Sostituire un pianoforte a coda con un piano digitale

key_analog 11-04-16 14.44
Ciao a tutti, gestisco insieme ad altri volontari un jazz club a Genova che ha un pianoforte a mezza coda Kawai.
Questi sono i difetti della situazione:
*) tastiera durissima
*) si scorda spesso e quindi necessita di frequenti accordature (una volta al mese di media)
nessun pianista è contento del pianoforte
*) a causa dell'acustica del locale chi suona il pianoforte non si sente se c'è una batteria e un basso per cui si rende necessario il monitoraggio per il pianista
*) problemi di amplificazione, il palco è piccolo per cui appena metti il piano nei monitor inizia a fischiare tutto per cui devi equalizzare molto e snaturi totalmente il suono acustico
*) pur essendo mezza coda è ovviamente molto ingombrante

Questi sono i pregi del piano a coda
*) è esteticamente molto bello, ovviamente
*) tutti i pianisti sono contenti quando sanno che c'è un mezza coda e non una tastiera digitale (ovviamente sono contenti PRIMA di suonarlo! emo )

A questo punto, stanco delle lamentele di tutti ho pensato di sostituire il Kawai con un piano digitale. Devo ancora finire di fare le mie inchieste con i vari jazzisti per capire se, nel caso, non vorranno mai più salire su quel palco :-)
Ho ovviamente mille dubbi sulla direzione da prendere, intanto capire se ha senso andare sul digitale o no.
Queste sono mie ipotesi abbastanza a caso(solo per capire la direzione da prendere):
*) YAMAHA Clavinova CLP565 GP, ha il vantaggio estetico e il vantaggio di avere un'amplificazione minima a bordo in modo da simulare il più possibile la sonorità pianistica sul palco, senza precludere la possibilità di collegarlo ai monitor e all'impianto di sala
*) qualunque tipo di NORD (se offri una rossa sul palco difficilmente la gente dice "che schifo")
*) DEXIBELL Vivo Home H7, la qualità sembra ottima e ha un'estetica accettabile, ma è ancora sconosciuto a tutti
*) ????

Ovviamente non ho problemi di peso in quanto il piano starà sempre fisso nel locale, e sarà sempre meno pesante del mezza coda!
Per il costo, requisito essenziale, cercherei di vendere il Kawai e da quello che recupero comprerei il digitale, nuovo o usato che sia. Abbiamo acquistato il Kawai usato nel 2008 a circa 5500 euro se non ricordo male, non ho idea della cifre a cui riuscirei a rivenderlo.

Come avete capite il mio problema è più che altro far digerire ai jazzisti il piano digitale.
Qualche idea, commento suggerimento?
Grazie per chi è risucito ad arrivare fin qui! emo
maxpiano69 11-04-16 15.00
Difficile passare da un piano vero ad un digitale in quel contesto, il rischio con i "puristi" lo vedo abbastanza alto ma magari mi sbaglio, peró si possono trovare delle soluzioni che non scontentino troppo.

Hai pensato eventualmente anche ad un Silent (anche solo verticale, eventualmente usato anch'esso), per avere "il meglio dei due mondi"?

Tra i Digitali, guarda anche in casa Kawai.

PS: non ho citato volutamente la soluzione master (VPC1 o anche un MP11) + Virtual Pianos su Mac/PC (ed un paio di buoni monitor per il pianista) perché mi sembri orientato diversamente, ma esiste anche quella..
Edited 11 Apr. 2016 13:05
key_analog 11-04-16 15.12
@ maxpiano69
Difficile passare da un piano vero ad un digitale in quel contesto, il rischio con i "puristi" lo vedo abbastanza alto ma magari mi sbaglio, peró si possono trovare delle soluzioni che non scontentino troppo.

Hai pensato eventualmente anche ad un Silent (anche solo verticale, eventualmente usato anch'esso), per avere "il meglio dei due mondi"?

Tra i Digitali, guarda anche in casa Kawai.

PS: non ho citato volutamente la soluzione master (VPC1 o anche un MP11) + Virtual Pianos su Mac/PC (ed un paio di buoni monitor per il pianista) perché mi sembri orientato diversamente, ma esiste anche quella..
Edited 11 Apr. 2016 13:05
Grazie per la risposta!

Il rischio "puristi" è talmene alto che non hai idea. Il problema è che sono proprio i puristi che disprezzano QUEL pianoforte, per cui è un casino.
Il Silent potrebbe essere un'idea, ma non mi toglierebbe il costo dell'accordatore che comunque è una tassa!
Niente master + Mac/Pc, deve essere una soluzione snella a prescindere da chi c'è il sala a fare i suoni. Accendi e suona!
cercherò anchein casa Kawai.
LukeBB 11-04-16 15.18
@ maxpiano69
Difficile passare da un piano vero ad un digitale in quel contesto, il rischio con i "puristi" lo vedo abbastanza alto ma magari mi sbaglio, peró si possono trovare delle soluzioni che non scontentino troppo.

Hai pensato eventualmente anche ad un Silent (anche solo verticale, eventualmente usato anch'esso), per avere "il meglio dei due mondi"?

Tra i Digitali, guarda anche in casa Kawai.

PS: non ho citato volutamente la soluzione master (VPC1 o anche un MP11) + Virtual Pianos su Mac/PC (ed un paio di buoni monitor per il pianista) perché mi sembri orientato diversamente, ma esiste anche quella..
Edited 11 Apr. 2016 13:05
Quoto max per il Silent, che ha il suo suono digitale incorporato (che cambia in base al modello), ma mantiene il tasto del pianoforte vero.
Per me è stata una rivoluzione, poter suonare e studiare in casa con le cuffie a tutte le ore è un piccolo miracolo!
Colleghi 2 jack, azioni il pedale e via! Non lo devi accordare se non una voolta ogni 1-2 anni per tenerlo "in forma"
key_analog 11-04-16 15.26
Mi informerò meglio sul Silent, in effetti un verticale potrebbe essere la soluzione.
Grazie!
anonimo 11-04-16 15.52
Ciao carissimo, a Genova suonai un po' su tutti i piani dei vari jazz clubs e locali, dallo steinway di Dado che c'era al vecchio louisiana e che poi finì al borgo club, passando per un'infinità di verticali, elettroacustici, digitali etcetera

Ricordo un kaway verticale nel nuovo louisiana che era davvero un pezzo di legno marcio, il verticale del madleine dove zanzottera si prese la tendinite, e un meraviglioso verticale (credo petrof) in un locale in via antiochia tanti tanti anni fa...

Che dire? Dopo tante esperienze, tanti anni e tanti piani, dico che un buon piano acustico (meglio codino o mezza coda) ben accordato e con la meccanica a posto è la scelta migliore...ma dato che è difficile trovare e mantenere un piano di questo genere senza spendere un bel po' di soldi, allora piuttosto che un pianaccio scordato e con la meccanica disastrata è meglio un buon digitale...tra l'altro ci sono dei digitali con mobile tipo piano a coda che non sono affatto male
key_analog 11-04-16 16.46
Ciao Cyrano,
infatti il problema è proprio cercare di essere al top come pianoforte digitale piuttosto che avere un mezza coda che nessuno vuol suonare.
Indicavo infatti tra le possibili opzioni YAMAHA Clavinova CLP565 GP solo per il fatto che ha una specie di mobile simil coda. Però non so quanto valga come piano digitale.
Il Silent sembra essere una soluzione ma di fatto dovremmo comunque cambiare il pianoforte e comprare un verticale + silent. Non so se mi convince.
Dallaluna69 11-04-16 18.25
Il Kawai CS10 costa sui 3800 Euro nuovo ed è molto bello a vedersi. Dovresti riuscire a prenderlo vendendo il tuo.
Certo non sarebbe male se tu avessi la possibiltà di provarlo (ma immagino tu non avessi bisogno che te lo dicessi io...). emo
anonimo 11-04-16 18.36
un coda che tiene l'accordatura un mese non è messo tanto bene oppure è in una zona dove ci sono sbalzi di temperatura
key_analog 11-04-16 19.08
Il Kawai CS10 sembra molto bello, guardo se riesco a provarlo o a farlo provare ai puristi.
Il nostro piano, oltre a non essere il massimo di suo, è all'interno di un posto umidissimo per cui si scorda ogni nota che fai. Per questo in questi casi "digitale è meglio".emo
MarcoC 11-04-16 19.21
Infatti è strano che un pianoforte a coda debba essere accordato una volta al mese.
Il mio Kawai viene accordato non più di 2 volte l'anno e regge tranquillamente l'accordatura.
E qua a Napoli non è che il tempo sia così stabile ultimamente.....senza considerare i cambi di temperatura e umidità dovuti a condizionatori (d'estate) e riscaldamento (d'inverno).
E' però anche normale che se un pianoforte viene sfruttato in modo intenso e debba essere utilizzato da professionisti in ambito lavorativo debba avere una manutenzione diversa rispetto ad uno strumento tenuto in casa.
Comunque una accordatura "di riparazione" non dovrebbe costare più di 50/70€.
Se poi ogni mese devi fare interventi seri sullo strumento allora mi sa che è da buttare emo
Il fatto che se c'è una basso e una batteria il pianoforte non si senta è abbastanza normale, un minimo di monitoraggio per il pianista penso sia sempre necessario.
Se il palco è piccolo e le casse sono dietro può fischiare qualsiasi microfono.
Magari potreste spostare le casse avanti e prendere dei monitor da mettere a terra.
Se i pianisti si lamentano vorrà dire che il piano avrà dei problemi oltre a quello dell'accordatura.
A questo punto perché non pensi a una permuta e prendere 1/4 di coda e magari rateizzare l'eventuale differenza?!
Per quanto riguarda i digitali ci sono i codini della Yamaha che sono belli e con 5.000€ ce la fai.....ma non pensare di risolvere il problema dell'amplificazione e soprattutto dell'ascolto del pianista quando c'è un gruppo che suona con le casse del pianoforte, te lo dico per esperienza emo
gabrieleagosta 11-04-16 19.59
MarcoC ha scritto:
A questo punto perché non pensi a una permuta e prendere 1/4 di coda e magari rateizzare l'eventuale differenza?!


...oppure direttamente cercare un rivenditore che te lo noleggi a fronte di un canone mensile...ormai lo fanno praticamente tutti, con il vantaggio che se ad un certo punto non ti serve più glielo restituisci e ciao...pensaci!
key_analog 11-04-16 20.13
Abbiamo già i monitor "a terra" e le casse dell'impianto sono fuori dal palco, i rientri ci sono perchè il palco è piccolo e nei microfoni del piano spesso rientra anche il basso che è lì vicino. Soliti problemi di monitoraggio in ambienti piccoli.
Anche con il 1/4 di coda e con un piano affittato mensilmente avremmo problemi di microfonaggio e accordatura, che necessariamente va fatta spesso. Conta che ogni settimana ci sono prove, jam session e concerti che mettono a dura prova il pianoforte.
L'opzione digitale continua a sembrarmi sempre di più quella principale. Il Silent metterebbe a "tacere" tutte le polemiche sulla action della tastiera emo.
zaphod 11-04-16 20.24
Il silent non ti mette al riparo da problemi di accordatura, a meno di non usare solo i suoni campionati.
Ma allora meglio un Kawai mp11... È la cosa più vicina al piano acustico dopo i vari coda digitali.

Il problema del digitale (forse solo psicologico, ma nemmeno tanto) è che ha dei suoni che possono non piacere a tutti. Ti consiglierei anche il Cp1 Yamaha, io mi ci trovo benissimo, ma solo dopo essere intervenuto pesantemente sui suoni pianistici. Con un po' di editing, ho raggiunto il mio suono, e ci sguazzo. Ma non è detto che ad altri piaccia.

Ora dico un'eresia: un Rhodes? Non c'entra una fava, lo so. Però alcuni pianisti (me compreso) preferirebbero trovare un bel piano elettrico piuttosto che un digitale con cui non entrano in sintonia. Trovando una cosa inaspettata, il jazzista con la mente aperta la gira a proprio vantaggio. Probabilmente, un purista ci piscerebbe sopra.
gabrieleagosta 11-04-16 20.46
zaphod ha scritto:
Ora dico un'eresia: un Rhodes? Non c'entra una fava, lo so.


Al di là di "c'entrarci" o meno...il Rhodes ha altrettanto bisogno di manutenzione di un piano...con lo svantaggio che il rapporto tra tecnici che sappiano sistemare un piano acustico e tecnici esperti sul Rhodes è di 50 a 1...cioè "vallo a trovare"...impraticabile.

zaphod ha scritto:
Trovando una cosa inaspettata, il jazzista con la mente aperta la gira a proprio vantaggio.


"Vallo a trovare" vale anche per i jazzisti con la mente aperta emo

zaphod ha scritto:
Probabilmente, un purista ci piscerebbe sopra.


Probabilissimo emo
zerinovic 11-04-16 21.10
Roland Hp 508
E i nuovi (gli spocchiosi storceranno il naso) grand hybrid Casio...
Acustico\digitale.
FranzBraile 11-04-16 21.15
Beh... a meno che questi "pianisti" non siano Bill Evans non vedo perché non dovrebbero suonare su un ottimo piano digitale.
Indaga su che tipo di piano digitale suonano i vari professionisti del settore e racchiudi la scelta a questi ultimi.
Ritornando ai pianisti... sapranno suonare benissimo, ma se vengono ad un jazz-clus di quartiere (chiedo umilmente scusa) forse non dovrebbero storcere tanto il naso... ma potrei sbagliarmi.
Se dovessi scegliere.... ci sono secondo me solo due possibilità... KAWAI o Yamaha CP, altri veramente non ne vedo.
Il Clavinova...???? No grazie
emo
zaphod 11-04-16 21.41
gabrieleagosta ha scritto:
"Vallo a trovare" vale anche per i jazzisti con la mente aperta emo

emo

io ho tenuto un Rhodes mk2 per 10 anni e non ho mai dovuto riaccordarlo. E umido ne ha preso.
Forse i gommini/feltrini sono più cagionevoli...
Però hai ragione sul fatto che in pochi ci sanno mettere le mani, rispetto ad un acustico.
maxpiano69 11-04-16 22.30
@ key_analog
Il Kawai CS10 sembra molto bello, guardo se riesco a provarlo o a farlo provare ai puristi.
Il nostro piano, oltre a non essere il massimo di suo, è all'interno di un posto umidissimo per cui si scorda ogni nota che fai. Per questo in questi casi "digitale è meglio".emo
Se vuoi provare digitali e Silent sia Yamaha che Kawai, in un solo posto, ti conviene farti un giro in Langa (dalle parti di Bra), ma probabilmente giá lo sai. emo
Edited 11 Apr. 2016 20:31
vin_roma 12-04-16 01.46
Li ho usati varie volte e non ho mai avuto grossi problemi rispetto ad un acustico: Yamaha GT2 o GT1 .

La meccanica è quella di un coda.