Ciao
Io comprai la versione a tastiera nel lontano 1994, ce l'ho ancora e la uso per un tributo a battiato, ci sono suoni presettati ottimi per quel genere: pad, strings pad, synth strings, synth brass.
Certo, ci sono strumenti analogici o virtual analog che farebbero forse meglio, ma per quello che devo fare, per ora, possono bastare questi suoni.
Dieci anni fa poi trovai un TG500 su mercatino a 100 euro compreso anche un midiverb 4, li comprai, mi servivano entrambi, in quanto all'epoca ero invasato di usare la MC3000 con un po di expander: triton rack, wavestation ad, tg500, nanopiano... etc etc...
Quindi li ho entrambi, il TG500 mi sembra abbia una sonorità più presente, più pulito. Non ha un suono di piano accettabile al giorno d'oggi, all'epoca poteva bastare, ma ora è proprio un po troppo "vecchio".
Un altro limite di SY85 e TG500 è la mancanza del portamento e di una sezione monofonica, quindi quel tipo di sonorità non puoi averla in nessun modo (le soluzioni di editing del pitch sono tutte artificiose e di scarso risultato, in più appunto non è monofonico).
SY85 ha 30 note di polifonia, TG500 ne ha 64.
Le performance del TG500 sono come le voice del nuovo motif: puoi combinare 4 voice in split/layer.
Nella modalità multi puoi inserire sia voice che performance (in korg per esempio, nella modalità multi puoi inserire solo i program). Quindi se lo utilizzi con un controller potresti avere più performancea disposizione su canali midi differenti.
SY85 aveva solo 6mb di RAM
TG500 aveva "ben" 8mb di RAM!!!
Fa sorridere, eppure sono dei mezzi miracoli, perchè appunto per alcune sonorità che non esigono la finezza di certi strumenti "acustici", è uno strumento che può ancora dire tanto.
Certo, sono expander che vanno usati con la "logica" dell'epoca, cioè avere 4 o 5 expander da cui prendevi le varie sonorità che ti servivano, ognuno aveva qualcosa che era migliore, e lo sfruttavi per quello e solo per quello.
Ora in un motif XS rack non è che hai tutto alla perfezione, però sicuramente hai veramente uno strumento tuttofare con una qualità generale migliore.
Da ogni strumento, vecchio o nuovo, bisogna in ogni caso essere in grado di sfruttare al meglio tutto quello che offre. Spesso si limita lo strumento ad essere usato "plug and play".
Bisogna avere chiare le proprie esigenze, capire se lo strumento fa al caso nostro, se ha quindi la possibilità di essere editato e così che possa soddisfare le nostre esigenze. Da li spendere tempo per programmare ed avere a portata di mano i suoni che ci servono.