Sonate di beethoven...quale in do minore?

shiningkeyboard 14-01-10 14.42
auè a tutti!
pongo il seguente quesito: per il V ho deciso col mio insegnante di portare una sonata di beethoven, una in do minore..credo si sia confuso, dicendomi "opera 32 la numero 1 o la 2, non ricordo"..solo che le sonate sono opera 111, e le prime due sono in fa e in la..ne ho trovata una in do minore, la numero 32 appunto, e non avendo la sua mail nè il suo numero non posso chiedere conferma prima di mercoledì prossimo..
esiste solo questa in do m ?
grazie!
Parsifal 14-01-10 14.59
In do minore (op.13) di beethoven c'è anche la Patetica, che si porta per l'esame dell' ottavo anno
nubi 14-01-10 15.00
sonata n.5 op 10 n.1, è in do minore e del V.
patapunfete 14-01-10 15.07
ah la patetica mi piace troppo!
so fare MALE a malapena il primo movimento!!!
mi si stanca la sinistra :P
nubi 14-01-10 15.10
in effetti è abbastanza bastarda. se hai l'avambraccio un po' in tensione non arrivi in fondo. dei 3 movimenti è il più tosto
patapunfete 14-01-10 15.22
abbastanza?
orca l'oca, cerco sempre di stare sciolto ed invece mi affatico sempre!!!

ora mi sta suonando in testa il pezzo dove si viaggia con lasinistra ahahha
non mi va piu' via dalla testa nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
shiningkeyboard 14-01-10 15.54
grazie mille a tutti!
no la patetica per ora è decisamente da escludere emo
emoemoemo
nubi 14-01-10 17.19
comunque non è che quella che ti ho scritto sopra sia tanto leggera...specie il 3° tempo.emo
shiningkeyboard 14-01-10 19.08
te lo dirò tra un po' di tempo , più o meno con questa faccia emo
MadDog 15-01-10 16.29
nubi ha scritto:
in effetti è abbastanza bastarda. se hai l'avambraccio un po' in tensione non arrivi in fondo. dei 3 movimenti è il più tosto


Però anche il più bello... emo

Le sonate di Beethoven son toste! Ma non solo tecnicamente, anche a livello sonoro sono "tutte sue"! Io non riesco a farmele piacere particolarmente.
Probabilmente aveva ragione Busoni quando diceva "Bach e Liszt rendono possibile Beethoven".
Bach ci son tornato su... Liszt è meglio aspettare! emoemo Sacrificherò Beethoven ancora a lungo! emoemo
nubi 15-01-10 17.37
mah, credo che da un certo livello in su sia più o meno tutto bastardoemo

magari poi c'è da considerare anche il fattore gusto e attitudine. io preferisco studiare 10 pagine di beethoven o chopin piuttosto che 3 di bach...( lo so, lo so che fa bene.emo), mi snerva proprio
igiardinidimarzo 15-01-10 19.01
mah!...
a volte può risultare più ostico Liszt di Beethoven o viceversa: dipende da tanti fattori:
le mani, in primis....
e lo stesso Bach, con cui ho maggiore dimestichezza, ad alcuni sembra proprio un muro insuperabile..
se no come si spiega che spesso agli esami si sentono affrontare con una certa disinvoltura Liszt e Chopin e Beethoven, mentre Bach (tecnicamente più abbordabile) viene spesso sfigurato...
Edited 15 Gen. 2010 18:10
shiningkeyboard 15-01-10 19.28
c'è da contare anche che "da un certo livello in su", per citare, si è anche molto più esigenti..
le invenzioni a due voci non sono tecnicamente difficili, ma quanto ci ha lavorato Gould per suonarle?e non era un coglione direi (per lo meno pianisticamente ).
quindi, è vero da un lato che ci sono pezzi tecnicamente più difficili (in questo senso, gli studi sono i più difficili, in quanto fatti apposta per superare certe difficoltà), ma è anche vero che suonare bene un Satie (che, a me, fa cagare, ma a molti piace...) è MOLTO difficile, così come le invenzioni a due voci ti mettono "a nudo", c'è talmente poca carne sul fuoco che la minima indecisione, il minimo errore si sente subito, e rovina tutto...

tutto rigorosamente detto dal basso della mia poca esperienza emo emo
MadDog 15-01-10 19.34
@ nubi
mah, credo che da un certo livello in su sia più o meno tutto bastardoemo

magari poi c'è da considerare anche il fattore gusto e attitudine. io preferisco studiare 10 pagine di beethoven o chopin piuttosto che 3 di bach...( lo so, lo so che fa bene.emo), mi snerva proprio
No, beh, diciamo che Busoni intendeva un'altra cosa: lui disse "Bach è la base dello studio del pianoforte, mentre Liszt è la cima; insieme rendono possibile Beethoven"

Possibile in senso lato... poi oh era una frase! Insomma... ognuno ha i suoi problemi. E secondo me, Busoni, per fare robe simili, di problemi doveva averne tanti! emoemo

(che comunque è fantastica! emoemo)
MadDog 15-01-10 19.42
@ shiningkeyboard
c'è da contare anche che "da un certo livello in su", per citare, si è anche molto più esigenti..
le invenzioni a due voci non sono tecnicamente difficili, ma quanto ci ha lavorato Gould per suonarle?e non era un coglione direi (per lo meno pianisticamente ).
quindi, è vero da un lato che ci sono pezzi tecnicamente più difficili (in questo senso, gli studi sono i più difficili, in quanto fatti apposta per superare certe difficoltà), ma è anche vero che suonare bene un Satie (che, a me, fa cagare, ma a molti piace...) è MOLTO difficile, così come le invenzioni a due voci ti mettono "a nudo", c'è talmente poca carne sul fuoco che la minima indecisione, il minimo errore si sente subito, e rovina tutto...

tutto rigorosamente detto dal basso della mia poca esperienza emo emo
Molto giusto quello che dici.

Se te pensi che uno come Pollini ha deciso di incidere ora Il clavicembalo ben temperato (e per ora c'è solo il I vol), qualcosa che comunque è abbondantemente alla sua portata... probabilmente è vero che certi pianisti nel momento in cui si mettono sotto o con repertori "nuovi", oppure con composizioni che per "meritare" hanno bisogno di una "pennellata particolare" (passatemi il termine), debbano studiare di più o comunque inventarsi uno stile che sia originale e allo stesso tempo fedele.
Non sempre poi la cosa riesce: Gould ha inciso delle fantastiche Variazioni Goldberg, ma il suo CBT non è dei più fantastici, specie quando ci si mette dietro coi suoi tempi! emo emo C'è anche da dire che i p&f del CBT sono molto rigidi, quindi uno come Gould forse trovava meno soddisfazione in quelli.

Se già lo ascoltate in Mozart, con pazienza e senza lanciare subito i dischi fuori dalla finestra, vi accorgete che spesso le cose che fa (tempi, dinamiche, la ricerca esasperata del contrappunto anche lì...) sono sorprendenti e ti possono aiutare a capire qualcosa di più di quelle sonate!