@ SimonKeyb
Si hai detto bene, sono giovane e ho una visione che può essere molto diversa di quella di un 40-50-60 enne.
Provo a rispondere tranquillamente ai tuoi punti, anche se sono parecchio incazzato per come stanno andando le cose nel mio paese, giusto perchè non voglio fare la figura di quello che lancia la bomba e scappa :-) Cercherò di non andare sopra le righe però i temi sono piuttosto "caldi"... fine del Disclaimer
1)Da profano di macroeconomia, lo Spread non è certo determinante come lo era dipinto all'epoca di Berlusconi a fine mandato, è stato sicuramente tra i punti nodali delle dimissioni sue, e della venuta di Monti, ma si tratta di un indice di mercato che ha delle ripercussioni sul lunghissimo termine e svolge per lo più una funzione fiduciaria mi sembra di capire. Poi che Berlusconi sia stato fatto fuori con un colpo di mano, è abbastanza inverosimile, in quanto lui stesso si è dimesso di gran carriera poichè è sua buona abitudine abbandonare la nave prima che affondi, per poi ritornare sui cadaveri degli occupanti che hanno tentato di salvarla, dicendo che è colpa loro se è affondato tutto, e fare anche la figura dell'eroe. Cosa che ha fatto anche mettendo la fiducia a Monti, salvo poi ritrattare verso la fine del mandato quando poteva cominciare a fare campagna elettorale! Lui che fece passare al governo mesi, anni, a non fare un accidente ridotti a votare in parlamento su fatti che lo riguardavano personalmente, per colpa della sua immagine pubblica che manco Woody Allen se la sarebbe potuta immaginare in "Bananas", e di una condotta politica aggressiva ma senza alcuna sostanza. Dico solo che Tremonti, ministro dell'economia, un cardine, aveva lasciato l'esecutivo... poi il resto è storia. Gli è stata offerta una scappatoia su tappeto rosso al Berlusca, così la vedo.
2) Enrico Letta è una persona competente e rispettabile, ma in quel momento storico non era la più indicata per tenere un esecutivo, che ci si sarebbe potuti permettere nel momento di più placida egemonia economica, ma non in quel periodo. Il ben più spregiudicato ed energico Renzi era decisamente il politico più abile, e per me Napolitano (che ricordo aveva tutto il potere di scegliere me o te come presidente), ha puntato sulla personalità che era ritenuta più forte che fosse in grado di riprendere le redini del paese.
3) Perdonami, ma parli di poteri forti: spero di sbagliarmi però mi sembra ormai un termine proprio di un certo antagonismo che sta portando il paese ancora nella rovina, e lo sta portando nelle mani della destra più becera. Per quanto riguarda la riforma costituzionale fece la stessa cosa D'Alema negli anni 90, però le cronache non riportano dissensi particolari o accuse di eccessivo decisionismo, come pure quando fece il patto con Berlusconi che poi glielo mise a quel posto.
4) La scena politica attuale è piuttosto penosa, condivido in parte il tuo pensiero, ma "lasciare passare i nazisti sperando che arrivino i partigiani" non è proprio l'atteggiamento più saggio, non so se mi spiego.
5) La differenza è che in Spagna la sensazione è che l'economia sia quasi autogestita
hanno un governicchio che scricchiola e ogni tanto cede, ma un PIL in crescita. Come società sono superiori a noi: sono più civili, più tolleranti, meno dediti allo stakanovismo tipicamente nordico, e hanno un carattere socievole (mediamente) che ricorda i meridionali. Le donne sono belle, il clima è ottimo, come pure il cibo e il vino, ci sta il mare, la montagna.... chi ci pensa alla politica?
Io ero a Barcellona quando c'è stato l'attentato sulla Rambla, e mi ha colpito come la città e la popolazione ha reagito all'orrore che li ha colpiti. C'è stata una protesta dell'estrema destra, e subito sono partiti cortei di supporto alla tolleranza con un sostegno abbastanza trasversale mi pare di aver capito.... vabè una storia un pò lunga, non vorrei andare OT
Io sono ancora per qualche mese un cinquantenne.
Avrei voglia di ribattere punto per punto ila tua disamina, ma preferisco al momento dirti solo questo: non perdere mai la voglia di parlare e di confrontarti con il prossimo (non che tu non lo stia già facendo). Se andrai in Spagna, ed io te lo auguro, impara il castillano e parla con loro, perchè ricordati che il vero problema di questa società moderna è che si comunica tanto ma si parla e ci si confronta poco.