Tastierista = rompipalle e permaloso

efestione 11-03-10 15.01
Ok, allora, ne ho la certezza: noi tastieristi siamo considerati oggettivamente dei rompicoglioni e dei permalosi.

Sono giunto a questa conclusione dopo 20 anni di musica live e collaborazioni con agenzie di spettacolo.

Un po lo dicono a me, un po me lo dicono gli altri musicisti parlando di altri tastieristi, ma il risultato è lo stesso: il tastierista rompe troppo le palle in fatto di suoni e tecnicismi.....risulta insopportabile e petulante....ma il bello è che nel contempo sento dire che il tastierista è assolutamente permaloso....che non accetta le critiche degli altri in merito ai suoni utilizzati, alla programmazione delle sequenze, ai volumi, agli effetti applicati, ecc....diocono che non accettiamo le critiche...

Ma perchè deve essere cosi?? Chi può darmi una risposta??

Perchè poi alla fine, per certi versi, è vero!!!

Uno prova a non polemizzare sulle critiche ricevute....taci una volta...due ...tre...cinque...dieci...ma dopo un po sbotti!!! Non è possibile che il tastierista, pur essendo riconosciuto valido, debba essere sempre quello più bersagliato dalle critiche...e nel contempo gli si dà a lui del rompiballe...purtroppo è un circolo vizioso da cui non se ne esce.

Cosa ne pensate a riguardo?
andrealoverde 11-03-10 15.16
Personalmente mi trovo d'accordo con te per quanto riguarda il fatto che spesso e volentieri noi tastieristi siamo i piu puntigliosi in termini armonici e tecnici...

A mio avviso la spiegazione è molto semplice: mi accorgo spessissimo che il metodo di insegnamento nelle scuole di musica moderna è estremamente diverso tra uno strumento come il pianoforte (e tastiere) e strumenti come la chitarra ed il basso...

Insomma, un pianista/tastierista rispetto a chitarrista e bassista, spesso e volentieri ha alle sue spalle studi classici...una conoscenza piu approfondita di armonia/tecnica ed è normale che all'interno di un gruppo tenda a puntualizzare maggiormente su temi come l'arrangiamento di un pezzo, l'esecuzione a tempo...

Mi trovo in disaccordo invece sul discorso "suoni"....in questo caso ritengo che sia un "male comune" a tutti i musicisti...ognuno ha i suoi gusti in termini di timbriche ed è normale scontrarsi...tante volte ho da dire sui suoni del mio chitarrista...altrettante volte lui ha da dire sui miei ed in qualche modo ci ascoltiamo a vicenda!
giannirsc 11-03-10 16.26
per mia esperienza è sempre stato il contrario..ho sempre "tirato" io la carretta dei gruppi in cui suonavo e in poche parole diventavo il fulcro del gruppo con i miei suoni e programmazioni..credo sia più una questione di carattere personale..
robykeys82 11-03-10 16.50
Nel mio gruppo io risulto essere quello che cura di più l'arrangiamento ma soprattutto l'armonia dei pezzi (soprattutto in pezzi con rivolti particolari, accordi di 7, 9 e compagnia...devo sempre farmi valere per far si che il pezzo non diventi una schifezza fatta solo di triadi)
Penso che sia proprio insito, come diceva qualcuno poco sopra, nel tipo di studi legati allo strumento.
Quanto ai suoni, per fortuna nessuno li discute, anzi, risultano sempre apprezzati...
lucabbrasi 11-03-10 17.41
...concordo con efestione...dalla mia ho anche il carattere così....però.....SERVIAMO, NE HANNO BISOGNO, 'un c'è verso....emo
efestione 11-03-10 17.52
luca..ci hai preso...anchio ho il carattere "cosi"....però serviamo come il pane e alla fine apprezzano i nostri suoni pirotecnici!! emo
lucabbrasi 11-03-10 18.09
...fai una foto al chitarraio quando fa le "smorfie" durante un solo...lo cheterai di brutto (ma perchè devono fare quei versi? perchè si lanciano in soli metal in un pezzo R&B? perchè suonano il funky come gli Slipknot????)
johnandy 11-03-10 18.53
Il tastierista è sempre stato visto un pò cosi' sia dai musicisti che dal pubblico, c'è poco da fare...
Ma siamo davvero la linfa vitale! emo
johnny81 12-03-10 11.57
Rompipalle??? Sì è vero, ma solo perchè noi tastieristi vogliamo che le cose siano fatte bene.

Permalosi??? Dipende, io personalmente accetto le critiche ma mi devono dare dei motivi validi e delle alternative concrete a quello che secondo loro è sbagliato.

Tuttavia sappiate che siamo ricercatissimi, nella maggior parte dei casi quando il tastierista decide di mollare la band, questa si sfascia definitivamente per mancanza di sostituti.
anonimo 12-03-10 12.09
io penso che c'entri anche una strana anomalia.

Noi tastieristi, in una banda di qualsiasi livello, di solito siamo

a) i più preparati musicalmente

Quindi pignoli, quindi vogliamo quel tappeto lì e quel registro lì dell'hammond perché sappiamo che le armoniche bla, che le frequenze bla, che è "il suono giusto" per come sta suonando la banda.

Il problema è che:

b) siamo quelli che a parità di budget e di livello hanno gli strumenti che suonano "peggio" (tranne forse i batteristi. E lasciamo perdere i cantanti).

Mi spiego.

I nostri strumenti costano più cari di quelli altrui. Qualsiasi medio chitarraio ha una ibanez, una gibson, una fender, magari messicane, ma insomma strumenti con un buon corpo sonoro. 200 euro di pedalini o 500 euro di outboard li mettono a un livello sonoro discretamente professionale.

Noi con le stesse cifre siamo nella palta.

Una stratocaster messicana usata, arpeggiata decentemente e amplificata appena appena, "cruda", sul palco "suona" molto meglio di un m3. Solo se accendi un voyager, il chitarrista si ferma e guarda a occhi sgranati.

Sto dicendo "palco" o "saletta", non sto dicendo "registrazione" o "cuffie in casa", dove a basso volume una qualsiasi workstation sembra un'orchestra sinfonica.

Per tenere testa, senza dover troppo smanettare e piagnucolare con il fonico, a chitarra e basso di buona qualità, ci vuole un true analog, un hammond o un suo clone di alto livello (e siamo già a 5000 euro).

Già i tappeti o i piani elettrici di un m3 o oasys o motif (3,6 mila euro) rischiano di non suonare "come dovrebbero". Gli ampli cattivi ti segano le frequenze, e appena le tue frequenze entrano in conflitto con quelle della chitarra, vice la chitarra, si sente solo quella.

Risultato: ci incazziamo, smanettiamo, modifichiamo i suoni, perdiamo tempo.

Intanto, il truzzo che ha speso un terzo di quello che spendiamo noi sta lì con l'aria scazzata a fare delle svisate in libertà che suonano più "professionli" dei nostri smanettamenti.

Noi non possiamo fare a meno di cercare la qualità dei suoni,

ma abitualmente non possiamo permetterci strumenti del livello di quelli dei nostri compagni, a parità di livello s'intende

(voglio dire: band di ragazzi alle medie: lui ha una ibanez, tu hai un Juno Di. non c'è storia. Band al liceo: lui ha una strato messico usata, tu hai un motif. Università/lavoro: tu hai un nord lead e un VA, lui con gli stessi soldi ha una chitarra di liuteria e un rack da 12 con più valvole della Centrale del Latte).

Non c'è gara.

Ah, infine: se, a parità di livello (semipro), provi appena appena a meterti all'altezza, cioè ti presenti con master pesata e non pesata, true analog, e rack di moduli,

allora il suono è ok ma "ohi ma è proprio necessaria tutta quella roba", "ma quando hai finito di attaccare i cavi?" eccetera.

Strumento più complesso e costoso per ottenere pari volume sonoro e qualità. Ecco la risposta, secondo me.

Infine: quando proviamo a casa, la qualità "in cuffia" dei nostri strumenti ci illude, perché sembrano molto più "padroni della scena" di quanto accada sul palco.




Edited 12 Mar. 2010 11:11
Parsifal 12-03-10 12.21
Permalosi?----mah, tutto dipende dalla sensibilità musicale degli altri componenti.

Io sono molto pignolo musicalmente. Cioè se (per esempio ) il batterista suona un tom piuttosto che il timpano e penso sia meglio l'opposto lo dico chiaramente. In effetti delle volte mi giungono degli sguardi un pò perplessi della serie "ma non rompere i maroni, ""emo ma tutto sommato penso apprezzino questo modo di essere preciso.

E' vero quasi sempre il tastierista è quello con la visione più globale di tutto e più che rompipalle dovrebbe essere considerato anzi positivamente nell'interesse del gruppo stesso. Altrimenti meglio cambiare aria.
Animapone 12-03-10 12.46
attilio55 ha scritto:
b) siamo quelli che a parità di budget e di livello hanno gli strumenti che suonano "peggio" (tranne forse i batteristi. E lasciamo perdere i cantanti)


In parte hai ragione, in parte mi permetto di dissentire.

Sulla qualità degli strumenti sono parzialmente d'accordo. Considera comunque che gran parte del "suono" di uno strumento è dato dal "tocco", e questo è tanto più vero per gli strumenti dove hai meno "diavolerie" tra le tue dita e l'oggetto la cui vibrazione emette il suono. Il tastierista è tendenzialmente un suonatore di "citofoni", nella migliore delle ipotesi (piano acustico/rhodes) il dito arriva a "toccare" le corde/tines solo attraverso un complicato sistema meccanico di rimandi........
......il chitarrista TOCCA le corde!!!!
Le sfumature "sonore" dovute al tocco sono senza dubbio maggiori per loro che per noi, molto più facile che un ottimo chitarrista abbia un bel suono con una chitarra peggiore di un medio di un medio chitarrista, rispetto ad un tastierista (ma con questo non voglio dire che anche tra i tastieristi non ci siano differenze di tocco emo).

attilio55 ha scritto:
.......Infine: quando proviamo a casa, la qualità "in cuffia" dei nostri strumenti ci illude, perché sembrano molto più "padroni della scena" di quanto accada sul palco.


Lo stesso discorso lo potremmo fare, a parti invertire, con i chitarristi: provate a sentire in cufia/registrazione lo stesso suono di chitarra che live spettina la gente.
A mio avviso, suonare in cuffia/casa/rigistrare e suonare live sono DUE COSE NETTE E DISTINTE.
Le caratteristiche che deve avere il suono per piacere/bucare sono diverse.
Su questo forum continuo a leggere di ricerche spasmodiche del suono di piano acustico "definitivo", di quello più "vero", quello più ricco di armoniche ecc. ecc..... magari per suonare live in contesti rock/pop....
.....Ma avete mai ascoltato un live rock/pop anche con piano acustico sul palco???? Vi sembra che quel suono abbia qualcosa di "autentico" (pur provenendo da un vero piano acustico)????
I suoni di un live dovrebbero essere "costruiti" per quel fine, tenendo conto si come si amalgameranno con gli altri strumenti, e non ascoltandoli nel silenzio della propria stanzetta musicale.
anonimo 12-03-10 13.39
Animapone ha scritto:
suonare in cuffia/casa/rigistrare e suonare live sono DUE COSE NETTE E DISTINTE


ovvio.

ma il tema di questo thread è "come mai siamo antipatici".

E quello è un problema live.

In casa ovviamente facciamo quello che ci pare,

in registrazione ci pensa il produttore, che apprezza la varietà di suoni che siamo in grado di produrre, e a trovargli posto nel mix ci pensa lui.

Quindi, fra quattro mura e passando da un orecchio" colto" il problema non si pone.

E' dal vivo che appunto tocca usare dei pianoforti "da sfondamento" che se li senti in studio non credi nemmeno che sia un pianoforte, poi sul palco bucano il muro e arrivano al pubblico.

Quanto alla questione "tocco":

io non sono un "suonatore di citofoni", e di tocco ne ho da vendere.

Ma ribadisco: su un juno di il tocco non conta niente, su un fender mkII conta parecchio. Il 90%dei tastieristi con manico, che hanno davanti un chitarrista con manico, non hanno sotto le mani uno strumento che quando usi il manico SUONA subito. hanno un citofono.

perché comprare un citofono costa come far accordare un mkII.

Non so se si è capito, ma la mia tesi è che le tastiere ultimamente non suonano granché, in confrontoalle arie che si danno e al tempo che ci spendiamo. Sono sempre più complesse e quindi stimolano e lusingano il "teorico" che è in noi, l'arrangiatore, l'armonizzatore, il rifinitore di sequenze,

ma poi quando abbiamo bisogno di far sentire i coglioni, non sono all'altezza,

oppure bisogna mettere giù dei gran soldi (analogici, oasys, emulazioni hammond, gli ultimi stage piano)


Edited 12 Mar. 2010 12:41
Animapone 12-03-10 13.57
attilio55 ha scritto:
io non sono un "suonatore di citofoni", e di tocco ne ho da vendere.

Ma ribadisco: su un juno di il tocco non conta niente, su un fender mkII conta parecchio. Il 90%dei tastieristi con manico, che hanno davanti un chitarrista con manico, non hanno sotto le mani uno strumento che quando usi il manico SUONA subito. hanno un citofono.
perché comprare un citofono costa come far accordare un mkII.


Forse mi sono espresso male, ma il concetto che hai espresso te è proprio quello che volevo espreimere io:
sono gli strumenti che abbiamo noi che, rispetto ad una chitarra/basso/batteria acustica sono dei citofoni con limitate capacità dinamiche / di tocco, non gli utilizzatori emo

attilio55 ha scritto:
la mia tesi è che le tastiere ultimamente non suonano granché, in confronto alle arie che si danno e al tempo che ci spendiamo.


In parte mi sento di dissentire da questa affermazione. Il "non suonare un granchè" in live secondo me è dovuto principalmente alla programmazione dei preset fatta soprattutto per "abbindolare" l'acquirente (che solitamente prova in cuffia). Se inizi a "smanettare" un po' sui suoni (specialemente togliendo i quintali di effetti che gli mettono) le cose migliorano sensibilmente.

In parte, però, mi sento anche di concordare con questa tua affermazione. Da quando ho avuto il "piacere" di suonare un P330, le differenze di "presenza" e "dinamica" dei suoni (rispetto ai moderni "rompler") si sentono e come emo (figurati se invece avessi l'MKS20 emo)
sweetsoundtrio 12-03-10 14.57
......Cazzo è vero..... io ho sempre odiato quelli che mi consigliavano di usare un suono piuttosto che un altro.... io non ho detto a un chitarrista cosa deve fare o a un batterista che tempo deve tenere!!.. per fortuna che ora faccio prevalentemente il pianista!!emo
anonimo 12-03-10 15.07
sweetsoundtrio ha scritto:
io non ho detto a un chitarrista cosa deve fare o a un batterista che tempo deve tenere!!..


allora non sei un vero tastierista! emo

Diciamolo chiaramente: SIAMO dei rompiballe, e felici di esserlo!

sweetsoundtrio 12-03-10 15.34
..si si.. e permalosissimi!!!!!!!!!emo
johnandy 12-03-10 17.20
Ecco come sono i chitarristi! emo
shiningkeyboard 13-03-10 14.33
porto un esempio fresco "di giornata":
ieri sera stavamo facendo il check, avevamo già fatto le spie, al che il fonico alza la tastiera a livelli esorbitanti e parte un casino protocosmico. 5 secondi dopo, si gira il chitarrista incazzoso e mi dice "a che sei troppo alto!sei altissimo!". e io, co il mio sguardo da cerbiatto, mi sono sentito tanto ferito..tanto..

ma voglio dire, secondo te sto regolando io le spie?!?!?!?
dem11 13-03-10 15.58
@ shiningkeyboard
porto un esempio fresco "di giornata":
ieri sera stavamo facendo il check, avevamo già fatto le spie, al che il fonico alza la tastiera a livelli esorbitanti e parte un casino protocosmico. 5 secondi dopo, si gira il chitarrista incazzoso e mi dice "a che sei troppo alto!sei altissimo!". e io, co il mio sguardo da cerbiatto, mi sono sentito tanto ferito..tanto..

ma voglio dire, secondo te sto regolando io le spie?!?!?!?
povero....emo
e poi alla fine ti si sentiva pochissimo purtroppo...come spesso capita in questi contesti...cmq...grande esibizione emo