valenciano ha scritto:
La versatilita' e' importante, ma mai quanto il suono.
Ed è sul suono che ora voglio concentrarmi
Allora, non volevo andare troppo OT e mi scuso ancora con giulio12 al quale invio un thanks per la pazienza
Tutto nasce da una serata in cui ho sentito un gruppo live in cui il tastierista aveva un minimoog originale, e probabilmente ho dedicato più che la solita attenzione al suono del sintetizzatore ma mi ha colpito MOLTO per la presenza! Fantastico! Riempiva l'ambiente! Sarà forse la "grassezza" di cui parlano gli appassionati
Io ho una nord stage 2 che credo abbia un ottimo VA, per i miei limiti di conoscenza.
Il tipo di tastierista che ho come riferimento e che sono diventato è quello che suona tre strumenti: hammond, pianoforte acustico e pianoforte elettrico. Stop.
I generi che ascolto e suono sono blues, funk, rock, però mi interessa imparare sempre di più, e spazio dal jazz fino ad arrivare alla musica elettronica, che tuttavia non saprei suonare.
Ho pensato, e qui vorrei la conferma, che la "grassezza" del suono di quel minomoog fosse data dal fatto che il synth è analogico. A me non sembra di poter fare suoni così pieni con lo stage 2, anche nei semplici lead, per quanto siano comunque "grassi". Ne ho dedotto che ciò sia dovuto al fatto che il mio VA è digitale. Sbaglio?
Ho tratto queste conclusioni leggendo da MESI su tutti i forum perchè quando mi appassiono a una cosa divento matto! In questi forum spesso, anche se non sempre
, si parla di superiorità del suono analogico.
La musica elettronica la "conosco", anche se non come un intenditore, ho visto dal vivo vari gruppi, e ascoltato con più attenzione su youtube le grandi bands. Arrivare a capire quel genere sarebbe un bel punto di arrivo per me.
MA per ora mi limiterei all'utilizzo dei synth che si faceva nel prog e rock anni '70, quindi lead al 90% e pad.
Non vorrei spendere troppo, vorrei avere le memorie, inizialmente avevo considerato il mininova che è digitale, ma sono arrivato al monologue, all'se02 (che mi sembra il migliore) e al bass station 2.
Tieni presente che io non riuscirei neanche a capire ancora se un lead è fatto con un minimoog, piuttosto che con l'arp piuttosto che con l'hydrasynth
Onestamente mi sembrano tutti molto molto simili
Mi interessa quella pienezza nel suono, e come primo synth ho di riferimento il minimoog, ma solo per una questione storica e di contesto.
I pad li farei con lo stage anche se mi interessa molto capire se un synth polifonico, a parità di prezzo e di settaggio, ha la stessa pienezza e profondità di un synth mono. Io non penso, altrimenti mi chiedo a cosa servono i synth mono, è solo perchè costano meno? Nella mia ignoranza immagino che ai synth mono i costruttori dedichino maggior importanza al suono che alle funzioni.
Quindi sono andato in più negozi, deciso finalmente all'acquisto, ma non li fanno provare volentieri e io più che su youtube e qui non so a chi chiedere.
Mi piacerebbe molto sapere se è vero che con un VA NON posso ottenere quella profondità che ho sentito nel minimoog.
Io leggo continuamente del mito del suono "analogico" ma spero e credo che non sia solo un mito e che la differenza si senta eccome!
Perchè ho dubbi? Perchè preso dall'entusiasmo sono andato a provare, in cuffia, un moog sub 37 e i leads che mi sono costruito velocemente mi sembrava suonassero quasi identici a quelli ottenibli con lo stage
La cosa mi ha un po' spiazzato.
Ma sono sicuro che in un impianto non è così e sono sicuro che il confronto va fatto con un minimo di dimestichezza.
Lo so che mi darete dell'incompetente, avete ragione!
Io riconoscerei quasi al volo un settaggio su un hammond mentre su un synth non ho proprio l'orecchio allenato.
Partirei da un modulo o una tastiera compatta.
Se mi prende l'argomento poi acquisterei synth più importanti, e purtroppo mi conosco
Thanks