Facciamo finta che...

maxpiano69 09-01-22 15.56
@ Dadopotter
hai raggiunto un bell’equilibrio, i tre di riferimento dalle nostre parti sono Bra Torino e Leiní, tu ne hai trovato un quarto più piccolo di dimensioni ma non di servizio?
Io dico che l'hai già incluso quello di cui parla Roby (valenciano) emo

Per rispondere al topic, io non ho preferenze, escludendo il discorso della compravendita tra privati, se ci sono le condizioni io preferisco sempre l'acquisto dal negozio fisico (sia sul nuovo che sull'usato), ma se per questioni di disponibilità del prodotto, tempi di approvvigionamento e/o gap di costo eccessivi mi trovo a dover usare l'online lo faccio altrettanto serenamente (prevalentemente per accessori, finora)
1paolo 09-01-22 16.01
@ Dadopotter
hai raggiunto un bell’equilibrio, i tre di riferimento dalle nostre parti sono Bra Torino e Leiní, tu ne hai trovato un quarto più piccolo di dimensioni ma non di servizio?
A suo tempo c’era anche il Salotto Musicale di Merizzi che andava per la maggiore ..
anonimo 09-01-22 16.41
@ Dadopotter
hai raggiunto un bell’equilibrio, i tre di riferimento dalle nostre parti sono Bra Torino e Leiní, tu ne hai trovato un quarto più piccolo di dimensioni ma non di servizio?
Il mio riferimento fisso dal 95 e' Leini'. Quando non trattano il marchio allora ci sono Bra, e piu' raramente on line (una sola volta dal tedesco per accessori, e due volte da Amazon per offerta molto bassa).
anonimo 09-01-22 16.42
@ 1paolo
A suo tempo c’era anche il Salotto Musicale di Merizzi che andava per la maggiore ..
Purtroppo ha sbagliato i tempi ingrandendosi tanto proprio quando arrivo' la crisi degli anni 90, e dovette chiudere.
Quando aveva la sede storica in via Guala, girava alla grande.
Dadopotter 09-01-22 16.55
@ anonimo
Il mio riferimento fisso dal 95 e' Leini'. Quando non trattano il marchio allora ci sono Bra, e piu' raramente on line (una sola volta dal tedesco per accessori, e due volte da Amazon per offerta molto bassa).
riferimento di tanti allora, mi associo anche io…un pensiero va sempre al buon Cesare!
Dadopotter 09-01-22 16.59
@ anonimo
Purtroppo ha sbagliato i tempi ingrandendosi tanto proprio quando arrivo' la crisi degli anni 90, e dovette chiudere.
Quando aveva la sede storica in via Guala, girava alla grande.
merizzi non aveva anche il negozio in corso benedetto croce? comprai li la prima psr in terza media emo che ricordi, sembra una vita e millemila euro fa emo
afr 09-01-22 17.07
@ Dadopotter
merizzi non aveva anche il negozio in corso benedetto croce? comprai li la prima psr in terza media emo che ricordi, sembra una vita e millemila euro fa emo
Che ricordi!

Primo Synth Yamaha SY22 comprato da merizzi in via guala

Un'era fa
1paolo 09-01-22 18.13
@ afr
Che ricordi!

Primo Synth Yamaha SY22 comprato da merizzi in via guala

Un'era fa
Il nostro batterista che ha un agenzia di pubblicità gli aveva creato il marchio dello store ed eravamo sempre lì (anche in via guala).
Quando si e’ ammalato (e poi mancato) il figlio ha provato a tenere in piedi la baracca ma non c’è riuscito..
anonimo 09-01-22 18.45
@ afr
Che ricordi!

Primo Synth Yamaha SY22 comprato da merizzi in via guala

Un'era fa
Primo Synth un Siel orchestra (se lo si puo' chiamare synth) preso da Merizzi in era napoleonica.

Ma il primo vero synth fu il Mirage expander, preso nuovo da Scavino, assieme ad una meravigliosa master Roland MKB 1000 (quest'ultima usata pari al nuovo) dalla meccanica stupenda. Fu il regalo di mio papa' quando iniziai a lavorare.
Da li comincio' la costruzione del mio set di strumenti che vide come secondo modulo l'arrivo di un TX81Z, poi un D110 (multitimbrico), e successivamente un meraviglioso Atari 1040ST che mi apri' le porte del sequencing e dell'editing dei sintetizzatori.

Ho chiamato Synth il Mirage perche' pur essendo un campionatore, aveva dei meravigliosi filtri analogici che scaldavano i campioni presi da altri synth (OBXa, Prophet ecc) restituendo suoni meravigliosi.
1paolo 09-01-22 19.26
@ anonimo
Primo Synth un Siel orchestra (se lo si puo' chiamare synth) preso da Merizzi in era napoleonica.

Ma il primo vero synth fu il Mirage expander, preso nuovo da Scavino, assieme ad una meravigliosa master Roland MKB 1000 (quest'ultima usata pari al nuovo) dalla meccanica stupenda. Fu il regalo di mio papa' quando iniziai a lavorare.
Da li comincio' la costruzione del mio set di strumenti che vide come secondo modulo l'arrivo di un TX81Z, poi un D110 (multitimbrico), e successivamente un meraviglioso Atari 1040ST che mi apri' le porte del sequencing e dell'editing dei sintetizzatori.

Ho chiamato Synth il Mirage perche' pur essendo un campionatore, aveva dei meravigliosi filtri analogici che scaldavano i campioni presi da altri synth (OBXa, Prophet ecc) restituendo suoni meravigliosi.
Mi fece prendere un Sequential Multitrack e un D110 con cui facevo una specie di sintesi additiva usando il midi out. Aveva un sequencer a 6 canali midi che allora sembrava fantascienza..
Peccato averlo venduto..adesso sarebbe ancora un bel synth ..
Tornando all’argomento: un negizio di medio piccole dimensioni gestito da un appassionato di strumenti sarebbe l’ideale anche oggi
Raptus 09-01-22 23.24
@ sgranzo
....avete i soldi per acquistare la tastiera che volete (situazione utopica), a chi vi rivolgereste?

a) al piccolo negoziante sotto casa che la deve ordinare ma vi può fornire assistenza se avete bisogno non si sa mai
b) al grande negozio di strumenti che sta a 150km da casa vostra e che ce l'ha in pronta consegna in esposizione
c) al grande megastore italiano online che ve la recapita a casa il giorno dopo
d) al gigantesco megastore online europeo che vi dá anche un anno di garanzia in più
Dipende dal prezzo.

Più è grande il prezzo più avrei bisogno di affidabilità (quindi a e b), meno è importante allora van bene pure c e d

PS. Mercatinomusicale manco morto, ho messo in vendita una cosa a 25 euro e vogliono ancora TRATTARE, potessi lo brucerei quel sito
anonimo 10-01-22 07.53
1paolo ha scritto:
Tornando all’argomento: un negizio di medio piccole dimensioni gestito da un appassionato di strumenti sarebbe l’ideale anche oggi


Sarebbe perfetto, ma non piu' realizzabile.

Nel settore tastiere, caratterizzato da minor assortimento di marchi e prodotti (rispetto a chitarre, batterie ecc) , i grandi volumi di vendita dei negozi on line, di fatto strozzano le possibilita' ai piccoli negozi (ma ora anche a quei pochi grandi magazzini in Italia).

Il colosso tedesco o il negozio on line italiano possono permettersi ordini basati su grandi numeri, e quindi contratti privilegiati sul prezzo finale del prodotto.
Possono permettersi anche un margine di guadagno di un euro a prodotto (per fare un esempio) smerciando migliaia di prodotti al mese.

Un negozio di un appassionato, non potrebbe permettersi di fare magazzino (come succedeva una volta nei negozi tradizionali), e neppure di tenere troppo assortimento di strumenti.
Pur comprando un modello per ogni prodotto, avrebbe contratti svantaggiosi con il fornitore, e in piu' se non riesce a smaltire i prodotti prima che escano quelli nuovi, si ritroverebbe a vendere sotto costo cio' che e' stato superato dal nuovo modello.
Con i margini ridotti, e con gli elevati costi dei locali, piu' tasse ecc, andrebbe immediatamente in rosso.

Non a caso, tutti i negozi che conosco (compreso il grande magazzino) nel settore tastiere gia' da tempo hanno assortimento ridotto, e non hanno magazzino : vendono spesso il prodotto esposto, che non sara' piu' disponibile fino a un nuovo ordine.
Lo scorso anno andai a Bra prima e dopo Natale : dopo le feste gli scaffali dei sintetizzatori erano praticamente vuoti. (niente magazzino).

Negli anni 2000 quando comprai il triton LE dal mio negoziante, in magazzino ne aveva almeno tre o quattro esemplari. Oggi non possono piu' permetterselo.

I negozi on line invece hanno disponibilita' e assortimento elevati, perche' fanno contratti basati sui grossi quantitativi. Poi e' un cane che si morde la coda : la gente non trova il prodotto in negozio e lo ordina on line.

E' un grosso peccato, perche' mi mancano quei tempi in cui andavi nel tuo negozio preferito e c'era tutto l'assortimento dei prodotti del momento, li potevi provare e confrontare, poi decidere e scegliere (io non facevo mai perdere tempo, avevo sempre le idee chiare).

Per questo in un precedente post ho scritto che vado spesso a provare a Bra, mi faccio l'idea su cio' che c'e' e poi se posso acquisto nel negozio di fiducia, ma se il prodotto non e' trattato da lui, compro a Bra per riconoscenza per il loro servizio.
Sembra una cosa poco corretta, ma in realta' in questo modo non vado contro nessuno dei due negozi, perche' di fatto sono fidelizzato su entrambi, seppur con due priorita' diverse, e in ogni caso evito di comprare on line.
L'acquisto on line e' l'extrema ratio : il deepmind6 non veniva trattato dal mio negozio di fiducia, e non era neppure presente a Bra, e non lo avrei acquistato a prezzo pieno : l'ho preso unicamente perche' e' stato messo on line (Amazon, venditore Behringer) ad un prezzo stracciato per smaltire le eccedenze.
MarcezMonticus 10-01-22 08.37
valenciano ha scritto:
Per questo in un precedente post ho scritto che vado spesso a provare a Bra, mi faccio l'idea su cio' che c'e' e poi se posso acquisto nel negozio di fiducia, ma se il prodotto non e' trattato da lui, compro a Bra per riconoscenza per il loro servizio

Io vado UNICAMENTE da loro.
Non compro mai, prendo a noleggio con riscatto, dopo un anno - termine contrattuale obbligatorio - se non mi garba o non mi è più utile gliela riporto indietro (fatto con il Krome 6, con il MOXF 8 e con il VR760) oppure la riscatto al termine naturale del noleggio (fatto con il Motif ES6 e con il Nord Electro 6D).
zaphod 10-01-22 09.41
afr ha scritto:
A tuo/Vs. parere, è giusto andare in un negozio molto o abbastanza vicino, che si sforza di avere una buona disponibilità di strumenti da provare e smanettare e poi andare ad acquistare altrove e spesso per pochi € di differenza?

personalmente trovo questa cosa una vigliaccata, senza rispetto per chi il negozio lo tiene su. A costo di rimetterci qualche euro, preferisco il negozio fisico.
A Savona, quando ero teenager, c'erano ben TRE negozi di strumenti, ognuno con la propria identità e pertanto l'offerta era piuttosto differenziata: da uno andavi per gli arranger, dal secondo per tastiere vintage, dal terzo per il resto. Ovviamente poi è sparito tutto, nel frattempo avevo iniziato a servirmi dal magazzino di Bra, dove se posso acquisto ancora (ultimo acquisto, casse Qsc e pianoforte acustico).
Nel frattempo ha aperto un negozio ad Albenga, specializzato principalmente in tastiere (ci presi il CP1).
Nel finalese c'era un negozio di strumenti musicali, mirato più agli scolari o ai dilettanti, ma ci presi molto hardware accessorio (cavi, stativi, ecc)
Preferisco il negozio fisico all'online, quando posso. Ultimamente, i pressanti impegni non mi permettono di fare le belle "spedizioni" nei negozi, magari con amici musicisti, quindi RD88 lo presi online (perchè mi serviva a stretto giro e lo trovai solo nello store di un negozio italiano, comunque) e anche per il NE6 mi sono rivolto all'online, sempre italiano.
Il tedesco... ok, per il molto assortimento è sempre una tentazione, diciamo che è la risorsa per cose particolari che non trovo altrove, non amando passare per il colosso di Bezos.
paolo_b3 10-01-22 09.52
zaphod ha scritto:
personalmente trovo questa cosa una vigliaccata, senza rispetto per chi il negozio lo tiene su. A costo di rimetterci qualche euro, preferisco il negozio fisico.

Piccolo aneddoto, quando ho comperato la coppia di spie le avevo viste su internet (era un rivenditore che all'epoca esponeva su MM), il prezzo era OK, il negozio era in zona (30 km da casa mia) allora mi reco per provarle ed acquistarle.
Le ho sentite, tutto OK, ma sorpresa... il prezzo era più alto di quello proposto sul mercatino.
Il rivenditore ha farfugliato qualcosa del genere "per l'acquisto in negozio devo pagare le spese fisse, quindi metto qualche euro in più sul prezzo" (10%)
No problem... sono tornato a casa e le ho acquistate sempre da lui ma online.
zaphod 10-01-22 11.16
@ paolo_b3
zaphod ha scritto:
personalmente trovo questa cosa una vigliaccata, senza rispetto per chi il negozio lo tiene su. A costo di rimetterci qualche euro, preferisco il negozio fisico.

Piccolo aneddoto, quando ho comperato la coppia di spie le avevo viste su internet (era un rivenditore che all'epoca esponeva su MM), il prezzo era OK, il negozio era in zona (30 km da casa mia) allora mi reco per provarle ed acquistarle.
Le ho sentite, tutto OK, ma sorpresa... il prezzo era più alto di quello proposto sul mercatino.
Il rivenditore ha farfugliato qualcosa del genere "per l'acquisto in negozio devo pagare le spese fisse, quindi metto qualche euro in più sul prezzo" (10%)
No problem... sono tornato a casa e le ho acquistate sempre da lui ma online.
aspetta, io mi pago il viaggio e vengo in negozio e tu me le metti di più?
Un buon venditore, di fronte alla tua obiezione, ti avrebbe fatto lo stesso prezzo online, magari anche qualcosa meno, giusto per mantenerti come cliente. Sei stato fin troppo corretto a comprarle sempre da lui...
Ci può stare che i prezzi del negozio fisico differiscano dall'online, d'altronde i prezzi su internet sono alla vista di tutti e ti devi allineare, se vuoi vendere; posso comprendere che il negozio cerchi di recuperare un po' di margine con i clienti "fisici". Se uno non se ne accorge, va bene tutto; ma se - come nel tuo caso - lo sgami, il minimo è farti lo stesso prezzo, davvero.
Raptus 10-01-22 11.25
@ paolo_b3
zaphod ha scritto:
personalmente trovo questa cosa una vigliaccata, senza rispetto per chi il negozio lo tiene su. A costo di rimetterci qualche euro, preferisco il negozio fisico.

Piccolo aneddoto, quando ho comperato la coppia di spie le avevo viste su internet (era un rivenditore che all'epoca esponeva su MM), il prezzo era OK, il negozio era in zona (30 km da casa mia) allora mi reco per provarle ed acquistarle.
Le ho sentite, tutto OK, ma sorpresa... il prezzo era più alto di quello proposto sul mercatino.
Il rivenditore ha farfugliato qualcosa del genere "per l'acquisto in negozio devo pagare le spese fisse, quindi metto qualche euro in più sul prezzo" (10%)
No problem... sono tornato a casa e le ho acquistate sempre da lui ma online.
Anche a me è successa di recente una cosa simile. A causa di un "disguido" il venditore non si era accorto che la cassa che aveva messo sul mercatino era completa di scatola quindi voleva farmela pagare di più.

Commercianti... categoria che viene subito dopo gli avvocati...
Dallaluna69 10-01-22 12.00
@ paolo_b3
zaphod ha scritto:
personalmente trovo questa cosa una vigliaccata, senza rispetto per chi il negozio lo tiene su. A costo di rimetterci qualche euro, preferisco il negozio fisico.

Piccolo aneddoto, quando ho comperato la coppia di spie le avevo viste su internet (era un rivenditore che all'epoca esponeva su MM), il prezzo era OK, il negozio era in zona (30 km da casa mia) allora mi reco per provarle ed acquistarle.
Le ho sentite, tutto OK, ma sorpresa... il prezzo era più alto di quello proposto sul mercatino.
Il rivenditore ha farfugliato qualcosa del genere "per l'acquisto in negozio devo pagare le spese fisse, quindi metto qualche euro in più sul prezzo" (10%)
No problem... sono tornato a casa e le ho acquistate sempre da lui ma online.
Ecco: in questo caso se tu avessi usato la mia strategia di mandargli prima un'email chiedendogli il loro miglior prezzo per quell'articolo, sicuramente ti avrebbe fatto il prezzo online. Però il giochino funziona se sai già quello che vuoi o se sei indeciso tra un paio di articoli.
Bello comunque l'aneddoto.
paolo_b3 10-01-22 12.04
@ Dallaluna69
Ecco: in questo caso se tu avessi usato la mia strategia di mandargli prima un'email chiedendogli il loro miglior prezzo per quell'articolo, sicuramente ti avrebbe fatto il prezzo online. Però il giochino funziona se sai già quello che vuoi o se sei indeciso tra un paio di articoli.
Bello comunque l'aneddoto.
Onestamente mi aspettavo che me le facesse pagare anche meno, dato che si risparmiava il tempo e la spesa della spedizione. Contento lui emo
Ad ogni modo ho comperato ugualmente perchè era il miglior prezzo, non certo per riguardo nei suoi confronti.
anonimo 10-01-22 12.06
Raptus ha scritto:
Commercianti... categoria che viene subito dopo gli avvocati...


Non farei di tutta l'erba un fascio. Ne esistono di onesti che fanno di tutto per accontentare il cliente, e spesso lo fanno con margini risicati pur di mantenere la fedelta' del cliente stesso.

Ho l'esempio del mio negozio di fiducia di strumenti musicali, ma potrei dire la stessa cosa su altri negozi.

Poi ci sono i disonesti ma li riconosci per come ti trattano dall'inizio, e li eviti ben volentieri.
Ma il problema e' il loro perche' spesso sono destinati a tirar giu' la serranda, ma non vogliono capirlo.

Da parte nostra, non e' vero che il cliente ha sempre ragione, e se un commerciante e' onesto e comprensivo merita anche rispetto. Rispetto significa non chiedergli condizioni che non puo' realizzare, e che sono offensive per il suo lavoro.
Io ho sempre mantenuto questo tipo di rapporto con le aziende meritevoli, e di ritorno ho sempre ricevuto il massimo che potessero dare, senza mandarli in difficolta'.

Col tempo si arriva addirittura a non dover neppure contrattare, perche' quando chiedi il prezzo (e conosci gia' gli altri prezzi) ti senti fare delle condizioni molto favorevoli, sia sul nuovo che sulla valutazione dell'usato, sai che e' stato gia' fatto il massimo.
Una persona consapevole e rispettosa, quando vede che e' stato gia' fatto tutto, non chiede ulteriori sconti, perche' sa che sarebbe impossibile ed allo stesso tempo offensivo.
Il non dover contrattare, fingere prezzi gonfiati per fare sconti fasulli e cose di questo genere, porta a sentire tutta l'onesta' nella transazione e di conseguenza evita anche perdite di tempo (da entrambe le parti) nel stare a tirare la corda su prezzi, valutazioni e quant'altro.

Poi c'e' la parte comprensiva : il mio negoziante sa che qualche altro prodotto ho dovuto prenderlo altrove (glie l'ho detto per correttezza), ma ha sempre detto "non mi offendo affatto, so che su quel pezzo non avrei potuto accontentarti".

Pero' sa anche che negli anni ho fatto tanti acquisti, continuo a farne e ne faro', e penso che il valore di un cliente sta proprio nella sua presenza nel tempo, cosi' come quello di un negoziante sta nell'onesta' di cercare di dare il massimo, ma di comprendere che quando non puo' farlo, il cliente deve comunque guardare anche alle sue esigenze.
Insomma fiducia reciproca trasparenza e rispetto per il portafogli del cliente, come per il lavoro del commerciante : quando ci sono questi ingredienti c'e' tutto.