Prendiamo un vecchio live: quali strumenti per rifarlo oggi?

emidio 20-11-16 16.37
Ieri stavo ascoltando su YT questo live dei Matia Bazar, risalente al 1980. Tralasciando la pessima qualità dell'audio, io ho apprezzato moltissimo questo concerto per il sapore tipicamente progr (non dimentichiamo mai che il compianto Giancarlo Golzi era stato il batterista di uno dei più grandi gruppi progr italiani, i Museo Rosenbach), per le straordinarie qualità vocali della Ruggiero, e - appunto - per le sonorità di Piero Cassano.
Cassano era un tastierista sicuramente non virtuoso, ma che aveva la capacità di mettere la nota giusta al posto giusto, oltre ad avere le qualità compositive che tutti conosciamo.
E qui arriviamo al senso di questo post, che non a caso si trova nella sezione tecnica.
In questo live vengono usati dei synth analogici, un organo elettromeccanico (spinetta?), un CP80.
Se doveste risuonare questo concerto oggi, cosa utilizzereste di questo set up, e cosa cambiereste?
Sinceramente io terrei quasi tutto, perché quelle sonorità non solo oggi sono attualissime, ma cercano di essere emulate nella maniera più fedele possibile dai moderni VA e dai moderni cloni Hammond. L'unica cosa che cambierei è il CP80, che sostituirei con un moderno stage piano. Questo non perché non mi piacciano i CP70/80 (anzi!), ma perché nelle intenzioni di Cassano c'era sicuramente il suono del pianoforte vero, che a quei tempi poteva essere reso nella maniera migliore possibile dai CP70/80, strumenti che invece oggi hanno assunto una loro identità e collocazione sonora differente da quella del pianoforte.
Voi che ne dite? Naturalmente questo "gioco" può essere ripetuto con qualsiasi altro live datato a vostra scelta.

Edited 20 Nov. 2016 18:46
michelet 20-11-16 17.32
Tutto dipende da con quanta fedeltà hai voglia di riprogrammare i timbri, perché una moderna workstation come Yamaha Motif XF affiancata da un Roland Integra7 sono più che sufficienti.
tsuki 20-11-16 17.51
Mah Emidio,se parliamo di strumenti odierni,con buona possibilita' di trasporto senza arrivare agli eccessi dei vintage originali,io come Piano metterei uno Yamaha CP4,come organo un KeyB duo magari con SIM leslie esterna tipo Burn o Vent II,sopra il KeyB una NS2 compact,e come analogici un Prophet 08 ed un Little Phatty.
Invece se chiamassero mè a farlo davvero:NS2 88+ Burn,Kronos61,Little Phatty (con fianchetti in legno ehehehe!!!!).emo,e parecchio lavoro di preparazione.
toniz1 21-11-16 00.27
dico anche io la mia...
1) grazie emidio per avermi fatto scroprire questo lato prog dei Matia Bazar che ignoravo totalmente emoemo

2) sono passati quasi 40 anni e bisognerebbe sapere cosa passava per la testa quando hanno scritto quei pezzi, imho... hanno usato quei suoni perche' volevano.. o perche' non potevano fare diversamente? il cp80 e' stato messo lì perche' un verticale era troppo un casino??? etc.etc...

io per me con 3 tastiere farei tutto ma non utilizzerei gli strumenti dell'epoca.. una workstation sotto a marca preferita (kurz, roland, korg o yamaha) dato che i suoni generalisti sarebbero coperti tutti, un buon clone hammond e un sinth (blofeld? virus?? boh.. non e' il mio campo) e saresti a posto.

Non utilizzerei gli strumenti del periodo perche' sarei costretto a troppi "salti mortali" per stare dietro a tutto e non ci riuscirei.. già con 2 tastiere sono sufficientemente incartato... metterei il clone hammond solo perche' ritengo che potendo... ci vorrebbe! inoltre abituati ormai a sonorita' con non pochi effetti "sotto" senza una dovuta copertura effettisca i suoni di allora sembrerebbero "vuoti" e quindi ancora piu' casino da seguire.
Quindi meglio gli strumenti "moderni" e viva la semplicità.
Secondo me.



ciao
CarloF 21-11-16 10.50
Con gli strumenti che ho in firma ce la farei tranquillamente emoemo,
PS
Grandi Matia Bazar, una notazione: anche Cassano e gli altri, non solo, Golzi, avevano avuto esperienze "progressive" alle spalle, infatti, prima dell'ingresso di Golzi e Ruggero, si chiamavano Jet e facevano prog.emo
kurz4ever 21-11-16 11.12
Ciao, io son dell'opinione che nonostante la qualità raggiunta dagli strumenti di oggi, certi brani siano scolpiti con quelle sonorità (penso a "collage" delle Orme, a "thick as a brick", a tutta la musica dei pink)...e tanto per non sbagliare ho ordinato un Gemini perchè con quello che ho in firma ci arrivo vicino, ma il suono di un hammond vero è altra cosa, e così per i rhodes...e visto che non ho voglia di scarrozzarmi 200Kg di "odorante realtà" mi piglio quella che secondo me è la migliore approssimazione digitale...
emidio 21-11-16 12.45
@ Michelet e Tsuki: voi avete dato indicazioni validissime, che condivido in toto; a me personalmente basterebbe anche solo semplicemente una NS2 nemmeno troppo ben programmata per ottenere sonorità di questo tipo (anche se non identiche, ovviamente). Tranne il rotary, che sulla NS2 non è così efficace come quello che sento nel video.
Il senso profondo del mio post era proprio quello di mettere in evidenza quanto comunque quelle sonorità oggi siano così attuali… Se togliete il suono di piano (che un CP70/80 NON poteva riprodurre fedelmente), gli altri strumenti OGGI potrebbero tranquillamente far parte di un set up. E se usassimo strumenti moderni, lo faremmo comunque per emulare quelli. Cioè, va avanti la tecnologia, ma il “gusto sonoro” non è che cambi poi tanto. La riedizione del Minimoog dice tutto! emo

@ Toniz1: se ti è piaciuta questa parentesi progr, allora devi assolutamente sentire (se non lo conosci già) tutto Zarathustra, l’album CAPOLAVORO di Golzi insieme ai Museo Rosenbach: 39 minuti di puro godimento! emo

@ CarloF: hai assolutamente ragione! emo

@ Kurz4ever: quoto anche la tua disamina. emo
narcisi 21-11-16 12.56
Ragazzi la bellezza di Antonella all'epoca
e la sua bella voce non si riproduce
emidio 21-11-16 12.57
@ narcisi
Ragazzi la bellezza di Antonella all'epoca
e la sua bella voce non si riproduce
emoemo
maxpiano69 21-11-16 13.01
toniz1 ha scritto:
dico anche io la mia... 1) grazie emidio per avermi fatto scroprire questo lato prog dei Matia Bazar che ignoravo totalmente emoemo


Quoto, grazie anche da parte mia emo

Per il resto credo di ritrovarmi nella maggior parte degli ultimi interventi, ovvero che oggi cercherei di usare le migliori emulazioni disponibili di quegli strumenti (compreso il "povero" CP80, al di lá del fatto che fosse li per praticitá o per scelta)

PS: Antonella Ruggiero = grande voce e presenza sul palco, irripetibile
Edited 21 Nov. 2016 12:04
emidio 21-11-16 13.16
@ maxpiano69
toniz1 ha scritto:
dico anche io la mia... 1) grazie emidio per avermi fatto scroprire questo lato prog dei Matia Bazar che ignoravo totalmente emoemo


Quoto, grazie anche da parte mia emo

Per il resto credo di ritrovarmi nella maggior parte degli ultimi interventi, ovvero che oggi cercherei di usare le migliori emulazioni disponibili di quegli strumenti (compreso il "povero" CP80, al di lá del fatto che fosse li per praticitá o per scelta)

PS: Antonella Ruggiero = grande voce e presenza sul palco, irripetibile
Edited 21 Nov. 2016 12:04
quoto tutto, of course! emo
Solo sul CP ho perplessità, perchè se avessero voluto quel suono l'avrebbero usato anche nelle versioni in studio, dove invece puntualmente spiccava il piano vero. emo
sterky 21-11-16 13.17
io sono convinto che certi strumenti abbiano il loro significato.
nel senso, hammond nasce come il più pessimo emulatore di organi di chiesa e diventa la base della musica prog, soul, gospel etc, rhodes è un mediocre emulatore di pianoforte e trova un validissimo spazio nel rock anni 60-70, cp 70 e ancor di più 80 nascono come "comodi" emulatori di pianoforte ma per me hanno una validissima resa in determinati generi musicali (soprattutto negli inizi della "musica moderna" anni 70-80, magari associato a un dx7).
ognuno a preso parte a qualcosa di diverso, quindi ognuno ha il suo peso. poi, di emulatori cp70-80 se ne trovano di fatti bene, di emulatori rhodes e wurly anche, di emulatori hammond o vox se ne trovano pochi (nel senso che sono strumenti difficili da riprodurre fedelmente proprio per una complessità di costruzione).
proprio la difficoltà di riproduzione di strumenti vintage porta gli originali ad essere ancora attuali.

io comunque sono molto soddisfatto con il mio setup rock (kurzweil pc3k e creamware minimax). unica pecca è la distorsione dell'hammond, ma ci stiamo lavorando!!
emidio 21-11-16 13.25
@ sterky
io sono convinto che certi strumenti abbiano il loro significato.
nel senso, hammond nasce come il più pessimo emulatore di organi di chiesa e diventa la base della musica prog, soul, gospel etc, rhodes è un mediocre emulatore di pianoforte e trova un validissimo spazio nel rock anni 60-70, cp 70 e ancor di più 80 nascono come "comodi" emulatori di pianoforte ma per me hanno una validissima resa in determinati generi musicali (soprattutto negli inizi della "musica moderna" anni 70-80, magari associato a un dx7).
ognuno a preso parte a qualcosa di diverso, quindi ognuno ha il suo peso. poi, di emulatori cp70-80 se ne trovano di fatti bene, di emulatori rhodes e wurly anche, di emulatori hammond o vox se ne trovano pochi (nel senso che sono strumenti difficili da riprodurre fedelmente proprio per una complessità di costruzione).
proprio la difficoltà di riproduzione di strumenti vintage porta gli originali ad essere ancora attuali.

io comunque sono molto soddisfatto con il mio setup rock (kurzweil pc3k e creamware minimax). unica pecca è la distorsione dell'hammond, ma ci stiamo lavorando!!
Disamina MOLTO interessante! emo
Tutto sta anche nell'"intenzione" del musicista. Perchè uso un Hammond? Per (cercare di) emulare un organo a canne, oppure perchè voglio QUEL suono? Perchè uso un CP80? Per (cercare di) emulare un suono di piano, oppure perchè voglio QUEL suono?
Nel caso qui esaminato, credo (ma ne sono abbastanza sicuro) che Cassano abbia utilizzato l'Hammond perchè voleva proprio quel suono (oggi magari avrebbe utilizzato un clone), e un CP80 per (cercare di) emulare al meglio un suono di piano (oggi avrebbe quansi sicuramente utilizzato uno stage piano, con suono di piano).
tsuki 21-11-16 13.27
Il fatto è che "quegli" strumenti (nati in origine come emulazioni,è corretto) poi sono entrati nella "cultura musicale" di generi che hanno fatto epoca:il rock,il progressive,il soul,il rithm&blues,il funky,la fusion,un certo tipo di jazz elettrico e via dicendo.Ed alla fine sono divenuti dei classici della musica di quell'epoca;tenete presente che il pop ed il rock (soprattutto) di allora non era solo musica,era un modo di pensare,di vestirsi,di acconciarsi i capelli ("capelloni" eheheh),di comunicare tra giovani,e per qualcuno anche di vivere...Quegli strumenti identificavano la cultura musicale giovanile di tutta un'epoca,il loro suono era ubiquitario...E rivive in migliaia di grandi brani di allora.Ecco,perchè si tentano oggi tante emulazioni:perchè quel suono noi "ex-ragazzotti" ce lo abbiamo dentro il cranio,dentro il cuore. Ad esempio essendo io un appassionato di Hammond ho sentito migliaia di brani colti e meno eseguiti da artisti meravigliosi.Eppure,la perfezione del solo di Greg Rolie della Santana Band in Oye Como Va',brano di Tito Puente da loro ripreso,pur senza essere certo la perfezione era in quel momento,in quella cultura degli anni 70 l'icona dell'Hammond rock,bruciante dinamico e cattivo,contrapposto al solo di AWSOP dei Procul Harum del 67,Bachiano e mielato,ed anticamera di cio' che poi fecero Jon Lord,ed il grande Keith Emerson;grandi artisti,perfette rappresentazioni della tendenza musicale,della cultura Pop di quel momento.Era Magia.
Edited 21 Nov. 2016 12:36
emidio 21-11-16 15.08
Intanto tu beccati un thanks per questo intervento da brividi...emo
tsuki 21-11-16 15.32
emo
narcisi 21-11-16 15.51
tsuki condivido pienamente il tuo pensiero
quei suoni oltre che dentro il cranio l'abbiamo nel cuore
toniz1 21-11-16 15.59
[QUOTE] @ Toniz1: se ti è piaciuta questa parentesi progr, allora devi assolutamente sentire (se non lo conosci già) tutto Zarathustra, l’album CAPOLAVORO di Golzi insieme ai Museo Rosenbach: 39 minuti di puro godimento! emo[/QUOTE]
provvedero' sicuramente! emo

[QUOTE]Ragazzi la bellezza di Antonella all'epoca
e la sua bella voce non si riproduce[/QUOTE]

Concordo, oltre ad averla sempre ritenuta bravissima direi che da giovane era anche una gran emo emo
maxpiano69 21-11-16 16.36
@ toniz1
[QUOTE] @ Toniz1: se ti è piaciuta questa parentesi progr, allora devi assolutamente sentire (se non lo conosci già) tutto Zarathustra, l’album CAPOLAVORO di Golzi insieme ai Museo Rosenbach: 39 minuti di puro godimento! emo[/QUOTE]
provvedero' sicuramente! emo

[QUOTE]Ragazzi la bellezza di Antonella all'epoca
e la sua bella voce non si riproduce[/QUOTE]

Concordo, oltre ad averla sempre ritenuta bravissima direi che da giovane era anche una gran emo emo
Tipo qui? emo
emidio 21-11-16 16.44
@ maxpiano69
Tipo qui? emo
Max, mi dice video non disponibile emo