Ritmica brano cileno

super77 17-07-13 18.26
salve,

ho scritto un brano con il pan flute, mi chiedevo quali fossero gli strumenti ritmici da inserire, nel senso : nella musica celtica il tipico tamburo celtico, cioe' il bodhran, e' da tenere in considerazione, per pezzi di tipo "andino", dovrei considerare qualche strumento ritmico ?

thanks
textars 18-07-13 03.54
- bongos
- congas
- claves
- campana
- guiro
- tamburello

tra questi possono esserci un po' tutti. LA musica Cilena è molto vicina alla caraibica...
emo
Muliache 18-07-13 11.31
...ehm...mi permetto di dissentire...gli strumenti della tradizione andina, specialmente cilena, spesso sono derivati da quelli caraibico-brasiliani, e quindi (più correttamente) derivati dall'africa, ma generalmente la musica andina è più povera e legata alla tradizione rispetto alle aree succitate, che sono state più innovate e contaminate da musiche moderne. Ovviamente questa è una generalizzazione e va presa con le molle. Comunque, più che occuparmi del suono e degli strumenti, ti consiglierei uno studio del portamento ritmico e dei generi, due paroline che aprono enormi abissi se applicate al sudamerica. Se hai composto un pezzo partendo dall'antara e vuoi rimanere "in stile" dovresti verificare se è compatibile con la loro ritmica, dopodichè inserire i vari strumenti, che variano molto a seconda della zona, ma che generalmente vengono associati a charango, claves andine e una ampia varietà di strumenti percussivi molto semplici. Se invece vuoi solo un sapore di quelle longitudini...prendi un charango, quena, bombo... e una clave (occhio alla figurazione) e poi via...
Edited 18 Lug. 2013 9:34
vin_roma 18-07-13 12.44

La musica andina ha per base alcuni strumenti indios:

Bombo, Caja, Pan, Zicu, Quena....


a cui si sono aggiunti gli europei:

chitarra classica, arpa e il fondamentale meticcio Charang


Ma non sono tanto i suoni a definire il carattere andino quanto la particolarità ritmica per la quale pochissimi occidentali sanno starci dietro..

Relegare il suond andino al flauto di Pan e a qualche percussione latina (tanto per noi distanti... 2/3000 Km. in più tra una maracas e un bombo, è poca cosa...) è un delitto.

E' come per un giapponese comprare la gondola che suona 'O Sole mio...


Questo è un tipico ritmo: il "carnavalito"

questa è una trasposizione "colta" del sound andino: A La Huella... e mi para che canti Mercedes Sosa, una grande.

ma esiste molto di più... ed è bellissimo l' incontro delle voci spagnole con questi suoni e ritmi.

Edited 18 Lug. 2013 16:17
super77 18-07-13 13.44
e' comunque un po' complicato riuscire a entrare in quei ritmi, bisogna esserci con la testa, ascoltare molta di quella musica, bisogna entrare,

il seguente pezzo puo' essere definito andino ? https://www.youtube.com/watch?v=1qsgBF7ZIsk

emo
vin_roma 18-07-13 18.33
Assolutamente no! E' un brano eseguito da Zamfir, musicista rumeno, col flauto di Pan il quale flauto di Pan non è sinonimo di Andino, anzi, si chiama appunto Pan, il dio legato alla mitologia mediterranea. Questo tipo di flauto, che chiamerei con un nome più simile all' antenato dell' organo, è presente in molte culture e forme.

Ma il flauto che più di tutti identifica le Ande è la queña. Il suo suono è proprio quello del vento tra le cime...

Comunque identificare le ande con la saga di Kill Bill dove Tarantino ha mischiato di tutto (Cina,Giappone,West) è quantomeno azzardato. L' avrà fatto per conquistare il mercato dell' estremo oriente senza scontentare i fans del west mischiando tutto... mah!

Edited 18 Lug. 2013 17:34
Dimanga 18-07-13 19.54
Quoto decisamente vin_roma, parola di percussionista.
Per creare il giusto mood ritmico è sufficiente un bombo criollo, un guiro, due maracas e magari anche un cajòn (nelle accezioni più Moderne).
Per quanto riguarda il ritmo c'è poco da fare: solo studiare e riproporre esattamente gli accenti in stile, altrimenti la musica, quella musica, non funziona.
Considera che la maggior parte, o se vogliamo la tipicità, dei ritmi andini è caratterizzata dal classico "tre sul quattro" di cui il brano della Sosa è esemplificativo.
Dimanga 18-07-13 19.57
dimenticavo: quijada de burro (mascella d'asino), cajita (una scatoletta di legno che si suona con un battente e col suo coperchietto) e castagnette (suonate alla maniera iberica) contribuiscono ancora di più al paesaggio ritmico.
vin_roma 18-07-13 21.09
>Dimanga...

Ho piacere sentir parlare in questo modo (il tuo) della musica.

E' anche il mio approccio, capire, analizzare... ma non asetticamente ma per comprendere quello che c' è di profondo in questa espressione umana, espressione dove un soffio di quena, un tempo "profondo" portato col bombo o anche un' arpa celtica o un organo Hammond suonato da un nero a Chicago non sono suoni buttati lì per conquistare potere nelle classifiche di vendita ma per raccontare, testimoniare o spronare in parallelo le aspirazioni degli uomini.

La musica dell' anima, anche quando questa appare banale, anche quando è solo una serenata romanesca o un canto di emigranti, anche se sono Simon e Garfunkel, i Tangerine Dream... insomma, quella musica che lascia il segno, con qualsiasi forma venga espressa, ma con la voglia di dire e non solo di vendere...
Dimanga 18-07-13 23.40
Grazie vin_roma.
Per noi percussionisti afferenti alle varie scuole "etniche" l'immersione totale nella cultura (generale, non solo musicale) dei luoghi e dei popoli che esprimono gli strumenti e i fraseggi che tanto ci appassionano è fondamentale e insostituibile.
Umiltà, studio, perseveranza, metodo e pazienza sono parametri necessari a tutta la musica ma in special modo per gli strumenti "esotici".
Studiare la musica di popoli che ne fanno ancora un utilizzo sociale va ben aldilà del semplice rapporto docente/discente, della faticosa conquista della tecnica esecutiva, dell'apprendimento scolastico.
Oserei dire che sia una vera e propria scuola di vita.
super77 19-07-13 01.55
Considera che la maggior parte, o se vogliamo la tipicità, dei ritmi andini è caratterizzata dal classico "tre sul quattro"

cosa si intende ? ci si riferisce agli accenti ?
super77 19-07-13 02.08
http://www.youtube.com/watch?v=sDmAQ45asyc

il flauto in questione nelbrano e' la quena ? secondo voi il timple c'e' in questo brano ?
Dimanga 19-07-13 02.19
Per "tre sul quattro" si intende un ritmo in cui gli accenti possono essere letti sia con un tempo binario che con uno ternario.
Prova a contare il tempo sul brano di Mercedes Sosa che ha postato vin_roma, noterai che potrai suddividerlo sia in due che in tre movimenti e la sovrapposizione di questi due andamenti caratterizza gran parte della musica latina continentale.
Ovviamente è più difficile a dirsi che a farsi, se riesco a trovare un videro esemplificativo te lo linko.
Dimanga 19-07-13 02.34
Questa è una Chacarera della grande Mercedes.
La puoi contare sia in due che in tre.
Il brano che hai postato tu però è un Huayno, tutto in quattro.
Edited 19 Lug. 2013 0:37
super77 19-07-13 02.54
da piu' la sensazione che la si puo' contare in tre, sto provando a contarla anche in due, ma sembra, come dire, che non funzioni, al contrario di quando la si conta in tre
vin_roma 19-07-13 03.10
X la 2^ domanda: sì, è una queña e ce ne sono di varie grandezze. E' accompagnata da un charango.

Questo 3d sta prendendo una piega forse non voluta ma è una buona occasione per avvicinarsi alle radici del messaggio musicale ed ë, a mio modesto parere, un ottimo modo per comprendere la musica e il suo spazio e significato nella società.

Per me diventa un modo per comprendere le varie forme umane, per comprenderle, apprezzare... amare.

Se ti capita fermati ad sscoltare un gruppo di percussionisti senegalesi... sentirai la profondità delle frequenze di certi djambe, ti farannotremare la pancia, la terra sotto i piedi, ti entra nei polmoni e senti di respirare la fierezza della madre terra, iun sussulto ancestrale, come la profondità del ruggito di un leone...
sapendo apprezzare il suono di una queña potrai comprendere meglio il cielo azzurrissimo delle ande
ascoltando un canto gregoriano in qualche vecchia cattedrale potrai meglio comprendere cosa vuol dire un corpo che vibra in sintonia con l' ambiente e l' anima
Avere passione e curiosità verso queste basilari forme di espressione umana portano ad una migliore autocoscienza e rispetto per gli altri. In poche parole, tramite la musica nelle sua forma più elementare, si diventa migliori e meno superficiali nei confronti della vita.

C' è tanta musica, più o meno legata al commercio, ma saper riconoscere ed apprezzare quella legata all' anima da più soddisfazione e rende migliori.

...caxxo scrivo? ...eppure non ho bevuto!
super77 19-07-13 03.24
scrivi cose giustissime che condivido al 300%, parliamo di un linguaggio, e ogni popolazione ha il proprio linguaggio che e' inevitabilmente correlato alla loro vita, alle loro abitudini, all'aria che respirano, e questo influenzera' sia gli strumenti che il modo di suonarli e di sentirli emo
super77 19-07-13 03.31
non e' che per caso qualcuno ha, come me, il vst ethno world 5 ? ci sono molte percussioni e anche vari loops, magari mi si potrebbe dare qualche consiglio riguardo questo vst
textars 19-07-13 03.57
Scusate, personalmente mi sono limitato ad indicare gli strumenti di ritmica latina che possono (non devono) esserci in una brano cileno, ovvio che dire "un brano Cileno" vuol dire tutto e non vuol dire nulla, ovvio anche che le figure ritmiche non è detto (anzi probabile il contrario) che siano uguali alle caraibiche, tra l'altro considerato che i Caraibici si muovono (grossolanamente) tra Colombia, Cuba, Rep.Dominicana, Jamaica etc... Ce ne passa....
Mi scuso di questa precisazione, è solo che come si è poi visto, volendo entrare nei dettagli di materiale da digerire ce n'è.. Ed io come ho già detto, di musica Cilena non ne digerisco molto... L'unica cosa che posso dire è che molti percussionisti latini di Salsa & affini sono provenienti da Cile e Peru' e per loro ammissione e cultura sono abbastanza vicini (non uguali) musicalmente parlando. Schematicamente c'è un abisso tra i generi prettamente caraibici ed i generi "andini" Peruviani/Cileni per cui concordo sul dissentire del forumer sopra in quanto ho scritto ma solo per la parte prettamente musicale, spesso gli strumenti elencati si trovano in misure variabili a seconda del tema musicale.
emo
Dimanga 19-07-13 16.22
In questo semplicissimo video fai attenzione al pattern numero 1 osservando le mani: la destra suona sul bordo e marca un tempo binario (puoi pensarlo sia in 4/4 che, più facile, in 6/8) mentre la sinistra, che suona sulla pelle, marca un tempo ternario, un classico 3/4.
Per farti un'idea di come girano i groove da quelle parti senti questa chacarera qua, il tipo è veramente bravo e spiega ulteriormente il concetto di ambivalenza ritmica.
vin_roma, parole sante ;)