.49

ciao
tornando al lavoro pensavo alla folle rincorsa che oggi grazie a romplers e campionatori è in atto per avere tutte le forme d'onda e tutte le sonorità che al tempo erano rappresentate da strumenti di 100 e più chili e ora stanno nel peso di una mano in un expander o ancora peggio in un software e quello che costa 50000 ora costa 100. Quindi anche il più dilettante può avere suoni da professionisti. Se invece di vivere e nel 2011 vivessimo nel 1960-1970 noi tastieristi squattrinati con cosa suoneremmo? come potremmo spostarci da una sala prove all'altra con la facilità che ora abbiamo portandoci un Nord eletro o un Juno G in spalla in motorino?
  • mima85
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05-04-11 16.56

Io da buon Doorsiano andrei di Vox Continental, Fender Rhodes Piano e Piano Bass, ed Hammond. E sarei in paradiso emoemoemo
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05-04-11 16.59

Io solo Vox e Hammond.
  • ruggero
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05-04-11 17.00

se foste musicisti professionisti... ma pensate di essere un italiano che suona in una band di disperati in una città anonima del milanese o del romano...
  • mima85
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05-04-11 17.05

@ ruggero
se foste musicisti professionisti... ma pensate di essere un italiano che suona in una band di disperati in una città anonima del milanese o del romano...
Se fossi squattrinato andrei comunque di organo combo. Un Farfisa tipo il Fast 5 o qualcos'altro.

Farei comunque di tutto per risparmiare per potermi infine comprare almeno un'altra tastiera da affiancare al combo, con la preferenza per il Fender Rhodes Piano (quello completo, non il Piano Bass).
Edited 5 Apr. 2011 15:09
  • jacus78
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05-04-11 17.11

sarebbe stato bello aver avuto queste (soldi permettendo)!
Edited 5 Apr. 2011 15:15
  • zaphod
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05-04-11 17.39

10 anni fa ti avrei risposto hammond e rhodes, posto di avere disponibilità economica e un Leoncino a disposizione...
oggi che sto alleggerendo il mio setup ti rispondo:
FISARMONICA!!
  • filigroove
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05-04-11 18.20

negli anni 60 c'era il Fender Rhodes Sparkle Top, che non mi piace troppo come suono nè come action, ma quello c'era e quello avrei preso. Non penso che avrei comprato altro perchè già quello costava un casino.
Ovviamente, a casa ci sarebbe stato l'acustico e in sala FISSO il Rhodes.
ciao emo
Edited 5 Apr. 2011 16:21
  • tsuki
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05-04-11 18.25

Io a fine 60-inizio anni 70,praticamente bambino,iniziavo a suonare,allora si andava con:serie compact farfisa (i piu' Minicompact e compact,i piu' ricchi e bravi Compact duo),serie Vox Jaguar e Corinthian (i piu' ricchi e bravi,Supercontinental);poi c'era una specie di pianoforte mi pare della fender,sembrava una specie di 5 ottave e dice che faceva il "piano"emo ma era una cosa totalmente diversa....Per portare roba piu' grossa non c'erano manco furgoni adatti,per quanto attiene l'amplificazione,i Davoli ci sembravano mostruosi,ma in realta' si era entro i 40 w credo,e per le voci con 4 colonne Binson noi si facevan le piazze,la potenza pazzesca era di circa 200 Watts!!! Eppure,si suonava alla grande!!! Va bè,io avevo i calzoni corti,ed il chitarrista aveva estorto a mia madre il permesso di mandarmi a suonare (mi mettevo i jeans,pero' sul palco!) ma sotto sua diretta tutela e responsabilita'!!! E le chitarre erano,Holliwood-Meazzi,i bassi Eko,le batterie Holliwood! E chi se le sognava marche come Gibson,Fender,Marshall,Hammond poi?Forse solo in foto!!!!
Ma eravamo pieni di entusiasmo,tutto allora sembrava magnifico,la stereofonia non sapevamo neanche cosa fosse...Comunque i suoni erano bellissimi,quasi tutto valvolare,analogico e tostissimo. E comunque anche in quegli anni esistevano fior di musicisti;mi ricordo un "complesso" da Night di nome "I Cesari",forse erano Pisani,con due fiati ed Hammond,dei mostri,suonavano anche 50 brani in fila senza fermarsi tra uno e l'altro...Che tempi,ragassi!!!!!emo
Edited 5 Apr. 2011 16:31
  • ruggero
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05-04-11 19.26

grazie tsuki era quello che proprio volevo sentire dire...emo
  • steve
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05-04-11 20.24

raga'... come detto qui io non ci dovrei neanche stare tant'è la mia incompetenza... ma quando vedo questo mito (e lo rivedo moooolto spesso...) mi chiedo cosa suona il tastierista (vedi al minuto 5:10 circa oppure a 6:10...)

non prendetemi in giro... non sto scherzando... a malapena conosco qualcosina (ina ina ina) di oggi... figuriamoci le cose di 42 anni fa...
Edited 5 Apr. 2011 18:32
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05-04-11 20.28

Se non avessi avuto soldi mi sarei preso sicuramente un combo ( anche scarso) l'importante è divertirsi.
  • Supermario_jazz

05-04-11 20.30

La differenza tra gli anni 60-70 e quelli di adesso non è data dalla strumentazione, ma dalla motivazione.I musicisti dell'epoca potevano avere a disposizione anche delle clave o dei bidoni, sarebbero riusciti a tirarci fuori lo stesso delle cose meraviogliose.Oggi, con tutto questo ben di dio che c'è in giro in fatto di tastiere,si sente in giro solo merda a quintali!!!!
  • Nikxx94
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05-04-11 21.07

@ steve
raga'... come detto qui io non ci dovrei neanche stare tant'è la mia incompetenza... ma quando vedo questo mito (e lo rivedo moooolto spesso...) mi chiedo cosa suona il tastierista (vedi al minuto 5:10 circa oppure a 6:10...)

non prendetemi in giro... non sto scherzando... a malapena conosco qualcosina (ina ina ina) di oggi... figuriamoci le cose di 42 anni fa...
Edited 5 Apr. 2011 18:32
A me sembra tanto un Wurlitzer A200 emo
  • am0
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05-04-11 23.35

Suoneremmo con un vox e basta, in cinque minuti è montato, ne uscirebbero delle belle cose e ci divertiremmo lo stesso un casinoemo



PS

Nei '60 c'era poco da scegliere: i più ricchi Hammond, gli altri il Vox o pochissimi altri modelli.

Nei '70 invece lo spettro si è arricchito parecchio e c'era già di che divertirsi. Rhodes, minimoog, i primi sintetizzatori polifonici ecc
  • anonimo

05-04-11 23.56

senza dubbio hammond, rhodes e prophet/moog (magari scorrendo di qualche anno)
  • anonimo

06-04-11 00.22

Il mio pianoforte verticale, strumento indispensabile, se me lo togliete non suono più emo
e un semplice sintetizzatore di basso livello, del tipo di ARP Soloist, Roland SH-1000...

Come secondo passo un Farfisa tipo il Compact, poi un Hammond spinetta (con un Leslie autocostruito!!emo).

Poi arriva il successo, e allora MiniMoog model D, un piccolo modulare Moog che crescerà ogni mese, Mellotron mkII, ARP Solina, Hammond consolle, Fender Rhodes, poi arrivano i synth polifonici, e allora il Dave Smith Prophet 08...emo
  • tsuki
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06-04-11 11.02

Raga',ribadisco:nei fine 60',almeno in Italia,il suono tastieristico era sopratutto Farfisa,diciamo che i professionisti per lo piu' suonavano il Compact,il Compact de luxe ed il Compact duo;poi c'erano molti Vox,ed a seguire anche i Bauer (Ragazzi della via Gluck e pochi altri),qualche raro Philip philicorda.Poi dai 70 in su' invece entro' un mare di prodotti,quelli che conoscono tutti.Farfisa corredava gli organi con amplificatori dedicati (da acquistare a parte,s'intende) con lo stesso loock:coperti di uno ski grigio con una striscia nera centrale,come i compact:erano bellissimi,un sogno il mio compact de luxe con ampli coordinato...Ah,se li rifacessero...Ma chi vuoi che li ricostruisca?
  • TheSyllogism
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06-04-11 19.06

Hammond e pianoforte a coda. Magari aggiungerei un rhodes e (andando più verso i 70), un minimoog.
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06-04-11 20.52

tsuki ha scritto:
Ah,se li rifacessero...Ma chi vuoi che li ricostruisca?


Io vorrei, una volta finiti gli studi e dopo aver fatto un po' di pratica, mettermi in proprio e costruire organi e altre tastiere analogiche.
Nell'immediato sto per costruire un organo a transistor!
Secondo me con l'analogico gli strumenti erano più vivi e particolari e i digitali li sento tutti molto uguali (tranne i primi ,vedi DX7,D50,M1,ecc.emo).
Naturalmente potrei cambiare idea in futuro ma per adesso gli analogici mi intrigano più dei digitali.