Curiosi i nomi di città identificativi dei motori di sintesi...
[c]Amsterdam: modulo sonoro a 4 parti per la riproduzione di effetti speciali
Berlin: synth monofonico con delay e legato
Brussels: synth dedicato alla generazione di suoni “lead”
Chiang Mai: synth polifonico a modulazione di fase variabile
Chicago: Bass line con arpeggiatore e filtro dal taglio aggressivo
Dublin: synth basato sulla sottrattiva, semi-modulare con patch panel
Helsinki: polifonico per la generazione di pad
Kiev: synth vettoriale a 4 oscillatori
Kingston: classico synth 8-bit, coon funzioni JUMP, RUN, ed effetti.
London: sample player 8 parti di batteria elettronica con 400 sample PCM
Tokyo: drum machine 4 parti in stile analogico
Marseille: synth polifonico generalista wavetable based (PCM)
Miami: sintetizzatore dedicato ai suoni wobble
Phoenix: sintetizzatore polifonico di ispirazione analogica per pad e lead
Wolfsburg: synth polifonico basato su forme d’onda campionate da synth analogici[/c]