Ma che succede ?

skinny 26-05-14 23.54
Non si suona più.
Non si canta più.
Non si balla più.

Niente matrimoni.
Niente compleanni.
Niente feste private.
Niente locali.

Ma che sta succedendo ????????
cecchino 27-05-14 00.50
Sta succedendo che c'è grossa crisi emo
bellideapaolo 27-05-14 01.59
io suono con 5 gruppi... con i quali forse riuscirò a fare 40 serate.....

5 repertori per 40 serate.... una tristezza unica
Asterix 27-05-14 12.17
Succede che suonano di più gli hobbisti e quelli che lo fanno come 2' lavoro perché chiedono meno…anch'io ultimamente, visti concerti che faccio fatico a definirmi "professionista", più che altro insegno, faccio un po' di basi...
Buona musica.
Stefano.
Edited 27 Mag. 2014 22:31
lucabbrasi 21-07-14 10.17
...non è solo la crisi. Certo, quella conta. Se poi consideri il livello dei "direttori artistici" o conduttori locali PRIMA della crisi, che già era basso, ora come ora ci metti anche la crisi e i braccini corti, e la frittata è fatta...
ma quello che mi deprime maggiormente sono i musicisti (o tal si voglia) stessi...non c' è più la voglia di proporre qualcosa di diverso, per smuovere questo merd@io...tutti assimilati, tutti omologati...se guardo gli annunci nel Villaggio almeno nella mia zona (Firenze), cascano le palle, veramente....o tentativi estremamente di nicchia, o i soliti vaschi & ligabui...quando trovi qualcuno, la voglia di farsi il mazzo è praticamente zero...tante pippe mentali, tanti "se" e "ma"...quest'anno tocco il traguardo dei 50, e mi sa tanto che sarà la volta buona per smettere...chi me lo fa fare di sbattermi tanto?
johnny81 25-07-14 21.37
Succede che i DJ costano meno e oggi, con l'avvento degli mp3, hanno a disposizione migliaia di songs e playlists adatte a qualsiasi situazione, se poi nel curriculum ci mettono dentro anche che sono vocalists, animatori, cabarettisti, organizzatori di karaoke, etc, hanno vinto!
I locali non devono neanche più investire soldi in impianti audio e luce per palchi, pagare l'agibilità enpals a tutti i musicisti e pagare 300/500/800euro (dipende dai locali) di cachet alla band quando possono cavarsela con 100/150euro.

Oggi è una lotta continua, l'unica cosa che possiamo fare noi è quello di sostenere sempre la musica dal vivo, parlandone agli amici, alla gente, sui social networks ed ovviamente suonare in modo impeccabile cercando sempre di coinvolgere il pubblico, magari qualcuno capirà che la musica dal vivo è meglio di un mp3.
SavateVoeanti 26-07-14 07.00
Io da qualche anno avverto del disinteresse da parte del pubblico nei confronti dei gruppi musicali, come se stesse passando di moda la formula "gruppo che suona", come se il battere dei legni sui tamburi e percuotere dei fili di metallo per farle risuonare fosse un concetto medievale rispetto a questa nuova era di computer internet e diavolerie derivate... le menti dei nuovi nascituri sono più indipendenti, e non si attaccano alle tradizioni dei vecchi, non si cerca piu di fare fatica fisica ma si cerca di farla fare ai "robot" (sia in musica che in altri campi)

Secondo me stiamo assistendo ad una rilevante evoluzione del genere umano.

questa è la sensazione che avvertoemo
vin_roma 26-07-14 07.07
Negli anni '70/'80 c' era fame di musica, oggi siamo sazi.
Edited 26 Lug. 2014 5:48
renatus 29-07-14 10.42
Magari le prossime generazioni riscopriranno in massa il gusto di fare e ascoltare musica vera, dal vivo.
Markelly 29-07-14 15.10
johnny81 ha scritto:
Succede che i DJ costano meno e oggi, con l'avvento degli mp3, hanno a disposizione migliaia di songs e playlists ...................................................



Oggi i DJ hanno anche un benestare da parte della televisione: solo pochi giorni fa ho visto il pur "rispettabile" Gabri Ponte, esibirsi sul palco del Coca Cola Summer Festival come se stesse suonando al pari di un qualunque altro musicista.
E prima di lui molti altri dj europei hanno avuto la stessa considerazione.
A questo punto che si può fare?

PS: il Ponte ha mixato un brano con il sample di "The Final Countdown"... non mi meraviglierei se qualche ragazzino pensasse che quel famoso giro che tanto piace a noi tastieristi (emo), l'avesse inventato lui!!!! emo
mima85 29-07-14 16.18
Markelly ha scritto:
PS: il Ponte ha mixato un brano con il sample di "The Final Countdown"... non mi meraviglierei se qualche ragazzino pensasse che quel famoso giro che tanto piace a noi tastieristi (emo), l'avesse inventato lui!!!! emo


Se è per questo tanti ragazzini pensano che l'originale del leggendario tema di Beverly Hills Cop sia questa merda qui emo
johnny81 08-08-14 01.39
@ Markelly
johnny81 ha scritto:
Succede che i DJ costano meno e oggi, con l'avvento degli mp3, hanno a disposizione migliaia di songs e playlists ...................................................



Oggi i DJ hanno anche un benestare da parte della televisione: solo pochi giorni fa ho visto il pur "rispettabile" Gabri Ponte, esibirsi sul palco del Coca Cola Summer Festival come se stesse suonando al pari di un qualunque altro musicista.
E prima di lui molti altri dj europei hanno avuto la stessa considerazione.
A questo punto che si può fare?

PS: il Ponte ha mixato un brano con il sample di "The Final Countdown"... non mi meraviglierei se qualche ragazzino pensasse che quel famoso giro che tanto piace a noi tastieristi (emo), l'avesse inventato lui!!!! emo
Esatto! Hanno il benestare delle produzioni TV ed anche delle emittenti radiofoniche.
Ormai oggi quasi tutti i dj professionisti sono anche producers (basta masticare un pò di DAW VST e Mastering o trovare qualcuno che lo faccia per te, non serve che i brani siano di qualità musicalmente parlando) e i più audaci si aprono anche delle mini etichette discografiche con cui auto prodursi per poi "suonare" i propri brani nelle discoteche, inoltre fanno da editori ai brani di terzi guadagnando sui diritti siae.
I dj famosi sono "pappa e ciccia" con le emittenti radio in cui ci lavorano altri dj e vocalists (evito di fare nomi ma non è difficile capire a quale radio mi riferisco), il discorso è semplice: tu passi il mio pezzo in radio ed io metto su il tuo pezzo in discoteca così guadagnamo entrambi con i diritti siae.
Stessa roba vale con le case discografiche che lavorano dietro alle produzioni TV dei talent shows... sono circuiti chiusi gestiti da persone potenti che hanno capito come fare soldi pilotando la gente ad ascoltare ciò che vogliono loro.
giannirsc 08-08-14 09.02
non girano più i soldi..si lamentano i musicisti...i panifici..i bagnini..tutti..
anonimo 10-08-14 15.48
@ johnny81
Succede che i DJ costano meno e oggi, con l'avvento degli mp3, hanno a disposizione migliaia di songs e playlists adatte a qualsiasi situazione, se poi nel curriculum ci mettono dentro anche che sono vocalists, animatori, cabarettisti, organizzatori di karaoke, etc, hanno vinto!
I locali non devono neanche più investire soldi in impianti audio e luce per palchi, pagare l'agibilità enpals a tutti i musicisti e pagare 300/500/800euro (dipende dai locali) di cachet alla band quando possono cavarsela con 100/150euro.

Oggi è una lotta continua, l'unica cosa che possiamo fare noi è quello di sostenere sempre la musica dal vivo, parlandone agli amici, alla gente, sui social networks ed ovviamente suonare in modo impeccabile cercando sempre di coinvolgere il pubblico, magari qualcuno capirà che la musica dal vivo è meglio di un mp3.
Non offenderti ma trovo ciò che hai scritto di una superficialità e di un bigottismo senza pari. Le tue sono le stesse parole stampate in bocca a tanti colleghi musicisti o musicofili che da un pò di tempo a questa parte, preferiscono sparare a zero sui locali e sui dj anziché fare sana autocritica collettiva.

Punto primo: i dj costano meno? Sei sicuro? Conosco personalmente dj che prendono anche 400 euro a serata, senza essere per forza Gabry Ponte (ma cmq puntando sulla creatività), e che investono in home studio professionali, non la semplice scheda audio e pc da 100 euro.

E poi basta generalizzare con l'equazione dj = mp3, forse questo lo fa tuo nipote di 12 anni, la maggioranza dei dj acquista brani su Itunes o compra i cd o - ancora meglio - effettua propri remix di brani attuali; o ancora compone brani propri (esistono anche dj che conoscono la musica). Fatti un giro su soundcloud o altre piattaforme di music sharing e poi te ne renderai conto, se vuoi rendertene conto.

Semmai sono certi coveristi che, una volta scaricata la base midi, isolano una traccia, la convertono in mp3 e la usano come sequenza per fare a meno di altri musicisti (così la fetta del cachet è più alta). Non è questa una cosa più squallida del dj 15enne che scarica mp3? Che dire poi di molti pianobaristi, anche diplomati in conservatorio, che usano le basi scaricate perché tanto "la GGente merita questo" o per motivi simili? Non è una cosa orribilmente spocchiosa? Poi vi lamentate se a voi preferiscono il dj.

Infine, ancora questo falso mito dei locali e della loro colpa. La colpa è dei musicisti che non sanno proporre niente di nuovo, se non cover dei soliti 100 brani o tribute dei soliti 10 gruppi che ormai conoscono anche i sassi.
I locali pagavano poco anche prima (anni 90 e 2000), i cachet e rimborsi spese erano più o meno proporzionati alla proposta creativa degli intrattenitori. Oggi tali proposte sono semplicemente diventate obsolete, e le rifiuta anche un pubblico tradizionalmente conservatore com'è quello italiano.

Per cui, dalla crisi non se ne esce "parlandone agli amici etc" ma proponendo delle novità, altrimenti, se l'unica cosa che resta è la consolazione nel parlar male dei dj e dei locali, la situazione andrà versando sempre peggio.

Questo vale per la musica come per altri settori lavorativi.
jacus78 10-08-14 20.12
boh io sto suonando praticamente ogni sera con 2 gruppi....
sarà che in sicilia abbiamo una mentalità retrograda e che la moda arriva dopo una decina di anni rispetto al nord, ma nelle mie zone i grupi sono ancora in voga.....certo la crisi si sente lo stesso, ma i locali non rinunciano ad un buon gruppo. i dj si vedono ovunque, ma i gruppi non sono da meno comunque.

poi per il prezzo esiste una lunga ed estenuante contrattazione dopo la quale sono quasi sempre i locali a vincere...
fortunatamente noi non abbiamo di questi problemi e ci danno esattamente quanto chiediamo, sarà che suoniamo veramente bene o non so.....insomma ci cerano e non mi lamento pr niente.
in più ho un duo piano e voce per matrimoni, ma facciamo si e no 4-5 matrimoni.....qualche anno fa sono arrivato anche a 15 avendo contratto con una nota sala ricevimenti e il prezzo era ben altro...
poi c'è sempre il prezzo tra locali e piazze che cambia in netto aumento in favore delle piazze ovviamente.

ah.....sempre nelle nostre zone c'è l'usanza che per il periodo estivo sono i comuni a pagare la siae ai locali, per incentivare un pò l'animazione....magari è anche una bella idea.
Edited 10 Ago. 2014 18:20
vin_roma 10-08-14 21.56
Anche per me non sta andando male.
Questo agosto è veramente fitto. Oggi è il primo giorno di fermo dopo nove date di seguito in giro per l' Italia e fra poco riprendo un' altra trance di concerti dall' Abruzzo alla Sicilia tra cui una doppia, pomeriggio/sera, a 10 km. di distanza. Tutte ben pagate oltre a viaggi, vitto e alloggio in strutture di buon livello... e non costiamo poco!
lucabbrasi 10-08-14 23.23
...quali sarebbero le "novita'"?...son curioso...
anonimo 12-08-14 17.56
@ lucabbrasi
...quali sarebbero le "novita'"?...son curioso...
Ti rispondo con un'altra domanda: se tu vivessi a Berlino, o Londra, o New York, o a San Francisco, quali formule proporresti a un locale per intrattenere il proprio pubblico?
lucabbrasi 12-08-14 21.50
...se fossi G.Clooney mi sarei fatto la Canalis...




...ma siccome non lo sono, devo arrangiarmi con quello che ho....

siamo in Italia, patria degli Schettino e dei Tavecchio, patria di gente che ancora orgasma per "Io vagabondo" o "Baila Morena", dove se per caso metto un annuncio per una cover dei Simple Minds mi rispondono "simple che???", dove si...i DJ non sono tutti Adam F o i Chemical Brothers, e pertanto giustamente il musicista s' incazza se vien sostituito da un DJ improvvisato (si, in Italia tutti si armano di sola scheda audio, computerino, e vai di MP3), e il DJ improvvisato se la ride, giustamente, per dei cretini che ancora tentano di suonare cose degli altri...

dove, ovviamente, uno si chiedo che senso abbia tentare di proporre roba propria se non conosci Morgan e te ne vai a un reality, e dove su un palco e' praticamente impossibile suonare...

volere e' potere....seee, in un altro mondo....



(fossi un gestore di locale: certamente, dovrei guardare al profitto. Pertanto seguirei con diffidenza i gruppi che si propongono. Ma anche i DJ, i suonatori di campana tibetana e altro.
Ma se per caso riuscissi, per una congiunzione astrale, a dipanarmi nel mondo di leggi, leggine, permessi e quant' altro....ebbene, si, proporrei gente che suona. Cosa? non lo so, ma non farei distinzioni tra cover, DJ, roba propria, etc etc...m ' affiderei solo al MIO gusto, cercherei di giudicare SECONDO ME la bonta' di una proposta, sia quel che sia. Il popolo e' bue, lo so, quindi assecondarlo torna comodo. Ma ogni tanto converrebbe anche cercare di guidarlo, osare, vedere se un orecchio puo' essere "diversamente" educato...)
Edited 12 Ago. 2014 19:54
anonimo 13-08-14 20.48
@ lucabbrasi
...se fossi G.Clooney mi sarei fatto la Canalis...




...ma siccome non lo sono, devo arrangiarmi con quello che ho....

siamo in Italia, patria degli Schettino e dei Tavecchio, patria di gente che ancora orgasma per "Io vagabondo" o "Baila Morena", dove se per caso metto un annuncio per una cover dei Simple Minds mi rispondono "simple che???", dove si...i DJ non sono tutti Adam F o i Chemical Brothers, e pertanto giustamente il musicista s' incazza se vien sostituito da un DJ improvvisato (si, in Italia tutti si armano di sola scheda audio, computerino, e vai di MP3), e il DJ improvvisato se la ride, giustamente, per dei cretini che ancora tentano di suonare cose degli altri...

dove, ovviamente, uno si chiedo che senso abbia tentare di proporre roba propria se non conosci Morgan e te ne vai a un reality, e dove su un palco e' praticamente impossibile suonare...

volere e' potere....seee, in un altro mondo....



(fossi un gestore di locale: certamente, dovrei guardare al profitto. Pertanto seguirei con diffidenza i gruppi che si propongono. Ma anche i DJ, i suonatori di campana tibetana e altro.
Ma se per caso riuscissi, per una congiunzione astrale, a dipanarmi nel mondo di leggi, leggine, permessi e quant' altro....ebbene, si, proporrei gente che suona. Cosa? non lo so, ma non farei distinzioni tra cover, DJ, roba propria, etc etc...m ' affiderei solo al MIO gusto, cercherei di giudicare SECONDO ME la bonta' di una proposta, sia quel che sia. Il popolo e' bue, lo so, quindi assecondarlo torna comodo. Ma ogni tanto converrebbe anche cercare di guidarlo, osare, vedere se un orecchio puo' essere "diversamente" educato...)
Edited 12 Ago. 2014 19:54
Guarda, per proporre delle novità non devi aspirare alla Canalis. Fidati. Ci vuole molto meno. E' sufficiente seguire alcuni passi:
- sana autocritica
- considerare l'intrattenimento un tutt'uno e non per categorie rionali (coveristi vs dj, anni 70 contro i giovani d'oggi, etc. etc.)
- aprirsi alle cosiddette "contaminazioni" con altri generi e altre figure dell'intrattenimento (non necessariamente musicisti)
- abbattere una volta per tutte il concetto che senza le cover non si può suonare nei locali
- creare un progetto innovativo, metterci la faccia e proporlo ai locali

Da che parte iniziare? Magari facendoti un giro reale o virtuale sui vari network (soundcloud, youtube) e vedere cosa succede a Berlino, Londra, San Francisco, Los Angeles, New York, Istanbul....... forse ti accorgeresti che il dj che tanto bistratti, a NY suona con un jazzista, oppure che il pianista classico accompagna un reading di poesie con atmosfere crimsoniane...... oppure che una violinista irlandese fonde la musica celtica con il sitar di un indiano..... etc etc etc

Tutto questo è possibile anche in Italia? La risposta è sì!
Da chi deve partire la prima mossa? Ovviamente dall'intrattenitore.

Occorre un rinnovamento, devi riuscire a parlare ai 20enni con il linguaggio della loro epoca, quella delle interconnessioni, delle contaminazioni e non con il linguaggio delle tue emozioni passate che hanno per te un inestimabile valore ma che dicono poco e niente a chi è nato nell'epoca di internet, erasmus e voli low cost.

Questo è ciò che intendo. Le cover, come ha detto qualcuno prima, ovvero il gruppo che suona le canzoni di altri, è percepito come cosa vecchia, stantia. Ed è vero. E' un ciclo finito, ha fatto parte di un'epoca che ora non esiste più. E là dove sopravvive, è destinato a finire entro breve. Le nuove generazioni esigono altre modalità di fruizione musicale. E' il ciclo naturale delle cose.
Edited 13 Ago. 2014 18:52