Consigli pratici di tecnica

wireless 08-06-15 18.31
Adesso vi farò sorridere emo
Non vorrei essere il solo qui a... non leggere le note... ma la mia passione è suonare. Come?
Ritengo di avere un discreto orecchio musicale, di tenere bene il tempo, conosco abbastanza bene gli accordi in tutte le tonalità e me la cavo anche nei rivolti. Qualche accenno di scala maggiore/minore. Riesco a suonare la melodia (mano destra) quando possibile con accordi, per cercare di rendere pieno e ritmico il brano che sto suonando (musica leggera - cantautori).
Se conosco il brano lo propongo in modo "riconoscibile". Per i brani nuovi mi basta avere la tablatura e, ascoltandolo da fonte (per es. CD) o sentendolo cantato, riesco a metterlo insieme, credo, con un minimo di dignità. Partendo da un accordo (quasi tutti) riesco a mettere in piedi una sequenza armonica, diciamo improvvisando tra tonalità maggiori e minori. Da quanto scritto si capisce ovviamente che sono totalmente autodidatta. Mi piacerebbe migliorare la mia tecnica che esercito quotidianamente con scale, arpeggiando accordi, e facendo esercizi del tipo "1, 3, 2, 4, 3, 5" iniziando dal Do in salita (e discesa) su tutte le note, diesis compresi. Ma non basta. Vorrei sapere se ci sono pattern, o altro, sui quali insistere per avere un maggior controllo della tastiera. Per esempio i fraseggi Jazz sono un sogno
Con l'assoluta mancanza di teoria musicale... Spero comunque di essermi spiegato e di avere qualche suggerimento emo
anonimo 08-06-15 19.01
1) cercare su internet "i fondamenti dello studio del pianoforte" di Chang e leggerselo coscienziosamente qui

2) applicare i concetti del libro di cui sopra a una letteratura pianistica il più possibile varia ed articolata, partendo anche da cose semplici come l'opera 36 di Clementi, le invenzioni a due voci di Bach, qualche semplice valzer o notturno di chopin

3) se proprio si vuol fare qualche esercizio tecnico, scale e arpeggi in tutte le tonalità ed i primi 20 esercizi dell'hanon in tutte le tonalità (Chang lo sconsiglia)

4) procurarsi "the jazz piano book" e "the jazz theory book" di mark levine e studiarli coscienziosamente

5) dare un'occhiata anche ad un manuale classico di armonia tipo il Piston

6) imparare la solmisazione in do mobile

7) ascolto "consapevole" di quanta più musica é possibile. Consapevole significa che se ne capisce la struttura e che é possibile "cantare in testa" la melodia in do mobile insieme col brano

8) analizzare qualche brano che ci piace da un punto di vista armonico, ritmico, melodico e strutturale

9) trascrivere qualche solo (anche qui saper "cantar leggendo" in do mobile aiuta molto)

10) registrarsi sempre e riascoltarsi spassionatamente

11) trovare un gruppo con cui suonare insieme

12) frequentare serate, concerti, jam sessions...fare amicizia con altri musicisti, ascoltarli, parlare con loro, condividere

13) giurare su ciò che si ha più caro di aborrire per sempre la malefica triade: d'alessio, allevi e garbarek (la Mazzoni é fuori concorso)
Edited 8 Giu. 2015 17:09
wireless 08-06-15 19.26
Ci risentiamo tra qualche mese emo comincerò a leggere quanto suggerito ma chiariscimi cosa vuoi dire al punto 6 (non che tutto il resto sia chiaro...) Ammesso che tu lo conosca, io seguo gli esercizi di tecnica e agilità del "Metodo completo per il tastierista" primo volume (Franco Panasci).
anonimo 08-06-15 20.01
@ wireless
Ci risentiamo tra qualche mese emo comincerò a leggere quanto suggerito ma chiariscimi cosa vuoi dire al punto 6 (non che tutto il resto sia chiaro...) Ammesso che tu lo conosca, io seguo gli esercizi di tecnica e agilità del "Metodo completo per il tastierista" primo volume (Franco Panasci).
1) sul do mobile

Qui, qui, qui e qui...oppure googla "solmisazione" o "do mobile"emo

2) gli esercizi di tecnica ed agilità servono relativamente a poco se nessuno ti spiega come devi eseguirli e sopratutto perché...dopo la lettura dei primi capitoli del Chang capirai cosa voglio direemo
anonimo 08-06-15 22.19
@ anonimo
1) cercare su internet "i fondamenti dello studio del pianoforte" di Chang e leggerselo coscienziosamente qui

2) applicare i concetti del libro di cui sopra a una letteratura pianistica il più possibile varia ed articolata, partendo anche da cose semplici come l'opera 36 di Clementi, le invenzioni a due voci di Bach, qualche semplice valzer o notturno di chopin

3) se proprio si vuol fare qualche esercizio tecnico, scale e arpeggi in tutte le tonalità ed i primi 20 esercizi dell'hanon in tutte le tonalità (Chang lo sconsiglia)

4) procurarsi "the jazz piano book" e "the jazz theory book" di mark levine e studiarli coscienziosamente

5) dare un'occhiata anche ad un manuale classico di armonia tipo il Piston

6) imparare la solmisazione in do mobile

7) ascolto "consapevole" di quanta più musica é possibile. Consapevole significa che se ne capisce la struttura e che é possibile "cantare in testa" la melodia in do mobile insieme col brano

8) analizzare qualche brano che ci piace da un punto di vista armonico, ritmico, melodico e strutturale

9) trascrivere qualche solo (anche qui saper "cantar leggendo" in do mobile aiuta molto)

10) registrarsi sempre e riascoltarsi spassionatamente

11) trovare un gruppo con cui suonare insieme

12) frequentare serate, concerti, jam sessions...fare amicizia con altri musicisti, ascoltarli, parlare con loro, condividere

13) giurare su ciò che si ha più caro di aborrire per sempre la malefica triade: d'alessio, allevi e garbarek (la Mazzoni é fuori concorso)
Edited 8 Giu. 2015 17:09
geniale Cyrano,
hai riassunto tutto quello che hai consigliato a me sino ad ora: bella mossa emo
wireless 08-06-15 23.37
Rispondo a Cyrano. ho sempre letto i post tecnici e molto meno quelli didattici emo. Vedo dal numero di link che mi hai segnalato che ho da recuperare molto. Intanto grazie per l' attenzione ed i consigli. Magari faccio alcune delle cose che hai scritto, ma in forma inconscia, basandomi solamente sul risultato acustico prodotto. Per me andrebbe bene, quello che manca è l' imediatezza esecutiva e la scioltezza che, scusami, non mi sembra abbia attinenza stretta con la conoscenza della teoria musicale. Altrimenti, essendone completamente a digiuno, non dovrei nemmeno mettere insieme tre accordi... Sbaglio?
Edited 8 Giu. 2015 21:56
anonimo 09-06-15 00.14
Hai parzialmente ragione emo a tutta prima parrebbe che la cosiddetta "tecnica" abbia poco a che vedere con teoria, armonia etc

Innanzitutto mettiamoci d'accordo sui termini: la "velocità" é solo una tra le tante difficoltà tecniche...ci sono anche i salti, l'estensione, la coordinazione polifonica, i problemi ritmici (e poliritmici), i ribattuti, i trilli, i tremoli, gli incroci di mani e decine di altri elementi che tra l'altro sono in perenne evoluzione

Sì, perché non é che la tecnica esiste "a priori" della musica, é il contrario, le necessità creative ed espressive dei compositori creano nuovi modi di far musica che comportano nuove e sempre più ardue difficoltà tecniche

Ecco perché conoscere teoria, armonia, analisi e quant'altro aiuta enormemente nel progresso tecnico: perché si capisce cosa si sta facendo e perché

Sennò prima o poi si sbatte contro un "muro" tecnico che non si può superare...o si supera solo a costo di sacrifici enormi e rischi alla propria incolumità fisica (molti pianisti si sono rovinati tendini e legamenti a causa di esercizi troppo intensi e prolungati)...

emo
wireless 09-06-15 01.05
Ecco, gli aspetti tecnici che hai citato sono quelli che mi interessano; il guaio è che se per affrontarli devo addentrarmi nella teoria musicale che tanti di voi trattano con estrema confidenza... allora sono arrivato di fronte al muro, ma non di mattoni... qui si tratta di cemento, cemento armato. Sono riuscito, credo con attenzione (95%) e fortuna (il rimanente 5%) a non crearmi problemi alle mani. Ma la "distanza" tra la mia capacità pratica strumentale e la teoria è siderale. Mah, comincerò a leggermi il libro che mi hai suggerito. Sono sicuro che ne trarrò beneficio emo
anonimo 09-06-15 01.08
Ci vogliono pazienza e passione...se ce li hai, non c'é cemento armato che reggaemo
anonimo 09-06-15 20.16
se posso, anch'io sono partito da zero e suonavo prettamente ad orecchio non cavandomela affatto male per i mie standard, nel senso che riuscivo a divertirmi e ad emozionarmi lo stesso; ma ho cercato di approfondire la teoria in quanto ti consente di:

a) capire cosa stai facendo e cosa hanno fatto gli altri
smontare un brano, senza arrivare a livelli esagerati in termini di granularità, è una cosa molto interessante

b) eventualmente improvvisare ma con intelligenza
se non conosci le scale e gli accordi generati da queste IMHO è difficile costuire qualcosa che abbia anche un senso logico

c) ti consente di ricordarti più facilmente i brani attraverso l'analisi più o meno approfondita della loro struttura

tutto IMHO ma anche. Comunque merito anche di tutto il lavoro svolto dai vari utenti/insegnanti/musicisti di questo forum che hanno risposto alle mie continue domande emo
Edited 9 Giu. 2015 20:10
anonimo 09-06-15 21.38
mark_c ha scritto:
smontare un brano, senza arrivare a livelli esagerati in termini di granulosità


Anatomia di Autumn Leaves emo
anonimo 09-06-15 22.10
@ anonimo
mark_c ha scritto:
smontare un brano, senza arrivare a livelli esagerati in termini di granulosità


Anatomia di Autumn Leaves emo
e che diamine, si scrive granularità emo
Edited 9 Giu. 2015 20:39
wireless 10-06-15 13.03
Avete tutti ragione emo ma la mia domanda era: Voi che avete così tanta confidenza con la tastiera, mi dite cosa poter fare per migliorare la mia tecnica? Su cosa "insistere" arpeggi? scale? esercizi "a mani ferme sul posto?" Penso sia possibile trovare una persona con uno skill pauroso di teoria musicale ma incapace di mettere le mani su una tastiera, o non siete d' accordo? Riesco a divertirmi sempre e qualche volta anche ad emozionarmi con la mia attuale tecnica, visto che è tutta farina del mio sacco. Speravo (a questo punto sicuramente sbagliando) di poter avere dei suggerimenti che prescindessero dalla teoria. Perchè ripeto, con le mie conoscenze musicali teoriche attuali, potrei solo accendere e spegnere lo strumento. emo
anonimo 10-06-15 13.57
Allora, sull'argomento "tecnica pura" ho un solo consiglio: leggere il chang (il cortot senza un maestro avveduto a mio avviso serve poco)
wireless 10-06-15 14.27
Grazie Cyrano, ho iniziato a leggere trovando già alcuni suggerimenti come quello di suonare per accordi, cosa che faccio, ovviamente con i miei limiti, quasi sempre. Comunque comicerò così e poi ti saprò dire emo
anonimo 10-06-15 14.44
@ wireless
Grazie Cyrano, ho iniziato a leggere trovando già alcuni suggerimenti come quello di suonare per accordi, cosa che faccio, ovviamente con i miei limiti, quasi sempre. Comunque comicerò così e poi ti saprò dire emo
Per qualunque dubbio o richiesta, sempre a disposizioneemo
jacus78 11-06-15 04.06
Cyrano ha scritto:
leggere il chang

confessa cyrano. costui ti passa la percentuale.
anonimo 11-06-15 10.13
@ jacus78
Cyrano ha scritto:
leggere il chang

confessa cyrano. costui ti passa la percentuale.
Sia lui che garbarek...