@ anonimo
Mi rendo sempre più conto, girando per la città, che ormai anche stimati professionisti vestono come pagliacci da circo.
So perfettamente che l'abito non fa il monaco, ma comunque un po' di stile e buon gusto non fanno mai male.
Ecco le mie considerazioni
Abito
In generale
1) l'abito va a due bottoni, tre bottoni si ma solo in situazioni molto formali. Si abbottona solo il primo bottone nel due bottoni e solo il bottone centrale nei tre bottoni. Il doppiopetto lo lasciamo al berlusca.
2) i pantaloni possono avere il risvolto all'inglese se indossati fino al tramonto, dopo il tramonto il risvolto all'inglese è di un cattivo gusto tremendo
3) i pantaloni non devono strascicare dietro stile sbirro di napoli in borghese, ma non devono neanche mostrare la caviglia come va tanto di moda oggi
4) ovviamente lo spezzato non deve essere indossato in nessunissima occasione, tranne che in campagna.
5) attenzione che non esiste solo la taglia: esistono anche il drop (il 6 è regolare, 7 e 8 snelli e sotto il 6 via via più robusti), nonche la lunghezza (corto, regolare, lungo, extralungo etc). regoliamoci con riguardo alla corporatura evitando abitacci stile sacco, spalle cubiche o vestitini striminziti
Colori
1) bene grigio (dal più chiaro ed evanescente all'antracite scuro), blu dal celeste (meglio se il tessuto è lino) al blue navy
2) nero solo dopo cena
3) il principe di galles nelle situazioni meno formali, meglio se di mattino
4) il beige se l'abito è in cotone e l'ecru/sabbia se l'abito è in lino possono essere indossati in situazioni poco formali d'estate
5) i gessati (blu e grigio) sì, se garbati e tenui. No ai gessatoni da gangster di chicago
6) al bando quadrettoni, quadrettini, righe e righine che lasciamo volentieri agli artisti circensi
7) verdoni, marroni, marroncini, ocra e facezie similiare sono orrori che neppure i tedeschi
8) il bianco solo al mare, o in locations tropicali
9) lo spigato siberiano lo porta fantozzi
Tessuti
1) lana e fresco lana
2) no al tweed nei completi
3) lino d'estate, il cotone lo eviterei tranne che in località marittime
4) al bando ogni tipo di tessuto sintetico nonchè "stretch"
Camicia
1) di tutti i colori, purchè bianca
2) per ribadire il concetto, il gentleman indossa solo camicie bianche
3) righine, quadrettini e quadrettoni ammesse per clowns e macchiette comiche
5) azzurri ed azzurrini solo per fattorini, uscieri ed autisti d'autobus
6) niente tasche e spalline
7) ovviamente al bando assoluto le maniche corte
8) colletto classico o francese, discreto, equilibrato. No al button down con la cravatta. no assoluto ai colletti con due o (dio ce ne scampi) tre bottoni in verticale stile garrota, che ci faranno apparire senza collo come un ritratto spagnolo del 600
9) polsini alla moschettiera potendo (con gemelli discreti). In ogni caso, colletto e polsini devono essere ben solidi e dare l'impressione di "inamidato"
Cravatta
1) nè larga a "padellone" nè stretta tipo cappio da impiccato
2) di seta. stop. le cravatte di maglia solo quando si viene ammessi al ricovero per vecchi non autosufficienti
3) bene il regimental, le fantasie discrete, i colori non troppo sgargianti. la tinta unita se scura fa troppo impiegato delle pompe funebri, ma in un colorino tenue e pastello (azzurrini etc) può andare. il jaquard ha fatto il suo tempo. topolini, simpsons etcetera solo se abbiamo un QI inferiore a 65.
4) il noto 4 in hands è un classico, windsor o mezzo scappino in situazioni molto formali. bando ai nodoni "pugno in faccia" da consulente globale di programma italia
5) il farfallino lo portano i professori di architettura di harvard in pensione
l'unica cosa dove non mi trovi d'accordo è sul loden: a me garba anche bleu, farà un poco Mario Monti (e Dio sa quanto lo amo...) ma mi piace ed è comodo, specie qui a Roma che il freddo è un ricordo.
Suggerisco agli amici del forum un canale youtube interessante, al riguardo, ove si parla anche di profumi e sigari
Douglas Mortimer