Arriva il Dexibell New Combo J7

  • anonimo
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04-03-17 18.21

Appena pubblicato su FB da Dexibell. New combo J7 Sara' presentato a Francoforte, ed avra' i drawbars motorizzati.

In un post sui cloni hammond avevo auspicato questa possibilita', e sono ben felice che si stia avverando, anche per la crescita di un marchio italiano che ha dimostrato coraggio, competenza e grande volonta'.

  • Roberto_Forest
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04-03-17 18.36

Wow i fader motorizzati sono oro per chi usa i preset. Può richiamare i preset e poi avere subito sott'occhio che settaggio ha così poi è più facile modificarlo. Ottima idea.
  • anonimo
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04-03-17 18.41

hrestov ha scritto:
Wow i fader motorizzati sono oro per chi usa i preset. Può richiamare i preset e poi avere subito sott'occhio che settaggio ha così poi è più facile modificarlo. Ottima idea.


Li ho avuti su Promega3, e non sono una cosa futile.
Innanzitutto ti ritrovi memorizzata la tua posizione, ed ogni modifica in tempo reale parte da quella, senza dover "agganciare" la posizione come avviene con i faders digitali, che li trovo odiosi e scomodi.

Non ultimo, questa scelta aprira' la strada ad un combo organi e pianoforti, verso il combo perfetto.
Occorre vedere il prezzo (ma c'e' tempo), e la qualita' di emulazione, ma da Dexibell mi aspetto belle sorprese in positivo.

  • marcoballa
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04-03-17 19.38

controtendenza dico che:
- i fader motorizzati sono una delle cose più inutili immaginabili per chi usa l'hammond
(se volete i preset prendetevi un campionatore con dentro quei tre suoni e via, e vista la qualità del suono percepita da quei pochi secondi una workstation recente basta e avanza).

- se il suono è quello di quei tre secondi del video...
prima di fare figuraccia memorabile sarebbe meglio pensarci 10 volte, vista la concorrenza italiano ad oggi imbattibile.
(e sì, - visto che lo chiederete - da tre secondi si capisce se suona bene o male emoemo).

- unica cosa che renderebbe tutto appetibile sarebbe un monomanuale leggerissimo (da abbinare all'ottimo dexibell VIVO) dal prezzo ben inferiore ai mille euro, tappandosi il naso per il suono.

spero decisamente di essere smentito sul fronte del suono (magari questo non proviene dallo strumento reale). in un clone hammond quello che serve è al 90% il suono giusto, il resto sono i comandi filologici, e qui sembrano mancare entrambi gli elementi emo

mi aspetterei che dopo la fantastica rivelazione del VIVO (il miglior stage piano ad oggi in circolazione, in fatto di suono), dexibell non rischi di "bruciarsi" con un prodotto non all'altezza...

emo
  • Roberto_Forest
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04-03-17 19.51

Anche se ci sono i fader motorizzati si possono usare come quelli non motorizzati, per il tuo utilizzo non cambia niente Marco. Però per altri, e secondo me non sono pochi, potrebbero essere di molta utilità.

Però ok, i controlli sono una cosa marginale in un clone. Bisogna capire come suona, io dandosi pochi secondi non capisco, ma mi fido del Balla in questo ambito. Però aspettarei più notizie per vedere com'è..
D'altronde i cloni hammond più affermati oggi sono anni che ci lavorano su, uno appena arrivato non può fare miracoli. Come pretendere che ziokiller ci tiri fuori nel gemini un pianoforte a livello del ravencroft o pianoteq, non è il suo campo.
  • zaphod
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04-03-17 19.56

A me più che il suono, dà da pensare il leslie...
Da risentire, sicuramente.
  • anonimo
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04-03-17 20.12

@ zaphod
A me più che il suono, dà da pensare il leslie...
Da risentire, sicuramente.
Io so poco. Ho appreso la notizia due ore fa su FB e l'ho riportata pari pari.

Non credo che il breve video sia significativo, come non lo erano le prime demo dei pianoforti.

In realta' un paio di settimane fa, nel tread dei cloni hammond, feci accenno alla possibilita' che Dexibell puntasse in questo settore (e non mi sono sbagliato di molto).
A dirla tutta, penso che il passo successivo sia il combo pianoforte organo, e quindi qualcosa che vada in direzione delle rosse, cosa che non mi dispiacerebbe affatto, sia per avere un'alternativa, che per un fatto di italianita'.

I faders motorizzati saranno una bestemmia per un purista, ma non lo sono affatto nel quadro dei prodotti attuali.
Per me sono piu' una bestemmia i faders digitali da aggangiare al parametro, dove devi andare avanti e indietro con la leva fino a quando il comando non diventa attivo. I faders devono essere regolabili al volo.
Se e' vero che ai tempi degli organi, i drawbars non erano motorizzati, e' altrettanto vero che ai tempi nostri non ci sono ruote foniche ne meccaniche, ma e' tutto digitale, quindi o si diventa puristi su tutto, oppure si prendono in considerazione anche le possibilita' tecnologiche attuali.

L'importante e' che tali aggeggi siano affidabili : sul Promega lo erano, ed io li ho trovati piu' che comodi.

  • marcoballa
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05-03-17 00.10

sì, in effetti il mio commento era relativo al suono.

SE il suono è quello che si sente BASTANO 3 secondi per capire che non suona meglio di una qualsiasi workstation, pertanto in tal senso sono inutili i drawbars motorizzati e tutto il resto emoemo

il suono più che altro somiglia molto a uno dei samples già presenti sul dexibell VIVO, che sul VIVO può essere un ottimo compromesso per alcune parti di organo, ma spero bene che su una nuova macchina dedicata si punti a ottenere qualcosa di meglio emoemo

emo

05-03-17 00.17

@ marcoballa
sì, in effetti il mio commento era relativo al suono.

SE il suono è quello che si sente BASTANO 3 secondi per capire che non suona meglio di una qualsiasi workstation, pertanto in tal senso sono inutili i drawbars motorizzati e tutto il resto emoemo

il suono più che altro somiglia molto a uno dei samples già presenti sul dexibell VIVO, che sul VIVO può essere un ottimo compromesso per alcune parti di organo, ma spero bene che su una nuova macchina dedicata si punti a ottenere qualcosa di meglio emoemo

emo
quei tre secondi credo si riferiscano allo strumento del 1935, non al nuovo che rimane da... scoprire...
  • vin_roma
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05-03-17 06.06

No no, 1935 è l' anno di nascita del primo modello commerciale, il model A, nel filmato se ne vuol far vedere l' evoluzione sino al 2017.

Sto col Balla, anzi, è stato troppo gentile, a me fa peggio emo,
E' un suono piatto, molto da WorkStation o da arranger, poi i drawbars automatizzati... brrr! Sono una chicca inutile,
...a meno che non ci si voglia rivolgere ad utenti non troppo "ortodossi" ma ad uno che ha la passione per quei "piroli", e sa ovviamente come sfruttarli, li vuole muovere da se, non con un bottone e il costo di quei motorizzati poteva essere dirottato su altre specifiche. .
Personalmente il clone lo voglio con due manuali e set di DwBrs per ogni tastiera pronti all' uso, percussioni a destra e vib. a sinistra ed il mobile con del legno in bella vista altrimenti non entro in sintonia.
'na cosa così insomma:

10 Kg, in legno, ergonomia filologica, motore VB3 su V-Machine che va alla grande e io mi diverto un mondo.
  • vin_roma
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05-03-17 06.32

Ho visto che c' è anche un video di un' organo liturgico ...ma con la stessa scocca del pianoforte, che poi sembra una Solton...

05-03-17 09.25

Io andrò controcorrente, ma non vedo proprio il senso dei drawbars motorizzati.
D impatto vien da dire "che figata", ma a mente lucida i drawbars motorizzati si possono considerare come semplici automazioni inutili, o come sostituti meccanici dei led.

Fondamentalmente non servono ad un cavolo e non rappresentano nulla di nuovo, poichè se l obiettivo è passare con tasto da un set di drawbars ad un altro, questa cosa si può programmare anche con una workstation come Moxf e fa, senza però la semplice velleità di vedere (e magari attendere) che i drawbars si piazzino a loro posto.

Perdonatemi,ma a prescindere dal suono, vedo i drawbars (e non i faders in generale, sia chiaro) come una cagata pazzesca totalmente inutile...
  • anonimo
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05-03-17 10.15

@ CoccigeSupremo
Io andrò controcorrente, ma non vedo proprio il senso dei drawbars motorizzati.
D impatto vien da dire "che figata", ma a mente lucida i drawbars motorizzati si possono considerare come semplici automazioni inutili, o come sostituti meccanici dei led.

Fondamentalmente non servono ad un cavolo e non rappresentano nulla di nuovo, poichè se l obiettivo è passare con tasto da un set di drawbars ad un altro, questa cosa si può programmare anche con una workstation come Moxf e fa, senza però la semplice velleità di vedere (e magari attendere) che i drawbars si piazzino a loro posto.

Perdonatemi,ma a prescindere dal suono, vedo i drawbars (e non i faders in generale, sia chiaro) come una cagata pazzesca totalmente inutile...
Come ho gia' detto precedentemente, i faders motorizzati li ho gia' avuti sul Promega3.

Se e' vero che senza quelli si puo' vivere tranquillamente, e' altrettanto vero che averli e' una comodita' aggiunta (a patto che siano affidabili, e sul Promega lo erano).

Si autoconfigurano di scatto, non ti accorgi neppure del movimento, ma hai sempre pronta la combinazione che ti interessa (che poi e' una combinazione di partenza), la quale puo' essere modificata manualmente, e non e' poco : credetemi.
Una cosa e' partire dalla propria combinazione, e tutt'altra cosa e' doversela preparare sul momento, o doversi mettere a programmare controlli per memorizzare cio' che di fatto e' un preset.
Oltretutto e' una tecnologia consolidata da piu' di quindici anni, gia' presente su mixer ed altri dispositivi, quindi dovrebbe essere affidabile.

Sul suono non mi pronuncio, perche' gia' quando usci' il marchio, ne sentii di cotte e di crude, su demo che erano provvisorie e ben piu' lunghe dei tre secondi (brani su soundcloud). La realta' fu diversa, ed oggi sono in molti ad apprezzare il realismo di quei pianoforti (poi c'e' a chi piace quel suono, e a chi no, ma e' personale).

Di sicuro se devono ancora presentare lo strumento, il video e' molto ma molto indicativo, e in quei tre secondi ci puo' essere di tutto (anche suono proveniente da altro strumento).

Per ora c'e' solo la notizia : Dexibell si butta nel campo degli organi combo, e parlando di un marchio che due anni fa non esisteva neppure, significa che le prime avventure sono andate bene e c'e' stata la possibilita' di re investire gli utili su un nuovo prodotto.

Siccome il marchio non ha tante possibilita' di errore (ancora troppo giovane), mi viene da pensare che se fa questo intende farlo per bene, e questo mi rende ottimista.
Che poi emuli meglio, peggio o uguale ad altri prodotti simili, non e' dato di saperlo, ma sicuramente non (a mio giudizio, non fara' peggio di marchi blasonati stranieri (giapponesi ).

In ultimo, vedo questo passo come punto intermedio verso uno strumento combo simile alle rosse, e questo mi rende ottimista.

Che poi piaccia di piu' o di meno rispetto a cio' che c'e' sul mercato, dipendera' dai gusti personali, ma come dicevo gia' al tempo dei pianoforti, Dexibell si gioca il futuro e non puo' permettersi di sbagliare, e questo mi rende ottimista.

Vedremo.
  • anonimo

05-03-17 11.21

i drawbars motorizzati hanno senso se vuoi alzare il prezzo emo
  • giosanta
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05-03-17 11.27

@ anonimo
i drawbars motorizzati hanno senso se vuoi alzare il prezzo emo
Avendo un Hammond francamente non riesco a pensare a nulla di più inutile dei drawbars motorizzati.
E poi come dice giustamente Vin Roma, se non ci sono due manuali con ciascuno almeno un set di drawbar non parliamo di clone ( e neppure d'organo aggiungo io) per favore.
  • zaphod
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05-03-17 11.45

Curioso che quando uscì il Nord C2D, varie persone (per non dire molti) sperarono che avesse i fader motorizzati. Adesso che li implementa Dexibell, nessuno li vuole più! emo
Concordo sul fatto che siano inutili su un clone filologico. Sono più possibilista su uno strumento poliedrico, in special modo se i fader devono svolgere varie funzioni, tipo drawbars con organo, parametri vari per un sintetizzatore, livelli di layer per altro.... immaginate, per dire, uno strumento che abbia clone Hammond, un synth a slider (tipo Deepmind o Odissey, tanto per citare due prodotti attualmente venduti) e altri suoni. E immaginate di dover gestire tutto dai fader. In questo caso, io troverei utile avere un riscontro immediato al cambio patch.
  • kurz4ever
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05-03-17 13.10

@ zaphod
Curioso che quando uscì il Nord C2D, varie persone (per non dire molti) sperarono che avesse i fader motorizzati. Adesso che li implementa Dexibell, nessuno li vuole più! emo
Concordo sul fatto che siano inutili su un clone filologico. Sono più possibilista su uno strumento poliedrico, in special modo se i fader devono svolgere varie funzioni, tipo drawbars con organo, parametri vari per un sintetizzatore, livelli di layer per altro.... immaginate, per dire, uno strumento che abbia clone Hammond, un synth a slider (tipo Deepmind o Odissey, tanto per citare due prodotti attualmente venduti) e altri suoni. E immaginate di dover gestire tutto dai fader. In questo caso, io troverei utile avere un riscontro immediato al cambio patch.
mah, stiamo discutendo su tre secondi di video. Per quello che so io potrebbe essere in legno e con due manuali. I fader motorizzati sono (come per qualunque strumento) una figata.
Il suono che sento non mi entusiasma, ma ripeto che sono tre secondi di video. Magari nella versione finale sarà miglire
  • anonimo
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05-03-17 13.13

@ anonimo
i drawbars motorizzati hanno senso se vuoi alzare il prezzo emo
Il Promega3 costava meno del suo concorrente kawai (non ricordo la sigla).

Provati entrambi, scelsi generalmusic per via del suono piu' realistico (il kawai aveva invece un tocco migliore, ma il suono aveva delle pecche per uno strumento di quella portata).

I faders motorizzati non comportarono prezzo maggiorato, e stiamo parlando di 15 anni fa, quando erano un po' una novita'.

Possono piacere o no (io li ho trovati utili), e su questo si puo' discutere, ma sono convinto che se fosse uscita una "rossa" con questo sistema, ci sarebbe stato il coro di ovazioni.

Ovviamente, questo e' un prodotto italiano, ed ha gia' trovato critiche ancora prima che uscisse sul mercato : qualcuno parlo' di un flop alla "facchinetti", ed invece da allora il marchio sembra cresciuto, e sta investendo su altri prodotti.

Fortunatamente, all'estero guardano le cose con un altro occhio : qualita' del suono, prezzo e poi la scelta tra i modelli concorrenti, senza guardare la firma.

Credo che a fare i giochi saranno queste due variabili : se suonera' bene ed il prezzo sara' competitivo, sara' un successo, altrimenti dovra' vedersela con le concorrenti. Tutto qui, senza voler essere di parte.
  • anonimo

05-03-17 13.39

@ anonimo
Il Promega3 costava meno del suo concorrente kawai (non ricordo la sigla).

Provati entrambi, scelsi generalmusic per via del suono piu' realistico (il kawai aveva invece un tocco migliore, ma il suono aveva delle pecche per uno strumento di quella portata).

I faders motorizzati non comportarono prezzo maggiorato, e stiamo parlando di 15 anni fa, quando erano un po' una novita'.

Possono piacere o no (io li ho trovati utili), e su questo si puo' discutere, ma sono convinto che se fosse uscita una "rossa" con questo sistema, ci sarebbe stato il coro di ovazioni.

Ovviamente, questo e' un prodotto italiano, ed ha gia' trovato critiche ancora prima che uscisse sul mercato : qualcuno parlo' di un flop alla "facchinetti", ed invece da allora il marchio sembra cresciuto, e sta investendo su altri prodotti.

Fortunatamente, all'estero guardano le cose con un altro occhio : qualita' del suono, prezzo e poi la scelta tra i modelli concorrenti, senza guardare la firma.

Credo che a fare i giochi saranno queste due variabili : se suonera' bene ed il prezzo sara' competitivo, sara' un successo, altrimenti dovra' vedersela con le concorrenti. Tutto qui, senza voler essere di parte.
ancora con 'sta storia dei prodotti italiani, qui le critiche non si risparmiano a nessuno soprattutto alle rosse basta vedere il nord electro che ha dovuto raggiungere la 5 edizione per avere un semplice split e layer, per non parlare del px5s o del nuovo montage solo per citarne alcuni, quindi valenciano risparmiami la storia dell anti campanilismo, qui si criticano e si lodano le tastiere indipendentemente dalla marca.
  • anonimo
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05-03-17 14.03

Jaam ha scritto:
ancora con 'sta storia dei prodotti italiani,


Guarda che sulla mia affermazione, ho fornito precisi riferimenti quindi non e' stata fatta a caso.

Quando comparve il marchio, si disse di tutto ancor prima dell'uscita dei prodotti.

Criticare un prodotto quando si conoscono le caratteristiche e' piu' che lecito, ma farlo a priori se mi permetti e' pregiudizio.

Se ho parlato di "effetto facchinetti" non e' stato un caso. Qualcuno diceva che si trattava di un bluff, o di un flop ancor prima di conoscere i contenuti.

Jaam ha scritto:
quindi valenciano risparmiami la storia dell anti campanilismo, qui si criticano e si lodano le tastiere indipendentemente dalla marca.


Il fatto e' che qui stiamo criticando qualcosa che non e' ancora noto. Dopo l'uscita, se ci sara' da criticare, stai pur tranquillo che non mi tirero' indietro neppure io, e chi mi conosce da tanti anni lo sa.