Fake o the real thing

  • greg
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24-04-17 15.22

Ragazzi, viviamo in un'epoca in cui i libri (codici) li scrivono letteralmente cani e porci, con tutto il rispetto per detti mammiferi, uguale capita nella musica............facciamocene una ragione, l'enorme divulgazione non corrisponde con il proporzionale miglioramento dell'arte...................
  • mima85
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24-04-17 15.40

greg ha scritto:
le tue rispostine non sono da meno


Certo che se parti a considerare le mie delle "rispostine", allora parti già col piede sbagliato.

greg ha scritto:
ma da quando la tecnologia mi viene incontro, anche senza studio serio di musica, sono in grado di tirar fuori cose carine............ma non sono un artista


E questo è colpa della tecnologia, o tua che da non-artista la sfrutti per tirar fuori cose "carine" ma dallo scarso valore artistico?

Io vado in giro in auto come un criminale (è un esempio beninteso), brucio un rosso e stiro ed ammazzo un pedone che in quel momento stava attraversando. È colpa mia che guido come un criminale, o delle automobili e della tecnologia tutta?

Separiamo una buona volta il valore artistico (o la sua mancanza) di un prodotto dagli strumenti usati per produrlo. Il valore artistico di un prodotto è correlato alla creatività ed alle capacità artistiche di chi lo crea, indipendentemente dagli strumenti che usa. Come ho già detto, uno può anche avere il più bel pianoforte acustico di questo mondo, ma se artisticamente non vale una cicca può cavarci fuori solo schifezze (vedi la Mazzoni appunto). Mentre un altro con un computer può produrre della gran musica, se ha creatività e delle idee valide, uniti alle giuste e dovute capacità tecniche e conoscenze musicali.

greg ha scritto:
diciamo che la tecnologia aiuta artificiosamente


Aiuta artificiosamente nel momento in cui uno la usa per aiutarsi artificiosamente. Ma li la colpa è di chi la usa in quel modo, non delle macchine intese come strumento produttivo.

greg ha scritto:
E' ciò che non accettano i milioni di musicisti che credono di valere chissà cosa......un pò come i DJ che affermano di "andare a suonare in discoteca.....mettiamola che i èpiù bravi vanno definiti giocolieri, infatti gli anglosassoni li definiscono jockey.....tant'è.....poi ci si può sentire ciò che ci pare, figurati.....anche i più bravi........non ditemi che solo perchè gente come Giovanotti o Antonacci o chi vi pare....vendono milioni di dischi possono essere annoverati tra i cantanti.......non più che cantastorie.............sono cattivo, eh


No, semplicemente non hai capito nulla del mio discorso. Gli esempi che hai fatto non c'entrano nulla con quello che ho detto io.

greg ha scritto:
ma sicuro di aver inteso il mio semplice messaggio? Non ce l'ho con la tecnologia, ma con chi crede di fare opere d'arte per mezzo di sequencers o tanti altri aggeggi..............


Riporto il tuo passaggio

greg ha scritto:
Per me i dischi e le registrazioni in genere non hanno senso di esistere soprattutto con l'attuale e la futura tecnologia, se non per mera memoria.....non si tratta di arte, mi dispiace. E' come se Michelangelo, per dipingere la Cappella Sistina, abbia potuto usufruire di programmi per computer.... ma dai. Basta tacciare i dischi per arte.......


Non so te, ma a me questa pare decisamente una critica tout-court contro la tecnologia. Te la sei presa addirittura con i dischi e le registrazioni, che se non fosse stato per loro la maggior parte della gente non avrebbe avuto accesso alla musica, perché non è che tutti possono sempre permettersi di inseguire tutte le esibizioni ed i concerti per ascoltare la musica dei propri artisti preferiti. Ma magari abbiamo sensibilità diverse.

Comunque i sequencer ed i tanti altri aggeggi che dici tu, non li hanno usati solo i produttori di musica zarra ed ignorante da discoteca ma gente come Jean Michel Jarre, i Kraftwerk, i Tangerine Dream, Vangelis, i Depeche Mode, Giorgio Moroder e tanti altri nomi che mi sembra che di arte ne abbiano prodotta, e pure parecchia.
  • SavateVoeanti
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24-04-17 15.41

@ greg
Su questo condivido appieno. Sono un tastierista non pentito: gli strumenti migliori da utilizzare sono: Minimoog, Rhodes, piani acustici o cloni, organi elettromagnetici ed assimilati................. il resto sono storture.......dando solo un piccolo appiglio a chi ci suona la "fisarmonica".........tutto sommato anche lì abbiamo tasti bianchi e neri............
Apro una parentesi inutile, il minimoog era nato con l'idea di simulare i suoni dell'orchestra.. fortunatamente l'ignoranza dei suonatori ha fatto andare le cose diversamente
  • Dallaluna69
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24-04-17 15.58

Apro una parentesi inutile anch'io...
Conosco ragazzini di 16/18 anni che studiano chitarra al conservatorio. Con un portatile, Ableton e Massive ci tirano su dischi interi. Si potrebbe pensare "così son bravi tutti" e invece parliamo di gente che conosce la musica e si è letta manuali di centinaia di pagine in inglese. La tecnologia, in questo caso, è solo un mezzo per avere a disposizione una valanga di suoni.
Poi, se saranno i nuovi Vangelis oppure no, questo è un altro paio di maniche. Io mi fermo all'idea che una cosa mi piace o non mi piace, senza doverla condannare a prescindere perché ha fatto uso di mezzi che possono essere considerati scorciatoie.
  • paolo_b3
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24-04-17 15.59

@ greg
Ragazzi, viviamo in un'epoca in cui i libri (codici) li scrivono letteralmente cani e porci, con tutto il rispetto per detti mammiferi, uguale capita nella musica............facciamocene una ragione, l'enorme divulgazione non corrisponde con il proporzionale miglioramento dell'arte...................
Secondo me aiuterebbe a comprendere meglio il tuo punto di vista se ci dici che cosa è per te un'opera d'arte. Hai fatto una serie di esempi dai quali non ne traggo un concetto chiaro ed univoco.
  • paolo_b3
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24-04-17 16.03

Dallaluna69 ha scritto:
senza doverla condannare a prescindere perché ha fatto uso di mezzi che possono essere considerati scorciatoie.


Tieni conto che in buona parte i calcolatori semplificano e rendono fruibile il lavoro che una volta doveva essere per forza eseguito in sala di incisione. Se invece parliamo del sintetizzatore e delle sue evoluzioni dobbiamo ammettere che è uno strumento autonomo che fa musica diversa dagli altri strumenti a tastiera (per semplificare il concetto), poi può pure emulare.
  • greg
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24-04-17 16.37

@ paolo_b3
Secondo me aiuterebbe a comprendere meglio il tuo punto di vista se ci dici che cosa è per te un'opera d'arte. Hai fatto una serie di esempi dai quali non ne traggo un concetto chiaro ed univoco.
Giusto: La "Commedia" di Alighieri è un'opera d'arte. Gli sposi promessi, non mi piace, ma è un'opera d'arte.
Solo come esempio: i libri annuali di Bruno Vespa, con cadenza casualmente natalizia, non potranno mai divenire opere d'arte.
Bruno Vespa non è un Ligabue (pittore) o un Van Gogh.....neanche a morte avvenuta........
Continuo? I dischi di Giovanotti non sono opere d'arte. Creuza de ma (De Andrè) probabilmente sì.
Poi si dovrebbe parlare delle produzioni moderne e contemporanee in genere, laddove esistono fior di professionisti che lavorano per 4 minuti di musica.............e scoprire melodie che ruotano intorno a giri armonici triti e ritriti...........nulla contro essi, anche i grandi poeti hanno usato canoni nella composizione di poesie...........ma non addentriamoci.......
Le opere d'arte sono blocchi di marmo giganteschi a cui manca solo..............la parola.
Ripeto, attenzione a non confondere l'enorme divulgazione delle varie forme d'arte rispetto al fatto che nascano tanti geni o talenti.
Faccio un esempio molto pratico, quasi blasfemo: ogni epoca calcistica ha avuto i suoi fuoriclasse, sia quando le nazioni evolute calcisticamente erano 10, poi 30, poi 50.....ora che sono almeno una settantina se non di più, bisognerebbe attendersi un pullulare di grandi campioni, ma non è così, nonostante sia migliorato tutto nel sistema calcio, i grandissimi sono solo due attualmente, forse tra qualche anno potrebbero aumentare...........e se andiamo a studiarci le epoche, scopriremo che ogni generazione di calciatori non ha avuto più di tre o quattro grandissimi, con all'apice pochissimi in tutti i tempi............non fatemi fare nomi.
Uguale nella musica, nella pittura, nella scultura, architettura, narrativa, poesia............e chi più ne ha più ne metta.
Io parlo di valori assoluti che neanche sono capace di valutare.........i racconti da bar dei "secondo me" valgono poco.......
Sono stato troppo fuori OT, resta il fatto che suonare un sax col miglior campione al mondo da tastiera, è un'opera poco..........................................................artistica. Comprendi?
  • mima85
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24-04-17 16.45

greg ha scritto:
Sono stato troppo fuori OT, resta il fatto che suonare un sax col miglior campione al mondo da tastiera, è un'opera poco..........................................................artistica. Comprendi?


È senz'altro una stortura, ed anch'io sono dell'opinione che il sax lo dovrebbe fare il sax e non la tastiera, idem con tutti gli altri strumenti come chitarre, violini, eccetera. Le tastiere le vedo bene quando usate per fare suoni prettamente tastieristici, che siano di derivazione acustica (pianoforti, clavicembali, organi a canne, eccetera) od elettrica/elettronica (synth, piani elettrici, organi Hammond ed a transistor, e via dicendo). Quando vedo un violino od un sax suonato da una tastiera, storco il naso anch'io. Non parliamo poi delle chitarre, secondo me una delle peggiori aberrazioni che uno possa fare con una tastiera. Beninteso, con tutto il rispetto per gli one-man-band dotati di arranger che leggono questo post, ma a me personalmente una tastiera che fa la chitarra non piace proprio. Questione di gusti personali.

Ma questo è già diverso dal dire che l'uso della tecnologia riduce di parecchio o addirittura annulla il valore artistico di un'opera.
  • anonimo

24-04-17 16.57

Adesso ne dico una grossa: il valore artistico di un'opera musicale non è solo in quel che si sente
  • anonimo

24-04-17 16.58

mima85 ha scritto:
Ma questo è già diverso dal dire che l'uso della tecnologia riduce di parecchio o addirittura annulla il valore artistico di un'opera.


infatti il pat metheny group non ha valore artistico perchè usavano la tecnologia emo
  • anonimo

24-04-17 17.10

se Mozart fosse vivo non perderebbe certo il tempo a comporre sonatine per pianoforte ma userebbe tutta la tecnologia disponibile per le sue creazioni, perchè il genio non sta li a dire il pianoforte è arte l'elettronica no, ma usa gli strumenti esistenti per mettere in pratica le sue idee e la sua arte.
  • SavateVoeanti
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24-04-17 17.12

@ anonimo
Adesso ne dico una grossa: il valore artistico di un'opera musicale non è solo in quel che si sente
E' vero anche da vedere in un concerto (di suonare il sax con la tastiera) fa un certo che.. dà come la sensazione che non si stia facendo qualcosa di importante, ma qualcosa di hobbistico così per star in compagnia.
Pur sapendo invece che i motivi che portano a fare così sono ovvi.
  • anonimo

24-04-17 17.15

@ anonimo
Adesso ne dico una grossa: il valore artistico di un'opera musicale non è solo in quel che si sente
verissimo la loffia ha ugual valore di una rumorosa emo
  • mima85
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24-04-17 17.17

@ anonimo
se Mozart fosse vivo non perderebbe certo il tempo a comporre sonatine per pianoforte ma userebbe tutta la tecnologia disponibile per le sue creazioni, perchè il genio non sta li a dire il pianoforte è arte l'elettronica no, ma usa gli strumenti esistenti per mettere in pratica le sue idee e la sua arte.
Appunto. Che poi la musica che per noi oggi è "classica", ai tempi in cui era stata composta era d'avanguardia. Se Bach ha composto musica soprattutto per organo e clavicembalo, era perché quelli erano gli strumenti più avanzati che l'epoca metteva a disposizione, e sul quanto siano stati rivoluzionari allora i lavori del buon Johann Sebastian credo che nessuno abbia il minimo dubbio.

Avesse ragionato in base al criterio secondo cui l'usare degli strumenti moderni sminuisce il valore artistico di un'opera, probabilmente avrebbe composto musiche per ghironda...
  • anonimo

24-04-17 17.27

@ SavateVoeanti
E' vero anche da vedere in un concerto (di suonare il sax con la tastiera) fa un certo che.. dà come la sensazione che non si stia facendo qualcosa di importante, ma qualcosa di hobbistico così per star in compagnia.
Pur sapendo invece che i motivi che portano a fare così sono ovvi.
Io parlavo del fatto che la grande musica non sta in quel che si ascolta, basta leggerla a mente sul pentagramma emo
  • anonimo

24-04-17 17.28

@ anonimo
verissimo la loffia ha ugual valore di una rumorosa emo
Rusep
Siquam
Puconboa
  • paolo_b3
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24-04-17 18.50

@ greg
Giusto: La "Commedia" di Alighieri è un'opera d'arte. Gli sposi promessi, non mi piace, ma è un'opera d'arte.
Solo come esempio: i libri annuali di Bruno Vespa, con cadenza casualmente natalizia, non potranno mai divenire opere d'arte.
Bruno Vespa non è un Ligabue (pittore) o un Van Gogh.....neanche a morte avvenuta........
Continuo? I dischi di Giovanotti non sono opere d'arte. Creuza de ma (De Andrè) probabilmente sì.
Poi si dovrebbe parlare delle produzioni moderne e contemporanee in genere, laddove esistono fior di professionisti che lavorano per 4 minuti di musica.............e scoprire melodie che ruotano intorno a giri armonici triti e ritriti...........nulla contro essi, anche i grandi poeti hanno usato canoni nella composizione di poesie...........ma non addentriamoci.......
Le opere d'arte sono blocchi di marmo giganteschi a cui manca solo..............la parola.
Ripeto, attenzione a non confondere l'enorme divulgazione delle varie forme d'arte rispetto al fatto che nascano tanti geni o talenti.
Faccio un esempio molto pratico, quasi blasfemo: ogni epoca calcistica ha avuto i suoi fuoriclasse, sia quando le nazioni evolute calcisticamente erano 10, poi 30, poi 50.....ora che sono almeno una settantina se non di più, bisognerebbe attendersi un pullulare di grandi campioni, ma non è così, nonostante sia migliorato tutto nel sistema calcio, i grandissimi sono solo due attualmente, forse tra qualche anno potrebbero aumentare...........e se andiamo a studiarci le epoche, scopriremo che ogni generazione di calciatori non ha avuto più di tre o quattro grandissimi, con all'apice pochissimi in tutti i tempi............non fatemi fare nomi.
Uguale nella musica, nella pittura, nella scultura, architettura, narrativa, poesia............e chi più ne ha più ne metta.
Io parlo di valori assoluti che neanche sono capace di valutare.........i racconti da bar dei "secondo me" valgono poco.......
Sono stato troppo fuori OT, resta il fatto che suonare un sax col miglior campione al mondo da tastiera, è un'opera poco..........................................................artistica. Comprendi?
No non comprendo, scusa.
Se ti va prova a sintetizzare il concetto nella seguente maniera:

I dischi di Jovanotti non sono un'opera d'arte perchè...
Crueza de ma' è un'opera d'arte perchè...
  • anonimo

24-04-17 19.37

Non è difficile

1) l'opera d'arte è tale in quanto, nella sua "cosità", esprime un barlume di "verità" così come vissuto nell'animo dell'artista, esprimendolo come relazione (talvolta conflittuale) tra "terra" (la "cosità", la materialità, la natura) e "mondo" (la cultura, la weltanschauung, il segno simbolico ed archetipico), confronto e lotta che si esprimono nel tratto della forma.

2) quindi l'opera d'arte può essere esclusivamente "unica", artigianale, proprio perchè unico ed irripetibile è il movente creativo, uniche e irripetibili sono le condizioni personali e storiche...tuttalpiù potranno esistere le "copie" di un'opera d'arte.

3) se ne deduce che l'opera prodotta con la mentalità ed il processo industriale, senza che esista dietro il momento sublime in cui la verità si palesa per un istante eterno all'artista apparendogli appunto come materia e cultura che si incontrano, si scontrano e si fondono in qualcosa di unico, non sarà e non potrà mai essere un opera d'arte

3) poi c'è il problema del "bello"...possono esistere opere d'arte "brutte"? O arte è senza pecca sinonimo di "bello"?
  • Dallaluna69
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24-04-17 20.14

@ anonimo
Non è difficile

1) l'opera d'arte è tale in quanto, nella sua "cosità", esprime un barlume di "verità" così come vissuto nell'animo dell'artista, esprimendolo come relazione (talvolta conflittuale) tra "terra" (la "cosità", la materialità, la natura) e "mondo" (la cultura, la weltanschauung, il segno simbolico ed archetipico), confronto e lotta che si esprimono nel tratto della forma.

2) quindi l'opera d'arte può essere esclusivamente "unica", artigianale, proprio perchè unico ed irripetibile è il movente creativo, uniche e irripetibili sono le condizioni personali e storiche...tuttalpiù potranno esistere le "copie" di un'opera d'arte.

3) se ne deduce che l'opera prodotta con la mentalità ed il processo industriale, senza che esista dietro il momento sublime in cui la verità si palesa per un istante eterno all'artista apparendogli appunto come materia e cultura che si incontrano, si scontrano e si fondono in qualcosa di unico, non sarà e non potrà mai essere un opera d'arte

3) poi c'è il problema del "bello"...possono esistere opere d'arte "brutte"? O arte è senza pecca sinonimo di "bello"?
Interessante il punto 3... e anche l'altro punto 3! emo

Battute a parte, Scott McLoud, autore di "Understanding comics", testo che negli USA è considerato IL saggio sui fumetti, sostiene che l'uomo ha due bisogni primari: sopravvivenza e riproduzione. Tutto ciò che l'uomo fa non a questi fini è arte.
Ve lo riporto, per la curiosità del parere di un addetto ai lavori di un altro settore artistico.
  • anonimo

24-04-17 20.26

@ Dallaluna69
Interessante il punto 3... e anche l'altro punto 3! emo

Battute a parte, Scott McLoud, autore di "Understanding comics", testo che negli USA è considerato IL saggio sui fumetti, sostiene che l'uomo ha due bisogni primari: sopravvivenza e riproduzione. Tutto ciò che l'uomo fa non a questi fini è arte.
Ve lo riporto, per la curiosità del parere di un addetto ai lavori di un altro settore artistico.
Omnia trinum est di-vinumemoemo