@ MicheleJD
non me ne intendo per nulla, quindi perdonate se chiedo cose ovvie.
ma il potenziometro del volume in live va sempre settato al massimo? e se si è per questo che la potenza di uscita è importante? oppure la regolazione del db in uscita non dipende da come è impostato il volume?
e se uno usa un submixer potrebbe avere un influenza marcata in tutto questo (incluso ridurre le differenze tra una mid e una top della stessa generazione)?
Allora uscire a manetta in live sul mixer o sul submixer in genere non mi pare una buona idea...ovviamente anche uscire bassissimi non lo è personalmente tengo sempre un po di margine.
La loudness di una patch poi potrà essere influenzata da mille altri fattori quali tocco, curva di velocità, pedale d espressione, ecc, che spesso agiscono sulla singola patch.
In genere è vero che per raggiungere uno stesso volume due tastiere necessitino di due regolazioni un po diverse del master volume ( es capita tra nord elettric e pc3 la nord elettric esce con più dB della pc3 se l eq interno di pc3 è a 0 e non si pompa il gain nelle impostazioni).
Se usi un submix puoi livellarti tu i livelli di uscita del suono, mentre se esci sul mixer principale dovrà essere il fonico a farlo per te ( per cui se non hai un fonico che ti segue sempre e sa come devono risultare i tuoi brani molto meglio fornigli già il giusto mix passando da un submixer nel caso si usino due o più tastiere). Ovviamente anche mixare nel submix deve essere fatto bene sennò se sei sempre in clipping e dai il tuo main out al fonico questi non potrà che tenersi una schifezza nel mix principale con i tuoi rumori distorti già premixati..
.
Comunque si , usando un submixer puoi appianare e risolvere differenze tra le uscite di due tastiere andando a compensare un po col mix e tarando bene i tuoi strumenti. Questo a livello di volumi. Per quanto riguarda la presenza e il bucare il mix questo dipende anche da altri fattori come le frequenze su cui lavorate tu e i componenti della band e in genere una buona equalizzazione può aiutare nei live per andare a lavorare sulle giuste frequenze. L accortezza poi in fase di arrangiamento di un brano per non pestarsi i piedi sulle medesime frequenze fa il resto. Teniamo anche presente che in live l uso eccessivo di effetti su una patch può essere disastroso affogando i suoni e creando un impasto spesso non voluto nel suono che non è in grado di spiccare e distinguersi ( e magari la cosa non salta fuori nelle prove per una serie di fattori , si pensi ad esempio al riverbero)