Didattica e bimbi

alemar78 03-08-16 17.37
Ciao a tutti, mi rivolgo soprattutto a chi ha dei figli, ma sarà prezioso il parere di tutti quelli che vorranno partecipare.
Vi espongo il mio dilemma.
Ho una figlia di due anni. E' naturale che mi piacerebbe se coltivasse la passione per la musica, ma non voglio assolutamente "imporgliela". D'altra parte però mi sembra logico "proporgliela", perchè fa parte della mia vita (la musica intendo, la figlia pure ovviamente!) e fa parte di quello che sono.
E' chiaro, a due anni è ancora presto, ma so benissimo che coltivare un talento (ammesso che lo abbia) fin da piccoli porta risultati...Eppure, nel caso del pianoforte, nell'ottica del conservatorio ad esempio, lo vedo come una "prigione" in cui spingerla; dieci anni di sacrifici ad un'età (6 anni?) per farla andare in una direzione in cui lei magari non vuole andare, ma a quell'età come può sapere se vorrà o non vorrà andarci? D'altra parte, a che età si comincia ad avere quella consapevolezza? Forse 15-16 anni, quando ormai, per certe strade è tardo....
Poi, è chiaro che non esiste solo il conservatorio e non esiste solo il pianoforte...lo so...
E' la filosofia alla base che volevo condividere con voi e con chi magari già ci è passato...
anonimo 03-08-16 17.44
Guarda, ci sono dei bimbi che manifestano immediatamente uno spiccato interesse per la musica, altre persone cominciano ad interessarsi alla musica molto più tardi

A mio modestissimo avviso è bene offrire delle occasioni di incontro con la musica, e se il bimbo si mostra interessato trovare delle occasioni tagliate sulla sua età (tipo risveglio musicale etc) senza mai forzare o obbligare...l'età dei sacrifici verrà più avanti

Poi ci sono le eccezioni tipo Mozart...

giannirsc 04-08-16 09.25
Io ho 2 bimbi, 6 e 2 anni...vengono ad ogni mia serata, si mettono sempre in prima fila,mi aiutano a montare, a casa improvvisano concerti live...ma se li metto al piano a fargli vedere quale è il Do...prendono e se ne vanno..una volta al mese "provo" a vedere se uno dei 2 ha voglia di imparare e vedo come reagiscono..poi rifletto e mi chiedo.."conviene fargli venire la passione per la musica?..per il musicista semi pro son più gioie o dolori?"..e allora mi affido al tempo senza dargli troppi obblighi..
alemar78 04-08-16 10.41
rifletto e mi chiedo.."conviene fargli venire la passione per la musica?..per il musicista semi pro son più gioie o dolori?"..e allora mi affido al tempo senza dargli troppi obblighi..


Non la vedrei come "farle venire la passione per la musica", ma come presentarle un'attività. A volte mi viene da fare il parallelo con le attività sportive: ai bambini si fanno fare attività sportive (nuoto, pallavolo, tennis, etc) più per i benefici accessori (disciplina, movimento, relazioni con altri bambini) che per l'attività sportiva in sè. Perchè per la musica non può essere lo stesso? Assodati i benefici che l'attività musicale ha sul bambino (per quanto ne so, sullo sviluppo cognitivo, sulla sfera relazionale con altri soggetti nel caso della musica d'insieme), a prescindere dai risultati che otterrà nello specifico? Eppure nella mia testa, mandare mia figlia a nuoto sarebbe normale, mandarla a studiare musica la vedo invece come un'imposizione...
Magari si può pensare che a me da piccolo sia stata imposta, ma in realtà non è così...
Aslan 06-08-16 02.54
quando mia figlia anni fa iniziò a bazzicare prima attorno, poi sul pianoforte le proposi: "vuoi che ti dia qualche lezione di piano...? così impari per bene..."
sbalordita mi guardò e rispose (aveva 5 anni): "no, no, no...tu non sei un maestro...tu sei mio padre!"...emo
infatti...qualche tempo dopo prese lezioni da altri emo
in ogni modo
son d'accordo col cyrano...creare occasioni, occasioni e ancora occasioni per provare, strimpellare, giocare con gli strumenti musicali...la passione poi, penso che possiamo solo contagiarla...come fosse una malattia...emo