Voglio imparare a sfruttare la mia m50

  • slash
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06-10-09 11.43

Ciao a tutti; suono da circa 5 anni (ho preso lezioni ma solo per accompagnare e non so leggere la musica).
Da 3 anni suono con un gruppo (rimaneggiamo cover in chiave per lo più Funky).
Vengo al punto: sempre più si presenta l' esigenza di intervenire con suoni cool, con tappeti adeguati, con effetti che facciano "uscire" la mia M50 tra le chitarre distorte. Con il solo manuale e la totale inesperienza in campo synt non riesco ad andare molto oltre i preset e quando provo a modificarli non so come muovermi e che direzione prendere (per fare un esempio sono come un pittore che non sa cosa esce se mischio 2 colori diversi). Non sono bravo a suonare (e non so neppure se avrò il tempo e la forza di diventarlo) ma almeno vorrei che il mio valore aggiunto fosse nel gusto di proporre sempre i suoni più azzeccati per il pezzo.
Quando posto qualcosa sul forum, mi rendo conto di essere a zero, perchè non riesco neppure a comprendere le risposte di chi sa che "intervenendo sull' oscillatore o caricando di chorus si ottiene quel dato suono".
Per questo avrei pensato che sia opportuno prendere qualche lezione proprio su questi aspetti.
C'è qualcuno a Roma (io sono a san Giovanni), abituato a suonare Live e che sa programmare e sfruttare i suoni di queste macchine, che ha tempo ed è interessato a dare lezioni di questo tipo?
Non cerco un maestro di musica, nè un maestro di piano, ma un conoscitore di sint (magari se conosce Korg meglio ancora) in grado di farmi fare un salto in avanti nei miei futuri live.
Potete scrivermi un messaggio privato, grazie.
  • Fabio80
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06-10-09 12.19

Se il problema è che i suoni non escono in mezzo alle chitarre, molto facilmente non è un problema di programmazione del tuo synth, ma un problema di dinamiche e volumi di tutto il gruppo
In secondo luogo, se andate su funky, io lavorerei più che altro sul perfezionare il groove utlizzando principalmente suoni di piano elettrico, clavinet e hammond anzichè tappeti synth
Edited 6 Ott. 2009 10:20
  • anonimo

06-10-09 14.52

Per imparare a conoscere la sintesi è opportuno leggersi il solito libro da sempre consigliato: Analog e Virtual Analog di Enrico Cosimi
  • slash
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06-10-09 15.31

Avete ragione entrambi...
1) non facciamo solo funky, e comunque spesso i pezzi sono preceduti da intro riarrangiate dove per esempio c'è un assolo di chitarra su un tappetone in E (magari sapendo sfruttare la macchina e con i suggerimenti giusti potrei uscire fuori dai soliti preset e proporre qualcosa di più personale, che so anche con l'inserimento di un arpeggiatore); i pezzi funky sono alternati a cover vere e proprie dove spesso nell'originale non ci sono tastiere ed ho difficoltà a trovare un suono adeguato al pezzo ...per esempio Message in a Bottle dove sin ora ho utilizzato un clavinet synt o un Bass synt con il quale seguo e raddoppio la line adi basso ma il suono non piace un granchè al gruppo e non sono riuscito a trovare di meglio da fare.
2) La lettura di libri la trovo corretta ed integrativa come approfondimento, quando si hanno le basi solide che, a mio giudizio, solo di persona si possono trasferire (altrimenti anche il piano o la chitarra, piuttosto che la fotografia si potrebbero imparare sui libri...

Resta il fatto che non è facile trovare l'insegnante giusto per quello che cerco io...emo
  • miglio77
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07-10-09 10.28

Se l'obbiettivo di tutti fosse quello di trovare "qualcosa di personale" e tutti i tastieristi arrivassero a questo risultato... sarebbe un marasma emo


Cosa significa per te trovare qualcosa di personale? con una M50? emo

Con uno strumento "chiuso" la vedo un po dura.

E' uno strumento fatto per riproporre cose già esistenti.


Io penso che per te sia opportuno stabilire COSA vuoi fare e COME lo vuoi fare (esecuzione).
Questo vale per ogni strumento, avere in mente il suono che si vuole raggiungere... e cercare di raggiungerlo.

E' difficile per tutti, però veramente è importante sapere BENE cosa vuoi fare.
E' come comporre un pezzo, se non sai cosa vuoi fare... sono prove a tirarci... se ci prendi... bene... se non ci prendi sono lacrime...
E mah... non funziona mica così!

Tu sei nella tipica condizione in cui hai bisogno di una cosa... ma non hai ancora le capacità di farla... però ti serve subito... ma vedi la meta molto distante.

Ghe vor pasiensa.

Per queste cose a me risposero così "difficilmente troverai qualcuno disposto a dirti i suoi piccoli segreti che ha costruito in anni di lavoro".

E' così. Tutti abbiamo faticato per avere certe conoscenze, e queste conoscenze sono il nostro lavoro.
Condividerle spesso significa perdere tutto.

Un po di fatica per tutti emo emo emo
  • slash
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07-10-09 11.09

Miglio hai centrato perfettamente il problema. Anche se in realtà io non certo "qualcosa di personale", la mia difficoltà è quella di individuare i suoni più appropriati all' esecuzione dei pezzi perchè se è vero che facciamo cover, è anche vero che cerchiamo di variarle rispetto all'originale per provare a fare qualcosa di più originale. Tutte le arti sono fatte di "tecnica" e di "gusto artistico" e a mio giudizio si dovrebbero insegnare entrambe le cose. Nel mio caso ho sempre trovato maestri che mi hanno spiegato tutti i segreti delle scale, dell' armonia, della ritmica, ma quasi nulla sui suoni, su quali siano adatti ad un certo pezzo (e non mi riferiso al fatto che sia più idoneo un hammond o un clavinet, ma quale hammond tra i 40 preset sia quello adatto a quel pezzo e a quel tipo di esecuzione di quel pezzo e soprattutto, se sia opportuno intervenire su uno dei 40 preset per ottenere qualcosa di ancora diverso). E così via per strings, pads, brass, piani elettrici, layers, arpeggiatori e quant'altro.
Io mi posso leggere il manuale e sapere cos'è un "cut off", poi posso anche intervenire su un suono variandolo per sentire cosa succede, ma quando le variabili sono decine (e credo che per i suoni sia così) non è facile capire come ogni variabile incida sul suono finale e soprattutto come si condizionino le une le altre.
Non so se sono riuscito a spiegarmi, spero di si, comunque, ovviamente proseguirò le mie ricerche in modo autodidattico, ma avvero non riesco a capire se qualcuno in grado di darmi lezioni in tal senso a Roma non si trovi perchè non ci sia o davvero solo perchè questi è geloso delle sue conoscenze e non è disposto a trasferirle (neppure a pagamento) ....mha emo
  • am0
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07-10-09 12.24

slash ha scritto:
non mi riferiso al fatto che sia più idoneo un hammond o un clavinet, ma quale hammond tra i 40 preset sia quello adatto a quel pezzo e a quel tipo di esecuzione di quel pezzo e soprattutto se sia opportuno intervenire su uno dei 40 preset per ottenere qualcosa di ancora diverso


Questo è un problema di gusto personale, non esiste la regola assoluta, chiunque potrebbe darti indicazioni di carattere generale, ma comunque soggettive, quindi inutili.
Non esiste "il suono più adatto", esiste "quello che ti piace". In pratica devi avercelo in testa e cercare il preset più simile.

slash ha scritto:
Io mi posso leggere il manuale e sapere cos'è un "cut off", poi posso anche intervenire su un suono variandolo per sentire cosa succede, ma quando le variabili sono decine (e credo che per i suoni sia così) non è facile capire come ogni variabile incida sul suono finale e soprattutto come si condizionino le une le altre.


In questo caso invece si entra nell'ambito della conoscenza tecnica del sint, cioè se non ti accontenti di avere un preset che si avvicina a ciò che vuoi tu, allora devi mettere mano ai parametri che regolano il timbro.
Per fare ciò è necessario che tu abbia un'idea di dove e come intervenire per ottenere ciò che vuoi.
In questo la lettura di qualche manuale di sint o del citato libro di Cosimi possono darti un'ottima base.

Se hai domande più specifiche.... chiediemo
Edited 7 Ott. 2009 10:27
  • tastotosto
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14-10-09 12.45

Forse hai acquistato una tastiera più brava di te....che dà per scontato che tu conosca certe cose, ecco perchè si ribella al tuo uso....forse avresti dovuto iniziare con una tastiera più semplice e con pochi parametri.
Magari hai un libro di istruzioni astruso, in italiano discutibile, spesso succede.
Edited 14 Ott. 2009 10:46
  • slash
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19-10-09 17.17

Che vi devo dire, siete sicuramente tutti molto esperti e date tutti più o meno la stessa risposta, però resta il fatto che di gante che voglia/sappia insegnare (a pagamento) ad utilizzare a pieno le funzionalità di un synt tipo il mio non se ne trova, e questo mi pare tanto strano.
Ribadisco che anche la fotografia digitale si può imparare sui libri, piuttosto che smanettando con la macchina fotografica (tanto le foto non si sviluppano più) e leggendosi il manuale...eppure di corsi di fotografia digitale ne trovi quanti ne vuoi in giro emo