Bitches brew: nastro computer e composizione

  • anonimo

18-12-09 12.31

Ho letto in questi giorni il libro di Merli e Rizzardi "Bitches Brew: genesi del capolavoro di Miles Davis".

Notevole. Lo raccomando.

A parte che piacerà coloro che suonano o producono jazz,

interesserà molto chiunque lavori alla produzione.

Il libro dedica vastissimo spazio al ruolo di Teo Macero nella COMPOSIZIONE di Bitches Brew,

e al fatto che (salvo alcuni antecedenti parziali, ampiamente discussi anch'essi nel libro)

è stato sostanzialmente il primo disco in cui la vera e propria composizione è stata fatta non a priori, scrivendo, ma a posteriori, ricomponendo su nastro materiale improvvisato (oppure scritto, ma ricomposto poi in modo differente dalla composizione originaria, vedi il caso di Pharaoh's Dance).

Fra l'altro, CHIUNQUE produca musica usando un computer per tagliare e cucire campioni, loop, ecc.,

dovrebbe leggerlo per rendersi conto delle implicazioni e delle ricerche che stanno all'origine di un modo di lavoro che oggi è considerato "ovvio".

  • salvafunk
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22-12-09 21.37

Direi che questo è molto interessante. Appena posso lo compro.

Un thanks ad Ozy per l'ottima segnalazioneemo