@ anonimo
raptus ha scritto:
Giusy Ferreri è stata una operazione di marketing all'italiana sfruttando l'onda del periodo Amy Winehouse
Beh allora vogliamo citare gli innumerevoli tentativi dell'industria discografica italiana di clonare in salsa locale big estere?...
Lista in ordine sparso (tra il serio e il faceto)
Il Primo De André - > G. Brassens
Gaber - > J. Brel
Celentano - > Jerry Lewis
Ricchi e poveri - > Abba
Mina - > Dalida
Banco / Goblin - > Emerson Lake Palmer
Elisa - > A. Morrisette
Consoli - > Dolores O'Riordan (cramberries)
Zucchero - > Joe Cocker
Modena city ramblers - > Pogues
Massimo Urbani - > Charlie Parker
Enrico Rava - > C. Baker - M. Davis
Bruno Martino - > Jobim
Etc etc etc
Poi ci sono i cantanti italiani che imitano altri italiani tipo
Niccolò Fabi - > Jovanotti
Baustelle - > De André
Etc etc etc
Non parliamo poi di canzoni clonate sennò ci facciamo notte.
Diverse associazioni che fai sono corrette ma il discorso che fai è un pò estremistico: il fatto di avere dei riferimenti musicali per fondarvi la propria produzione artistica, anche con qualche citazione, a mio avviso non toglie alcuna dignità al lavoro degli stessi.
A rigor di logica ti segnalo anche Vinicio Capossela -> Tom Waits, che da diversi album si è evoluto molto discostandosi dall'ingombrante eredità del cantautore americano, che a sua volta ha attinto a piene mani dal blues nero, ma che nessuno si permetterebbe di rinfacciarglielo in ragione del suo percorso musicale folgorante che ha intrapreso con le sue gambe e del quale si prende giustamente ogni merito. Questo ragionamento vale per molti che citi, che sono tutto tranne che emuli.