Gran bei suoni... in effetti !

SMARTKID 25-02-15 01.45
Traduco il senso del mio titolo:
Molto spesso si trovano, specie sulle varie workstation in circolazione , suoni mirabolanti e di grande impatto, che però una volta "ripuliti" del gran carico di effetti finiscono per rivelarsi poca cosa, sottili, a volte quasi finti.

In un recente 3d si parlava proprio di quanto sia invece importante , specie nei live, riportare il suono alla sua natura più autentica, togliendo i mille effetti che di default sono inseriti. Questo rende il suono più autentico , ma a volte ne mette a nudo i suoi limiti.

Secondo voi, quali marchi hanno davvero investito e bene sulla qualità di base del suono nei propri strumenti più recenti?
Quali invece usano gli effetti ( anche in modo esagerato) come specchietto per le allodole , gonfiando i suoni per renderli apparentemente migliori, nascondendo invece un lavoro inferiore sul suono allo stato puro ?

Notte, Augh.
emo
anonimo 25-02-15 08.47
Korg è famosa per quelle cose li.kronos compreso.emoemo
michelet 25-02-15 08.55
Penso che nessun produttore di strumenti musicali elettronici si salvi completamente. Ognuno ha i suoi punti di forza che cerca di mostrare al meglio ed i punti deboli, che cerca di nascondere meglio che può.
Fin dagli albori ricordo quanto il suono di Korg M1R (che conservo ancora) si sgonfiasse all'esclusione dei multieffetti interni. Altresì ricordo come i primissimi demo registrati su audiocassetta stereo, utilizzando Yamaha DX7mkI, QX7, RX11, Roland JX-8P, ed un mixer Roland M-120 sprovvisto di equalizzazione e senza alcun effetto, suonassero pieni e grassi.
A distanza di anni, penso che la logica generale di base non sia cambiata. È migliorata semsibilmente la qualità dei campioni di base, sono migliorati i multieffetti interni, il tutto per creare strumenti che stupiscano l'ascoltatore ed il possibile acquirente.
Poi, per farli suonare bene o come piace a noi per le varie situazioni, bisogna riprogrammarseli tutti, indistintamente.
Devo ancora trovare una workstation o un synth che suonino perfettamente e si integrino con tutto il resto dei miei strumenti e sorgenti sonore.
lifetime 25-02-15 09.59
Nord ha investito sulla qualità dei suoni!
slash 25-02-15 10.43
Mi piacerebbe riprogrammare la mia NS2 per tutta la mi scaletta del progetto Pop Rock che ho con la mia band ma vi confesso che mi sono arreso al primo string pad ...sono incompetente in campo di programmazione e alcuni preset della mia korg Krome non riesco proprio ad avvicinarli con i vari program della NS2 ...ma ripeto sicuramente è una mia incapacità ...
Mak979 25-02-15 11.15
Se intendi suoni che riproducono strumenti reali, non saprei dirti, se intendi suoni sintetici, quelli del Voyager (e Moog in generale) fanno paura e senza utilizzare nessun effetto. Poi a me piace mandare il segnale in un distorsore valvolare per farlo "ruggire" di piu', ma poi si entra nel grande ambito dei gusti personali....
giupa 25-02-15 11.16
SMARTKID ha scritto:
Secondo voi, quali marchi hanno davvero investito e bene sulla qualità di base del suono nei propri strumenti più recenti?


I limiti sono gli stessi per tutti. Certi suoni, e certe simulazioni di suoni acustici, presuppongono memoria e processore per consentire quelle sfumature che danno realismo.
Le macchine hardware, per quanti salti mortali facciano, non possono esimersi dall'usare (e abusare) espedienti come loop e reverberi, i quali però, sovente, restituiscono decadimenti evidentemente innaturali, ma sempre meglio del suono "pulito".
Per quello che mi riguarda, quando parliamo di campioni, una volta individuati quei 20-25 suoni che servono ad un tastierista su un palco (in realtà sarebbero anche meno ma vogliamo prevedere delle varianti per ogni tipologia) al tastierista non serve molto altro.
Con un pc e con Kontakt puoi fare tutto e gestirlo come cavolo ti pare.
Per quanto riguarda poi i suoni di synth la cosa riguarda molto il genere e il gusto e qui non ci metto bocca. Per alcuni anche in questo caso il mondo software permette ampia scelta. Per altri certe macchine, magari anche di 30 anni fa sono insostituibili. E sinceramente certe sonorità, se sono imprescindibili, rendono quella macchina realmente unica ed insostituibile.
Ma se parliamo di riproduzione di sample sinceramente portarsi appresso 3-4000 euro di workstation io lo trovo sempre più uno spreco.
E poi se si cercano suoni che abbiano grande dignità e sostanza anche senza effetti, è necessario far uso di memorie generose e allora un computer diventa l'unica soluzione.
Senza contare il beneficio di poter rimodernare il set di suoni senza aggiungere altro peso, senza sostituire nulla e senza svenarsi.
Edited 25 Feb. 2015 10:18
lino_z750 25-02-15 12.05
Ho appena finito di riprogrammare tutti i miei suoni (ovviamente in versione semplificata) per le serate dance 70 80 utilizzando NS2 73 e novation ultranova come masterina.ho gia fatto una serata in cui i famosi sample nord hanno fatto il loro sporco lavoro...sono rimasto molto impressionato dalla loro resa in live. Magari lo stesso suono ascoltato a casa nn mi aveva convinto del tutto, ma poi nel gruppo si sono rivelati vincenti . Nudi,crudi, pochissimi effetti..
emidio 25-02-15 12.16
io mi chiedo: ma ha senso porsi questo quesito? Semplicemente perchè il suono "finale" è un risultato di più fattori, effettistica compresa. Anzi: in alcuni casi l'effetto è perfino più importante del suono base (pensiamo ad esempio alla distorsione).
Le macchine degli anni 70/80 non abusavano degli effetti semplicemente perchè non esisteva una tecologia talmente sviluppata da consentire effetti interni di qualità all'interno delle macchine utilizzate.
Appena questo è stato possibile, l'effetto è diventato una componente inscindibile dal suono stesso. Quindi, se l'effetto serve a ricreare la sonorità finale esattamente come il suono "dry", che male c'è nel considerare l'effetto componente indispensabile?
emidio 25-02-15 12.18
Verrà incluso il seguente messaggio di lino_z750 :

Ho appena finito di riprogrammare tutti i miei suoni (ovviamente in versione semplificata) per le serate dance 70 80 utilizzando NS2 73 e novation ultranova come masterina.ho gia fatto una serata in cui i famosi sample nord hanno fatto il loro sporco lavoro...sono rimasto molto impressionato dalla loro resa in live. Magari lo stesso suono ascoltato a casa nn mi aveva convinto del tutto, ma poi nel gruppo si sono rivelati vincenti . Nudi,crudi, pochissimi effetti..


hai ragione: i campioni Nord sono super, e nascono per essere quasi già "finiti".
Ma è anche vero che la qualità e l'immediatezza dell'effettistica implementata sul NS2 (che anch'io possiedo) ti permette di stravolgerli e creare suoni altrettanto validi ma diversi.
Edited 25 Feb. 2015 11:23
maxtub 25-02-15 12.22
Ne ho provate molte ultimamente ...
Korg per me non è messa molto bene; ho avuto M1, T3, Triton ex, Oasys, Kronos e secondo me sono tutte zeppe di suoni farciti di effetti; inevitabile quindi dover riprogrammare tutti i suoni che servono rendendoli alla fine suoni del tutto normali (niente di che IMHO).
Yamaha va già meglio, ho fatto numerosi live con Motif XS e a parte eliminare o ridurre qualche riverbero, non ho mai avuto particolari problemi nel far uscire i suoni nel mix.
Dalle prove fatte recentemente mi sembra che Nord, Kurz e Roland (lo JP80 in particolare) abbiano una marcia in più come suoni, ma andrebbero provate dal vivo in un concerto
Deckard 25-02-15 13.00
Posso confermare con tranquillità che il JP80 di Roland è uno dei pochissimi synth moderni che di più suona "vecchia maniera" secondo me, grasso e potente anche (forse soprattutto) con pochissimi effetti...le registration che sto mettendo appunto in questi giorni hanno giusto un filo di reverbero (per altro disattivabile tramite apposito tasto dedicato) e/o un leggero chorus/delay ove strettamente necessario e funzionale al pezzo da eseguire...
So che chi ha avuto la bontà di leggere i miei ultimi post si sarà accorto che mi sono "leggermente" invagito di questa macchina Roland e magari portei essere non troppo obiettivo, però, cercando di mantenere un certo distacco oggettivo, devo dire che i top delle altre case ascoltati prima del suo acquisto non mi hanno dato questa immediata sensazione di "abbondanza" sonora...colpa sicuramente anche delle mie orecchie nol lo metto in dubbio emo
gabrieleagosta 25-02-15 13.22
SMARTKID ha scritto:
quali marchi hanno davvero investito e bene sulla qualità di base del suono nei propri strumenti più recenti?


Nord

SMARTKID ha scritto:
Quali invece usano gli effetti ( anche in modo esagerato) come specchietto per le allodole , gonfiando i suoni per renderli apparentemente migliori, nascondendo invece un lavoro inferiore sul suono allo stato puro ?


Yamaha
sterky 25-02-15 13.36
Kurzweil, per la maggior parte di suoni ci mette solo un pelo di delay e riverbero!
Anche la Nord mi sa molto legata all'originale.
Yamaha ha dei suoni di preset molto belli, ma mi piacerebbe mettermi lì a spolparli per vedere cosa resta!!
anonimo 25-02-15 14.01
Un appunto storico: il juno 6 suonava molto meglio del polisix...finché si utilizzava il magnifico chorus onboard
metallo 25-02-15 14.58
Secondo me la korg fa un gran lavoro, mette un botto di effetti ai suoni per cui il 90% e' inutilizzabile cosi' com'e' e ti costringe a spippolare e a capire la macchina che stai usando.
rdanl80 25-02-15 20.46
Avendo comprato da poco una integra 7 devo dire che i suoni roland sono il top IMHO anche con effetti al minimo ( e in integra e possibile usare solo un effetto anche se alcuni sono doppi) specie i supernatural.
rik 26-02-15 01.44
Cmq lamentarsi dei troppi effetti su workstation come oasys kronos ecc non ha senso secondo me, il suono Korg è quello è sempre stato cosi, poi il discorso è sempre lo stesso prendiamo kronos o simili e ci andiamo in live dove ci servono rohdes wurly electric piano hammond il lead del minimoog ecc,
Della serie e mannaggia ho una lamborghini aventador ma non ci sta nel parcheggio del supermarket sotto casa...è meglio quando vado con la focus
Edited 26 Feb. 2015 0:48