@ Petra
"La necessità aguzza l'ingegno!" - L'anno appena passato è stato molto parco nella produzione di nuovi Arangers. Chissà se questa sforzata "pausa" si converta in una ricca produzione. - "Eppur si muove!" - Eppur il prosieguo della vita continua! - Bere, mangiare, lavorare e dormire si deve, che sia un rito sempre in azione? Semplicemente: ci sono "odi nel deserto?"
Penso che la pandemia abbia rallentato, se non fermato, tutte le attività produttive, anche quella degli strumenti musicali. Tanto per dirne una, l'altro giorno ho mandato una mail ad un tale Hans Peter Henkel di Yamaha Europe. che vive in Germania (tralascio di interpellare Yamaha Italia perché praticamente non esiste più o, è come se non fosse MAI esistita, ma tant'è). Gli ho chiesto, visto che ci sentiamo abbastanza spesso, se Yamaha sta letteralmente "dormendo" visto che è moltissimo tempo che non rilascia neanche un aggiornamento al firmware di Montage.
La sua risposta è stata abbastanza franca e sincera. Mi ha detto che la pandemia ha imposto una fortissima battuta d'arresto non solo nel reperimento delle componentistiche elettroniche, nell'aumento dei costi di trasporto ecc. ecc. ma anche ha pesantemente rallentato l'attività dei gruppi di ricerca e sviluppo, già non particolarmente numerosi. Ad esempio, invece di poter fare riunioni in presenza, sono da parecchio tempo, obbligati a trovarsi via Zoom o sistemi similari. Si può facilmente capire che in questa situazione non ci siano assolutamente le condizioni per poter pensare a prodotti nuovi. Magari avranno decine di idee nel cassetto, ma in mancanza di materie prime per metterle in pratica, tutto rimane in aria.
È difficile prevedere quando ritorneremo ad una condizione quasi normale.