11-05-17 07.51
paolo_b3 ha scritto:
" a parte che io non posso dire veramente ciò che voglio perchè sarei censurato, ma la mancanza di democrazia è insita nel fatto che io parlo da qui e le mie parole assumono una valenza di verità incontestabile"
E non aveva ancora visto l'era degli Emilio Fede, Minzolini, Riotta e simili : pero' l'aveva previsto con largo anticipo, ed aveva previsto come ci avrebbe trasformati la televisione.
Pensa solo alla percezione degli italiani sulla sicurezza : vedono studio aperto che mostra solo omicidi e rapine, e pensano che l'Italia sia assediata da rapinatori e stupratorti (tutti immigrati ovviamente), laddove quel tipo di delitti e' addirittura diminuito, e si muore di piu' per omicidi in famiglia (femminicidi ecc).
Pensano che gli immigrati rubano e costano alla collettivita' (3.5 mld/anno) laddove corruzione ed evasione fiscale ci costano piu' di 200 mld/anno.
Nessun lavoratore si e' reso conto che la riforma Fornero e' costata circa 150 mila euro per ogni lavoratore.
Questa errata percezione e' una vera e propria arma di distrazione di massa, che porta una fetta di popolino ad orientarsi verso ideologie xenofobe, e l'altra ad accettare il "meno peggio" pur di non far vincere la Le Pen (per tornare in tema).
Per questo sono convinto che gli attentati in Francia, in qualche modo siano serviti per orientare le masse, e che siano di matrice ben diversa da quella che vogliono farci credere.
paolo_b3 ha scritto:
Poi Jannacci ha allegramente canzonato il concetto: " l'ha detto il telegiornale"..
Un'altro grande. Tempi dove gli artisti avevano anche un grosso impegno sociale.
Ora ti mettono un ragazzino che rappa stronzate, e fan credere che sia dissenso contro il sistema.
paolo_b3 ha scritto:
Mi fa piacere avere trovato qui un cultore e conoscitore di Pasolini emo
Pasolini era un maestro, e prendendo spunto dalle sue riflessioni si puo' avere una visione delle cose decisamente piu' ampia rispetto a cio' che ci viene mostrato.
Il guaio e' che essendo considerato un comunista, molta gente rifiuta di escludere la connotazione politica di Pasolini e di valutare invece la sua filosofia di pensiero.
I grandi esponenti dell pensiero, dovrebbero essere valutati in modo decontestualizzato, ma in questo paese eternamente schierato, cio' non avviene : chi e' di destra ascolta solo "il giornale" e chi e' di sinistra ascolta solo l'unita' (ma oramai non sono neppure piu' giornali di destra e di sinistra).
Il resto del paese da retta a Barbara d'Urso... (e questo e' un bel dire...)...